“La crisi culturale della scuola”

“Nella scuola italiana non si fa – non si fa più o non si è mai fatta: se ne potrebbe discutere – cultura autentica. Si favorisce più il pensiero convergente ed il conformismo che il pensiero critico”.

 

 

 NEWSLETTER DI COMUNE

 

LA CRISI CULTURALE DELLA SCUOLA ITALIANA

Nella scuola italiana non si fa – non si fa più o non si è mai fatta: se ne potrebbe discutere – cultura autentica. Si favorisce più il pensiero convergente ed il conformismo che il pensiero critico. Lo schema dominante è consolidato: fare scuola è fare lezione. Il docente parla, gli studenti ascoltano ed assimilano. Poi ripetono. Il docente non produce cultura, la trasmette. E poi perché si studia? Che senso ha la cultura? A che serve? Si studia per farsi una cultura personale, per diventare persone migliori, affermate, persone che trovano un posto nella società. Manca del tutto alla scuola italiana la concezione della cultura come servizio: studiare non per diventare migliori, né per far carriera, ma perché studiando si può contribuire al bene comune. Lo studio al servizio della società L’ARTICOLO COMPLETO di ANTONIO VIGILANTE

SOSTIENE LA MAESTRA
“Sostiene la maestra che il granchio – quando lo si prende – è una bella occasione per imparare a camminare di fianco. Che indietro è il modo più sicuro di tornare, per non perdere nessuno… Che le scarpe basse aiutano a stare in piedi, a sedersi per terra, a correre, a chinarsi per portare la mano di chi l’aspetta… Sostiene la maestra che lo sguardo del potere e degli accademici non vedono quelle e quelli come lei, che considerano insignificante o pericoloso il loro sapere, che li coprono di teorie, riforme e propaganda come insulti per minarne la dignità e il pensiero e farne ossequiosi e innocui proseliti, strumenti di consenso. Non c’è niente da fare, quelle e quelli come lei pensano che il mondo vada salvato partendo proprio da quell’aula e da quella classe, dalle fragilità che non vogliono chiamare problemi, dalla fiducia e dall’amore reciproco che si arrabbia, litiga, si pacifica e si commuove ….” L’ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIA GASPARRO

I CURDI NEL CAOS IRACHENO

Per tutto il Novecento le istituzioni della politica internazionale e l’opinione pubblica dei paesi che “contano” sono rimaste indifferenti di fronte alla negazione dei diritti fondamentali, e perfino allo sterminio, del popolo curdo. Non è più così. Per la prima volta nella storia, inoltre, i combattenti di ogni area del Kurdistan hanno preso le armi contro uno stesso nemico: quello Stato islamico che, anche grazie ai sofisticati operatori della comunicazione, riesce a turbare il sonno di un intero pianeta. La resistenza curda a Kobane è stata a ragione definita “eroica” dal mondo intero ma non in tutte le aree controllate dai curdi esistono straordinari esperimenti di democrazia e autogoverno come nella Rojava. Ben più oscura, caotica e paludosa è, ad esempio, la realtà irachena, dove gli enormi quantitativi di armi e munizioni destinati a fermare l’avanzata jih adista arrivano in un territorio nel quale due clan si spartiscono da tempo le risorse del petrolio, i proventi della corruzione e del privilegio ed esercitano un asfissiante controllo sulla popolazione. Tanta repentina solidarietà del mondo sarà utile a far avanzare i curdi verso la sospirata auto-determinazione? L’ARTICOLO COMPLETO

LA LIBIA, I MIGRANTI E IL MERCATO DELLE ARMI
La classifica parla chiaro: tra il 2005 e il 2012 la Francia ha venduto alla Libia armi pesanti e leggere per 431,7 milioni di euro, nella graduatoria europea l’Italia si classifica solo al secondo posto con 375,5. Le armi sono state comprate fino al 2011 da Mu’ammar Gheddafi, poi da chi lo ha lasciato linciare in strada in un’indimenticabile sequenza che non ha certo nulla da invidiare a quelle sofisticate inventate dai registi dell’orrore made in Isis. Quelle armi sono state saccheggiate più volte dalle varie fazioni della ribellione al regime quarantennale di Tripoli e dai gruppi jihadisti e sono dunque state indispensabili a far diventare il territorio (che per sola convenzione oggi chiamiamo) libico quel che oggi è. Lo stesso territorio dalle cui coste si muove la gran parte delle persone che affrontano il mare nostrum per affogare nelle sue profondità o essere ricevute nel paese dei mercanti. Quello di Renzi e Salvini L’ARTICOLO COMPLETO

