Nel pacchetto scuola di Matteo Renzi non mancano le detrazioni fiscali per chi iscrive i figli alle paritarie. Mentre le aule pubbliche cadono a pezzi gli istituti privati, dunque, continuano a essere finanziati da Stato e Regioni, direttamente e con le detrazioni.
NEWSLETTER DI COMUNE
La Taverna Comunale di domenica 15 marzo al Cinema Palazzo, a Roma, comincia alle 11 con un laboratorio, per grandi e piccoli, di autoproduzione del pane (con pasta madre). A seguire tutti a tavola. Il menù? Rigatoni con zucca e ricotta (solo zucca per i vegani) o rigatoni con salsa (autoprodotta) di pomodoro; rotolo di pasta sfoglia con verdure di stagione e funghi trifolati; naturalmente acqua (di rubinetto), vino, pane, dolci e caffè. Nel pomeriggio, ore 16, “Canti lotta e Storie di pane”, festa-spettacolo con il laboratorio dei canti di lotta della Libera Repubblica di San Lorenzo diretto da Chiara Casarico, attrice-cantante dell’Associazione C ulturale Il NaufragaMèDolce.
LE INFORMAZIONI SU COME PRENOTARE
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LA SCUOLA IN CUI ENTRO OGNI GIORNO
Nel pacchetto scuola di Matteo Renzi non mancano le detrazioni fiscali per chi iscrive i figli alle paritarie. Mentre le aule pubbliche cadono a pezzi gli istituti privati, dunque, continuano a essere finanziati da Stato e Regioni, direttamente e con le detrazioni. Eppure, è nelle aule delle scuole pubbliche malsicure, nella scuole dove i genitori sono costretti ad acquistare la carta igienica, che ogni giorno bambini e bambine, ragazze e ragazzi, adulti di età, origine, religione, idee diverse si incontrano e camminano insieme. “La scuola in cui entro ogni giorno – scrive Rosaria Gasparro, maestra di una scuola pubblica del Sud – è l’unico luogo che conosco in cui le diversità siedono ac canto e lavorano insieme, si scontrano si conoscono s’incontrano si aiutano”
L’ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIA GASPARRO
LEZIONI DI DEMOCRAZIA
“Come per tutte le riforme che il governo ‘della velocità’ ha messo e sta mettendo in cantiere, quella della “Pessima scuola” di Renzi sta procedendo attraverso procedure blindate, che non tengono conto della pratica della democrazia”. Abbiamo bisogno di un comune sforzo di resistenza attiva alla deriva antidemocratica, dicono studenti e insegnanti: si comincia il 12 marzo
L’ARTICOLO COMPLETO DI COMITATO LIP SCUOLA E UDS
EDUCARE CON IL LABORATORIO MAIEUTICO
L’approccio maieutico, si basa su alcuni passaggi: il far fare esperienza; in un contesto sociale di gruppo; affrontando problemi sostenibili in grado di generare competenze, capacità, saperi e soprattutto domande. Per questo lavora sulle motivazioni, sulla gradualità, sul mutuo apprendimento
L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO RAGUSA
CONTRO L’8 MARZO
“Per anni ho costretto me stessa a dare un senso alla ricorrenza dell’8 marzo – scrive una donna che ha segnato la storia del femminismo in Italia, Lea Melandri – Oggi, di fronte ai rimasugli penosi che escono dalle radio, dalle tv e dai giornali, di quella che pervicacemente, vergognosamente resta la “questione femminile” [le donne considerate alla stregua di un gruppo sociale svantaggiato o come un “genere” da uguagliare o tutelare sulla base dell’ordine creato dal sesso vincente] ho un desiderio forte e deciso: che non se ne parli più; … che gli uomini si prendano la responsabilità di interrogarsi sulla violenza di ogni genere perpetrata nei secoli dai loro simili, e che lo facciano, come hanno fatto le donne, partendo da se stessi”.
