Partecipata e piena di determinazione la manifestazione cittadina svoltasi oggi in piazza dell’Esquilino a Roma, organizzata dall’Unione Sindacale di Base, dei richiedenti asilo e operatori dei Centri di accoglienza.
Partecipata e piena di determinazione la manifestazione cittadina svoltasi oggi in piazza dell’Esquilino a Roma, organizzata dall’Unione Sindacale di Base, dei richiedenti asilo e operatori dei Centri di accoglienza. Una manifestazione che hai sfidato Senza paura le intimidazioni subite sia dai richiedenti asilo e dagli operatori.
Numerose le testimonianze rispetto alle mancanze e privazione di diritti all’interno di numerosi centri; mancata erogazione dei servizi minimi come gli abbonamenti mensili dei mezzi pubblici, ticket restaurant, pocket money, cure mediche, bagno schiuma, indumenti, detersivi e altri beni primari come acqua calda e riscaldamenti.
Quindi una condizione lavorativa fatta di sfruttamento ai danni degli operatori impegnati nel servizio. Operatori ridotti a delle condizioni, tranne rare eccezioni, di schiavitù e ricatti.
Alla manifestazione che ha visto partecipazione anche dei 13 richiedenti asilo, espulsi dal Centro di accoglienza gestito dalla Eriches 29 di Ponte di Nona, accolti dalla solidarietà della piazza.
Ai margini della giornata di protesta, una delegazione composta da operatori e richiedenti asilo è stata ricevuta al Ministero degli Interni, rappresentato dal Prefetto Angelo Malandrino, con la partecipazione del Comune di Roma attraverso l’assessore alle Politiche Sociali Francesca Danese.
Dopo l’esposizione della delegazione USB delle varie questioni, si è riscontrata una positiva presa in considerazione delle problematiche. A tale fine l’incontro si è concluso con una serie di impegni come; La possibilità di usufruire delle misure di accoglienza, per i richiedenti asilo, in attesa dei vari gradi di ricorso, l’aggiudicazione degli affidamenti del servizio di accoglienza non avverranno più con la logica del massimo ribasso, il rafforzamento dei controlli in relazione all’effettiva erogazione dei servizi nonché l’adeguamento dei contratti di lavoro alla durata degli appalti.
Inoltre sia il Prefetto Angelo Malandrino che l’assessore Francesca Danese hanno esortato a denunciare ogni situazione di non rispetto o privazione dei diritti ai rispettive affidatari dei servizi. Nonché allo stesso Ministero degli Interni.
Come USB riteniamo positivo questi impegni e continueremo la strada già dal prossimo 28 febbraio a Milano.
In fine stata già lanciata una prossima manifestazione, con delegazioni da varie città d’Italia, il 23 marzo sempre in Piazza dell’Esquilino, per un servizio migliore nelle rispetto della dignità dei lavoratori e dei richiedenti asilo.