PER DIMENTICARE SALVINI
A Roma l’Isis, per ora, non s’è visto. Invece arriva Salvini, a ricordare in quali acque melmose si muove la fauna ittico-politica italiana sopravvissuta alla belle époque dell’era Prodi-Berlusconi. Sinceramente, avremmo preferito manifestare contro l’arrivo del Trota. E non certo per diritto di sangue. Peccato. Nei giorni scorsi, presentando il Rapporto annuale di Amnesty International, il direttore della sezione italiana, Gianni Rufini, ha detto: “L’Italia ha sprecato l’opportunità di dare all’Unione europea un indirizzo diverso, basato sul rispetto dei diritti umani, sul contrasto alla discriminazione, e soprattutto su politiche a tema immigrazione che dessero priorità a salvare le vite umane“. È il solito problema di noi. E loro… UN RACCONTO BELLISSIMO DI ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER

IL VA SALVINI-PENSIERO: BUFALE E SPAMMING
La via ita­liana al lepe­ni­smo impone lo sfon­da­mento a destra e cam­pa­gne di annes­sione. Ecco allora l’alleanza orga­nica coi sedi­centi «fasci­sti del Terzo Mil­len­nio» di Casa­Pound, le cui mili­zie ven­gono impie­gate come truppe di avan­guar­dia nelle peri­fe­rie metropolitane. Il capo della Lega 2.0, onnipresente in tv e in rete, un leader che incen­dia di ran­core le pra­te­rie della società rin­sec­chite dalla crisi e ina­ri­dite dalle poli­ti­che di auste­rity. Pastura noti­zie false, cata­lizza il discorso, vei­cola pre­giu­dizi, esat­ta­mente come accade quando una leg­genda metro­po­li­tana si dif­fonde, illu­dendo di par­te­ci­pare alla sua costru­zione e al tempo stesso impos­ses­san­dosi della capa­cità del pros­simo di imma­gi­nare il possibile. Salvini opera un gioco di sponda tra Rete e Tv, met­tendo a valore la lezione messa in pra­tica da Beppe Grillo nel corso della trion­fale cam­pa­gna elet­to­rale delle ele­zioni poli­ti­che del 2013. In que­sto caso, al posto di Casa­leg­gio c’è il qua­ran­tu­nenne Morisi L’ARTICOLO COMPLETO

SALVINI È UN UOMO D’ONORE
Ascanio Celestini: “Salvini è un uomo d’onore e finalmente cala su Roma… Dicono che voleva i posti riservati per i milanesi nei vagoni della metro… Io sono d’accordo con Salvini perché è un uomo d’onore e si interessa alle natiche degli elettori che rappresenta” (foto: i bambini della Di Donato, scuola di piazza Vittorio – qui sabato 28 alle 14 parte il corteo ‪#‎Maiconsalvini‬- tra le più interculturali di Roma) L’ARTICOLO COMPLETO DI ASCANIO CELESTINI

IL DISCORSO UFFICIALE DI SALVINI IN ANTEPRIMA
Era chiuso nel camper e stava provando il discorso che avrebbe tenuto di fronte alla piazza gremita di patridioti, quando…“Matteo, brutte notizie, gli immigrati se ne sono andati tutti.” “Proprio adesso? E perché?” L’ARTICOLO COMPLETO