L’ARTICOLO COMPLETO DI LEA MELANDRI
DONNE CHE CREANO MONDI NUOVI
A promuovere e sostenere le lotte argentine contro le attività minerarie e contro la fratturazione idraulica o contro l’irrorazione di pesticidi sono soprattutto donne. La loro resistenza, nelle Malvinas come a La Rioja, è riuscita a fermare l’arroganza delle multinazionali. In Canada le donne di Attawapiskat difendono la terra e l’acqua delle terre indigene, in Giappone sono le donne a opporsi a Stato e imprese che non smettono di rendere tossici l’aria e il cibo. Negli ultimi anni è nata una nuova forza anche in India, un movimento di donne che con la forza (spesso con i bastoni) chiamano gli uomini a rispondere delle violenze contro le donne. Naturalmente in tutto il mondo c’è anche la resistenza delle do nne che lottano per la sopravvivenza quotidiana e spesso ricevono meno attenzione poiché la loro lotta può apparire meno eccitante delle barricate. In tutti i casi, ovunque, sono le donne che hanno cominciato a creare relazioni sociali diverse, nelle fabbriche, nelle scuole, nelle case e nelle strade e sulle barricate
L’ARTICOLO COMPLETO DI MARINA SITRIN
LA BATTAGLIA CULTURALE CONTRO STEREOTIPI E VIOLENZA
Quello della violenza di genere, occorre essere chiari, non è un problema delle donne, ma degli uomini. Per questo la nascita di numerosi Centri per gli uomini maltrattanti è una buona notizia
L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRA MAGLIARO
NON È LA COMPETIZIONE CHE LIBERA LE DONNE LUCILIO SANTONI
LA COMUNITÀ DELLA NEVE
Le foto spettacolari raccolte nella pagina qui segnalata rimbalzano da alcune ore su siti e social network di tutto il mondo. Anche le tv nazionali hanno mandato inviati a Capracotta (1421 slm), paese della provincia di Isernia, sepolto il 5 e 6 marzo da una nevicata straordinaria. Tuttavia sotto quella neve ci sono alcune cose che i grandi media distratti non sanno riconoscere e vedere. Tracce di una comunità che resiste e sperimenta solidarietà, che sceglie lo sci da fondo e un turismo leggero per prendersi cura delle proprie montagne, che sa riconoscere le erbe spontanee e che non dimentica la sua Memoria
L’ARTICOL O COMPLETO DI GIANLUCA CARMOSINO
SIAMO MILIONI, POSSIAMO FERMARE IL T-TIP
La vicenda ormai è nota: Stati e multinazionali hanno provato a imporre in gran segreto il più importante accordo della storia del commercio mondiale (Usa/Ue), il Transatlantic Trade and Investment Partnership (T-tip), per eliminare qualsiasi barriera tariffaria e non. Grazie alla protesta e alle campagne di informazione, migliaia di cittadini sono riusciti a far saltare la segretezza ma anche a rallantare l’approvazione del T-tip. E ora si prepara la giornata transantlantica di proteste (aprile) in centinaia di piazze europee
L’ARTICOLO COMPLETO DI SIMONA MALTESE
BANCHE ESPLOSIVE
C’è un precedente importante: la mobilitazione internazionale di cittadini e ong che ha portato alla messa al bando delle mine. C’è anche un accordo già firmato da diversi Stati e da alcuni pure ratificato. Malgrado tutto questo, l’uso delle cluster (bombe contenenti sub munizioni, ordigni indiscriminati che uccidono e feriscono ogni giorno centinaia di persone, anche dopo i conflitti), continua in particolare in Siria, Ucraina e Sudan. Il problema oggi è il supporto finanziario ai produttori. La Campagna italiana contro le mine e la Rete Italiana per il disarmo hanno sostenuto la promozione di una legge per impedire quei finanziamenti: naturalmente camera e sanato fanno di tutto per ignorare il disegno di legge già pronto, gli interessi in campo sono enormi. Intanto i nostri risparmi e i fondi pensione sono impiegati per finanziare, direttamente o indirettamente, la produzione e il commento di armi, di mine antipersona e di bombe a grappolo. Possiamo fermarli, quelle banche dipendono da noi
L’ARTICOLO COMPLETO DI TIBISAY AMBROSINI
MA TU LO SAI LEGGERE L’ITALIANO?
E a voi non salterebbero i nervi nel momento in cui l’ennesima signora che maltratta ferocemente congiuntivi e condizionali vi domandasse giuliva: ma tu sai lo leggere l’italiano? Bernard è fuori di sé. Si sente ferito perché per lui il linguaggio è importante, ci lavora ogni giorno: legge, scrive e parla italiano, pensa in italiano e si esprime in italiano. “Allora, perché cazzo non dovrei saper leggere italiano?”. Perché la gente si ostina a spiegargli le feste, la storia, il cibo? Già, perché? Perché Bernard è “un negro a prescindere”? Forse la vera emergenza italiana sono le migliaia di persone che la pensano come Arrigo Sacchi: figuratevi se io sono razz ista!
