“Ed io pago…” (sull’acquisto di buoni del tesoro da parte della BCE)

“Che dire  della proposta di Draghi che, a nome della BCE (controllata dai banchieri Rothschild come la FED e la maggior parte delle banche centrali), propone all’Italia di renzie l’acquisto di 50 miliardi di euro di buoni del tesoro?”

 

Economia ecologica: signoraggio, debito pubblico, tasse...

 

Che dire  della proposta di Draghi che, a nome della BCE (controllata dai banchieri Rothschild come la FED e la maggior parte delle banche centrali), propone all’Italia di renzie l’acquisto di 50 miliardi di euro di buoni del tesoro? Non è forse un modo per diventare padroni totali ed indiscussi dello stato? Il creditore detta le regole. Soprattutto se è un creditore come la BCE, che emette moneta dal nulla, e la conferisce agli stati in forma di “moneta debito”. 

Gli stati pagano per ricevere un quantitativo di carta stampata colorata, avendo ceduto alle banche centrali il diritto di emettere la propria moneta, in cambio gli stati cedono alle banche i loro titoli. Così lo stato paga sia per far emettere moneta da una banca privata, come è la BCE, sia per mettere in vendita la contropartita della moneta ricevuta, ovvero i buoni del tesoro. Quando poi il “debito pubblico” è lievitato a sufficienza il creditore (in questo caso la BCE) decide cosa quello stato deve fare per pareggiare i conti. 

Avete presente il sistema degli strozzini? Ogni giorno riceviamo nelle nostre caselle di posta offerte di prestiti, restituibili in facili e comode rate, ma se tali prestiti non si ripagano con i dovuti interessi, il debito aumenta sempre più, finché si potrà redimere solo cedendo la casa, la macchina, la moglie, il culo… Questo nel caso degli strozzini, che in fondo sono un po’ onesti, poiché una somma iniziale la anticipano. Mentre la Banca centrale che ha ricevuto (gratuitamente) dallo stato il diritto al signoraggio monetario (per suo conto), provvede a far stampare cartamoneta cedendola allo stato sulla base del valore nominale indicato sulle banconote in cambio di “pagherò” (ovvero i titoli di stato). 

Pagando in tal modo interessi su interessi il debito pubblico cresce e cresce senza che la Banca centrale abbia mai cacciato fuori un qualcosa di suo, ha fatto solo una parte intermedia, cuccandosi però gli interessi come se avesse realmente fatto un “prestito”. E così rimaniamo tutti belli fregati e schiavi di un mucchio di pezzi di carta colorata. Divertente vero?


Paolo D’Arpini

Circolo vegetariano VV.TT. – Treia (Mc)


 

https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/01/22/era-il-22-gennaio-a-treia-notizie-minute-dal-circolo-vegetariano-vv-tt-e-notizie-importanti-dalla-bce/

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