ARRIVEDERCI A ROMA
La grande provocazione è affondata in un fiasco dei colli romani. Il monumentale circo mediatico sollevato intorno all’investitura del nuovo aitante capo della destra aveva usato ogni mezzo: dall’insulto alla memoria della tradizione antifascista della capitale all’evocazione della calata dei Visigoti dal nord, dalla strumentalizzazione degli Esodati ai Forconi, dalle ruspe per i Rom alle gigantografie dei Maro’. Niente da fare. Il fenomeno Salvini, trasformato in pochi mesi da ciambella di salvataggio di un rigurgito politico in declino ad alfiere della cavalcata lepeniana alla conquista dell’Europa, non è riuscito a incendiare le praterie della capitale. Gli ha risposto una grande manifestazione colorata, ironica e consapevole che ha attraversato una citt à niente affatto impaurita dalle gabbie, dall’allarmismo mediatico, dalle provocazioni apertamente fasciste e dallo schieramento delle forze dell’ordine. Una gran bella giornata che ha detto con chiarezza che Roma resta una città aperta. La nostra galleria fotografica L’ARTICOLO COMPLETO

LA GRANDE SFIDA DELL’ECONOMIA DEL NOI 

Una prima battaglia è stata vinta: i concetti e i valori di solidarietà, energia pulita, partecipazione e bene comune fanno ormai parte di un immaginario che si è affermato saldamente e in modo concreto. Sono parole del futuro e non di un passato nostalgico. Adesso però si apre una nuova grande sfida, più sottile e profonda, perché “l’assimilazione capitalista” cerca di appropriarsi proprio di queste categorie per volgerle a vantaggio di pochi sottraendole alla funzione per le quali serano nate: affermare il vivere bene di tutti. Il confronto non si svolge più tanto sulla scala dei valori ma sulla coerenza e l’efficacia della loro applicazione. Abbiamo bisogno di mostrare che improntare le nostre azioni al benvivere di tutti è una possibilità concreta e vitale, che si può star bene vivendo solidarietà, reciprocità e fiducia. La posta in gioc o è enorme: gli orientamenti di milioni di cittadini che hanno dimostrato di volere e poter cambiare L’ARTICOLO COMPLETO

BENETTON PAGHERÀ LE VITTEME DEL RANA PLAZA
Il Rana Plaza è il palazzo crollato nell’aprile 2013 a Dacca, in Bangaldesh, provocando la morte di 1.138 operai e operaie (soprattutto donne giovani) e il ferimento di altre 2.500. Le vittime cucivano pantaloni, camicette, giacchetti, per noti marchi mondiali, fra cui Benetton. Che per molto tempo ha tentato di negare il suo coinvolgimento, Grazie alla protesta di cittadini di tutto il mondo ora Benetton si è vista costretta ad annunciare che parteciperà ai risarcimenti dei familiari delle vittime. Tuttvia, non ha ancora detto quanto è disposto a pagare  L’ARTICOLO COMPLETO

COMUNITÀ’ CHE FANNO INTELLIGENTI LE CITTÀ’
Le città più intelligenti si basano sull’astuzia dei cittadini e su tecnologie poco sofisticate. Occorre ignorare le visioni futuristiche di governi e dei responsabili dello sviluppo delle cosidette “smart cities” , sono le umili comunità urbane che indicano la strada da percorrere, mostrando come le tecnologie per il lavoro di rete possono rinforzare il tessuto sociale di una città. L‘ARTICOLO COMPLETO
 

RESTART PARTY, AGGIUSTA E RIUSA
Collaborano per promuovere il riuso e per aggredire i profitti dell’obsolescenza programmata. In molte città di tutto il mondo, da Londra a Roma, i volontari aggiusta-tutto fanno festa e mettono in comune tempo e abilità. L’ARTICOLO COMPLETO

CEUTA, MELILLA E L’INVASIONE CHE NON C’È
Le due città spagnole in territorio marocchino, Ceuta e Melilla, continuano ad attrarre, ogni anno di più, ingenti investimenti europei per il rafforzamento della zona di frontiera ma in realtà l’invasione tanto paventata non esiste, serve solo – in Spagna come in Italia – a giustificare la brutalità della polizia e a conquistare voti facili per i partiti conservatori . L’ARTICOLO COMPLETO