L’ARTICOLO COMPLETO DI BERNARD
SILVIO, IL MUGNAIO BUONO
Il messaggio diffuso dal Mercato contadino dei Castelli romani è un grido di rabbia ma anche una fotografia su quello che accade nell’agricoltura che resiste al dominio dell’agroindustria. Un messaggio per ricordare la dignità di Silvio Paoselli, il mugnaio che vendeva le sue farine nei vari mercati contadini dei Castelli e che si è tolto la vita dopo la messa all’asta del suo antico mulino. “Sono esasperati i piccoli produttori agricoli e i piccoli trasformatori che in questo momento di crisi, schiacciati tra la tirannia della grande distribuzione e l’indifferenza delle istituzioni, trovano uno sbocco alla loro crisi solo grazie al rapporto diretto con i consumatori, attraverso Gruppi di acquisto e merca ti di filiera corta autogestiti”. Azioni clamorose di protesta verranno promosse nei prossimi giorni
L’ARTICOLO COMPLETO DI MERCATO CONTADINO DEI CASTELLI ROMANI
VIE DI LIBERAZIONE DAL DOMINIO
La violenza è più forte e pervasiva di quanto comunemente si creda. La completa liberazione dalla violenza è una meta in continuo movimento, è un percorso, non esistono modelli. Di certo, il rifiuto delle logiche di dominio verticale resta prima di tutto una liberazione dal dominio economico: è in questo orizzonte che si profila la speranza di vivere oggi lo spazio umano secondo relazioni sociali orizzontali
L’ARTICOLO COMPLETO DI A LESSANDRO PERTOSA
INVESTIAMO NELLA COLLETTIVITÀ
Sono oltre 900 i commercianti e gli imprenditori che a Palermo espongono l’adesivo Addiopizzo. Un modo inedito per fare terra bruciata attorno alla mafia attraverso un boicottaggio alla rovescia che crea una rete alternativa di economia solidale tra cittadini commercianti e consumatori. La rete non si ferma: ora c’è anche la Addiopizzocard. Una vera e propria Card utilizzabile in una rete di esercizi commerciali e di servizi convenzionati indicati in una guida denominata Spendi per bene. Ci si trova di tutto: dall’informatica, all’abbigliamento, dalla salute alla ristorazione. I negozianti, le imprese, i professionisti che vi aderiscono si impegnano a versare una quota dei loro utili (dal 3 al 20 per cento a seco nda delle tipologie commerciali) in un fondo per investimenti collettivi denominato Beni comuni vs Cosa nostra. Il compratore possessore della Card non ottiene alcun vantaggio personale diretto. Nessuno sconto sugli acquisti, ma la soddisfazione di partecipare al progetto e il diritto di sceglierlo con un voto. Quest’anno si può scegliere tra la riqualificazione di Piazza Maggiore o il parco urbano della Favorita
L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI
LA PALESTINA DELLA BELLEZZA. IL VIAGGIO
Dal 27 aprile al 5 maggio andate in Palestina. Vi accompagna l’Associazione Oltre il Mare e vi accoglie l’incanto leggero di una terra da scoprire. Sì, è quella che resiste alla furia degli occupanti e alle crudeltà di chi non vuol sapere ma è anche quella capace di ribellarsi alla retorica dell’immagine disegnata da chi la ferisce e spesso anche da chi la difende. È la Palestina che si scopre nuova in ogni primavera, quella fiera che custodisce la storia dei suoi saperi millenari e quella dolce che inventa il futuro nei giochi tra le macerie. È la terra che vive nei sogni e che sa offrire al viandante con lo sguardo giusto la magia reale della pietra e l’immensa concreta dignit&ag rave; della sua gente. Andate a conoscere la Palestina della bellezza, dell’amicizia, della libertà, la terra di un popolo che ogni notte vince il dolore per aprire il cuore al giorno che nasce
L’ARTICOLO COMPLETO DI PATRIZIA CECCONI
‘NDRAGHETA. EMILIA E TEMPI DI SALDI
Che le mafie fossero arrivate in Emilia-Romagna, si sapeva da tempo anche se la sottovalutazione, soprattutto politica, è stata clamorosa. Che la criminalità organizzata fosse così forte e radicata si è però preferito non dirlo, forse nemmeno pensarlo. Anche ora che la prima grande inchiesta, Aemilia, ha squarciato silenzi e tentativi di ridurre la portata dell’insediamento mafioso, non si sprecano certo le reazioni di rilievo. Tacciono, o emettono aria fritta, le istituzioni, ma anche gran parte della cosiddetta “società civile”. Comunque finisca l’inchiesta, quel che s’è saputo su alcuni reati – dagli appalti ogni tipo (anche quelli per togliere le m acerie del terremoto e per la ricostruzione) alla compravendita di voti, all’occultamento di rifiuti pericolosi – cambia per sempre l’idea di una Emilia relativamente felice nella legalità, nell’antico e sano riformismo e nella ricchezza pulita che deriva solo dal lavoro e dall’ingegno. Un libro, una lettera censurata e le sensazioni di un giornalista emigrato nel secolo scorso in una terra irriconoscibile
L’ARTICOLO COMPLETO DI DANIELE BARBIERI
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