La proposta di riforma “La Rai ai cittadini” elaborata da MoveOn prevede anche di far eleggere direttamente da chi paga il canone una parte dei membri del consiglio. Mercoledì 3 marzo alle ore 13:00 consena delle firme.
La Rai ai cittadini
Questo è il momento, firma la nostra petizione
Sembra finalmente arrivato il momento tanto atteso che dovrebbe liberare la governance dell’azienda di servizio pubblico dall’abbraccio dei partiti. Almeno, così dice Renzi. Ma in che modo si può realizzare questa intenzione? Si parla di tre soluzioni: una fondazione alla quale trasferire le azioni Rai; un consiglio rappresentativo delle componenti della società italiana; alcuni soggetti di vertice delle istituzioni e della cultura. Nei primi due casi la nomina del consiglio di amministrazione Rai sarebbe diretta, nell’ultimo si parla di un passaggio parlamentare.
È abbastanza evidente che, partendo dai criteri enunciati da Renzi, la soluzione più ovvia sarebbe la creazione di un consiglio che rappresenti le componenti istituzionali, sociali e culturali della società italiana. Nelle mani di questo consiglio dovrebbe essere messo il servizio pubblico. Esattamente ciò che prevede la proposta di riforma “La Rai ai cittadini” elaborata da MoveOn che si preoccupa anche di far eleggere direttamente da chi paga il canone una parte dei membri del consiglio. Se il governo volesse, lì dentro troverebbe un disegno di riforma coerente, ragionevole, credibile. Accoglierlo sarebbe prova di intelligenza politica e di volontà di cambiamento.
In queste ore la proposta di riforma elaborata da MoveOn, sostenuta da migliaia di firme sin qui raccolte con la petizione è a disposizione dei parlamentari che la presenteranno ufficialmente alle 13,00 di mercoledì 4 marzo presso la sala conferenze della Camera dei Deputati.
È il contributo che la società civile offre alle istituzioni per affrontare uno dei problemi più difficili che ci portiamo dietro da anni.
MoveOn Italia