IL FALSO CONFLITTO GENERAZIONALE

Le logiche oppositive non appartengono solo a quella che è stata considerata la “terribile necessità” della guerra, del razzismo, del sessismo, dei fondamentalismi di ogni specie, ma attraversano purtroppo tutte le formazioni sociali, economiche, politiche e culturali, creando divisioni fittizie e ostilità immaginarie. È il caso della “campagna uguale e contraria” – femminismo e anti-femminismo – che dagli Stati Uniti è arrivata sui media italiani. Basta dare un’occhiata agli slogan che passano sui social network per capire quanto sia facile schierarsi, sorvolare sulla complessità del tema e sulla storia che vi è cresciuta sopra nell’arco di oltre un secolo. Parlare riduttivamente di un conflitto generazionale – madri e figlie – è fin troppo facile, ed esime dalla fatica di vedere se in quegli slogan, l’un contro l’altro armati, non ci siano invece domande, intuizioni, aspettative, che avrebbero bisogno solo di analisi più approfondite per capirsi. L’ARTICOLO COMPLETO

OSAS E IL FANTASMA DI BADU E CARROS
Si chiamava Osas Ake. Si è impiccato nel carcere di Piacenza. Era in cella di isolamento perché “molto agitato”. Aveva venti anni, era nigeriano. Naturalmente non è una notizia: del resto ogni settimana un detenuto si toglie la vita (tra suicidi ed ergastoli è evidente che la pena di morte è ancora in vigore in Italia). “Quando ho letto quella notizia – scrive Carmelo Masumeci, ergastolano – ho pensato a quella volta che ero entrato in una cella a Badu e Carros, in Sardegna, dove s’era impiccato un detenuto…. QUI IL RACCONTO DI CARMELO CHE MOLTI DOVREBBERO LEGGERE

BRAVI DA MORIRE
Il 25 febbraio, la giuria del processo all’ex marine Eddie Ray Routh ha giudicato l’imputato colpevole dell’uccisione di Chris Kyle, il cecchino di American Sniper la cui autobiografia ha ispirato il film diretto da Clint Eastwood. Kyle era un soldato dei corpi speciali dell’esercito statunitense, che durante la Guerra del Golfo stabilì il record di persone uccise da un cecchino: 160 secondo le statistiche ufficiali, 256 secondo la sua autobiografia. Negli Usa il film ha suscitato polemiche roventi tra chi considera Kyle un eroe e chi un killer psicopatico. “Sicuramente uno dei pregi del film – scrive in un articolo illuminante Ivano Calaon, psicoterapeuta- è di mostrare il complesso intreccio tra il “lavoro” del protagonista e le sue vicende private” L’ARTICOLO DI CALAON

L’ENCICLICA DEL PAPA NON TRASCURI GLI OGM
Sarà l’attesa e imminente enciclica sull’ambiente che il papa sta completando proprio in queste settimane la vera task force contro gli Ogm? La Via Campesina internazionale ha chiesto ad alcuni scienziati, impegnati nella resistenza al tentativo di esercitare controllo sui beni comuni, la terra e il cibo attraverso gli Ogm, di scrivere un Manifesto per il diritto a un cibo sostenibile e di inviarlo al pontefice. Possiamo sostenere tutti quella scelta firmando a nostra volta il Manifesto. Nello scorso autunno, Bergoglio ha espresso perplessità sul tema e ha avuto un incontro molto incoraggiante con alcuni rappresentanti della battaglia contro la manipolazione della vita. D’altra parte, nessuno dimentica che la propaganda inc essante esercitata con mezzi illimitati da Monsanto. Novartis & soci possiede tradizionali e solidi alleati in Vaticano e nella Chiesa tutta. Contraddizioni laceranti, però, anche sul versante opposto, dove c’è chi si oppone alle coltivazioni transgeniche e non esita a vendere mangimi Ogm. L’ARTICOLO COMPLETO

QUANDO LE LOBBY SCRIVONO LE LEGGI
Finte riduzioni della pubblicità, meno vincoli rispetto a normative locali vigenti, nessuna vera riduzione delle macchine slot nei bar. Il business è troppo grande: il governo fa l’amministratore delegato dell’industria dell’azzardo. L’ARTICOLO COMPLETO
 

PENINNAH E LA COSA IMPORTANTE
Peninnah racconta: Me lo dicono in faccia. Smetti di dire alle donne che hanno diritti, perché non ne hanno. E devi smettere di dire alle ragazze di lottare. L’ARTICOLO COMPLETO

IL LIBERISMO DANNEGGIA GRAVEMENTE LA SALUTE. DIGLI DI SMETTERE
Corso (gratuito) “Certezze in crisi” con l’Università Popolare della Salute a Roma: quattro incontri su come i meccanismi politico-economici condizionano profondamente la salute delle persone e creano le basi delle disuguaglianze in salute su base sociale. L’ARTICOLO COMPLETO

SENTIRE LA BELLEZZA, DARE ANIMA ALLE COSE
Quando si riesce a coglierla, la bellezza può metterci in contatto con il mistero della vita e con la nostra parte più profonda, quella che non si può possedere ma solo abitare, gustare, vivere, esprimere e condividere. Il circolo DonneMujeresWomen, per il 2015, ha scelto la bellezza come filo rosso delle sue attività. E’ una buona notizia, L’ARTICOLO COMPLETO

MA LEI E’ VEGETARIANO? NO, REDUCETARIANO
Un’espressione abominevole per indicare un concetto poco utilizzato ma salubre e pieno di buon senso. Se proprio non si riesce, oppure ancora non si è pronti, a rinunciare al gusto di salamini e polipetti, possiamo almeno scegliere di consumarne meno per salvaguardare l’ambiente e la salute. Si comincia rinunciando a pranzo o a cena alle proteine di origine animale. Che vanno poi evitate del tutto almeno per un giorno alla settimana. Poi la strada sarà in discesa, assicura Brian Kateman, che ha fondato in Gran Bretagna un blog di successo sull’argomento. L’ARTICOLO COMPLETO

IL FILO INVISIBILE DELLA RECIPROCITÀ
Qualcuno, soprattutto donne, ha cominciato nella periferia di Dakar con laboratori di autoproduzione, microcredito e percorsi di lotta alle discriminazioni e alla violenza. Per molte buone ragioni quel “ribellarsi facendo” ha superato frontiere e indifferenza per arrivare alla periferia di Roma, tra le donne della Casa di Lucha y Siesta. Il filo invisibile di reciprocità che lega donne, periferie e ribellioni serve prima di tutto a ricordare che la violenza non è una questione “di genere”, ma ci riguarda indistintamente, uomini e donne, al di qua e al di là del Mediterraneo. L’ARTICOLO COMPLETO

MALATTIE AMBIENTALI
Luisa da dieci anni è affetta da elettrosensibilità e sensibilità chimica multipla. Dopo un periodo di esposizione a campi elettromagnetici o a sostanze chimiche di vario genere non dorme per notti intere e soffre di forti dolori. Secondo l’associazione Amica sono già 50 mila le persone in Italia che soffrono di queste patologie. L’ARTICOLO COMPLETO

L’EXPO DI MCDONALD’S, NESTLÉ, MONSANTO
Con Monsanto, la multinazionale dei semi più contestata dai piccoli contadini di tutto il mondo, Nestlè e altre 70 imprese multinazionali a Expo 2015 ci sarà anche McDonald’s. La catena di fast food avrà un padiglione-ristorante che racconterà “le filiere agricole italiane partner del marchio globale”. Non solo. La multinazionale lancia, insieme al ministero dell’Agricoltura e a Expo, il progetto Fare Futuro che offrirà a 20 giovani agricoltori italiani under 40 la possibilità di diventare fornitori per tre anni di McDonald’s. A proposito di Expo, avete letto questi articoli?

UN’ARMA DI PROPAGANDA

NOI NON CI STIAMO. EXPO, LETTERA APERTA

EXPO SEMINA VELENO

SPOT E FAVOLE

RIO MARE E LA SCUOLA AI TEMPI DELL’EXPO

MA CHE CI FA VANDANA SHIVA ALL’EXPO?

ACQUA E CAFFÈ SONO GRATIS. OFFRE NESTLA

IO NON LAVORO GRATIS PER EXPO

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