“La grande ipocrisia”

“Ma in Somalia, Eritrea e Etiopia non ci siamo stati noi per quasi un secolo? E con il dittatore Siad Barre e i militari etiopi non abbiamo fatto affari?”

 

 

 

3 MAGGIO: LA TERRA COMUNE. AVETE PRENOTATO?

FIOCCO IN COMUNE

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LA GRANDE IPOCRISIA
Ma in Somalia, Eritrea e Etiopia non ci siamo stati noi per quasi un secolo? E con il dittatore Siad Barre e i militari etiopi non abbiamo fatto affari? La guerra civile in Nigeria non nasce anche dalla presenza del petrolio sfruttato della multinazionali occidentali? Il caos in Libia non è figlio della distruzione dello Stato grazie ai bombardamenti francesi, inglesi e statunitensi? Congo, Camerun, Costa d’Avorio, Ghana non sono piegati, sfruttati e strangolati dalle politiche del Fondo monetario internazionale nonché da chi sfrutta l’oro, l’argento, il rame e il coltan? Tante domande, una sola certezza: i veri responsabili del disastro umanitario nel Mediterraneo, di questo vero genocidio, si trovano nei go verni Occidentali e nei consigli di amministrazione delle multinazionali
L’ARTICOLO COMPLETO DI ALAIN GOUSSOT

IL MONDO SBAGLIATO. STORIE E NOTIZIE
Nel mondo sbagliato vi era il mare. Due soli popoli: gli ospiti e i viaggiatori. Il mare per i viaggiatori era come la terra per gli ospiti. Qualcuno di voi si chiederà: cosa accadeva quando gli ospiti incontravano i viaggiatori? Il racconto breve 1216 delle “Storie e Notizie” di Alessandro Ghebreigziabiher è ispirato ai migranti morti nel Mediterraneo. In fondo, il video con il testo letto e interpretato dall’autore
L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER

GLI IMMIGRATI UN SECOLO FA EDUARDO GALEANO

NON È UNA TRAGEDIA. È UN CRIMINE. I SOPRAVISSUTI IN PIAZZA

BRUCIA IL MARE FLORE MURARD

LE MOLTE RAGIONI DEI PARTIGIANI DEGLI ULIVI
La salute degli ulivi è aggredita prima di tutto dall’uso di concimi chimici, pesticidi, antiparassitari, erbicidi con cui si aumentano produzioni e profitti. Non servono abbattimenti o sradicamenti ma ricerche e approcci di agroecologia. “I Partigiani degli ulivi” con le loro ronde sul campo, di giorno e di notte, rimandano indietro motoseghe, camion e rappresentano la vera grande novità di questa primavera pugliese
L’ARTICOLO COMPLETO DI ANTONIA BATTAGLIA
 

25 APRILE A ORIA
Hanno deciso che il Salento sarà un cordone desertificato e avvelenato. Dal disseccamento rapido degli ulivi al disseccamento rapido degli uomini? L’Associazione Medici per l’Ambiente ha affermato che i pesticidi provocano: Morbo di Parkinson, SLA, Alzheimer, Patologie cardiovascolari, autoimmuni e renali, Diabete, Disturbi riproduttivi, malformazioni e difetti di sviluppo, Asma, bronchite cronica, Malattie della tiroide, Celiachia (per il glifosate presente nei diserbanti), Allergie, intolleranze, eruzioni cutanee. Qui l’elenco delle sostanze chimiche che, insieme agli abbattimenti, verranno utilizzate per “risolvere” il problema del disseccamento degli ulivi, e le informazioni sul doppio appuntamento del 25 aprile a Oria.
L’ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIO GASPARRO

CON I SUOI AVVITAMENTI CHISSÀ QUANTE COSE HA VISTO
Mentre giovani, anziani, bambini, uomini e donne del Salento si ritrovano nei presidi all’ombra degli ulivi, diversi chilometri più a nord, in una scuola elementare della Liguria, c’è una classe dove si studia, si fanno giochi di ruolo, si va in giardino ad esplorare e abbracciare gli ulivi lì presenti. «E allora giochiamo con loro – scrive la maestra Valentina -, li imitiamo, ci confondiamo e nascondiamo. “Con i suoi avvitamenti, chissà quante cose ha visto questo ulivo”, dice Lorenzo. Ai bambini basta giocare una sola volta con qualcuno per credere già nell’amicizia»
L’ARTICOLO COMPLETO DI VALENTINA GUASTINI

ABBIAMO MESSO IN COMUNE UN PARCO AGRICOLO
Nel Basso Salento, teatro in questi giorni di una straordinaria lotta di resistenza contro l’abbattimento degli ulivi (e da alcuni anni anche di resistenza alle grandi opere devastanti e inutili, come la trasformazione in autostrada della statale 275 Lecce–Santa Maria di Leuca), le comunità locali sono una fucina di idee, di progetti e di azioni partecipate di rigenerazione ambientale e sociale. Dieci comuni si sono messi insieme, ad esempio, per far nascere il Parco agricolo dei Paduli, dove intrecciare mobilità lenta, albergo diffuso, laboratori del gusto, concorsi letterari e, naturalmente, produzione di olio di oliva extravergine
L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI

JAM ACUSTICA PER GLI ULIVI

DA QUALE PARTE STATE?
Il consumo attuale di carne e latte costituisce un disastro per i territori ma in realtà è solo un sintomo. Per salvare il pianeta sono fondamentali, ma non bastano, nuovi stili di vita veg; la malattia che dobbiamo combattere e sradicare è il capitalismo. Comprendere a fondo il capitalismo non richiede alti livelli di conoscenza o capacità analitiche: il capitalismo è un sistema basato sulla crescita continua e sullo sfruttamento di esseri umani, non umani, ambiente. Questo approccio è insostenibile, poiché non può essere riformato ed è un meccanismo contrario alla vita. Per potersi garantire l’accesso e il controllo delle risorse, il capitalismo richiede interventi brutali, sostenuti militarmente (o la minaccia di usarli). Il Dipartimento della Difesa degli Stati uniti, ad esempio, costituisce la più grande e pericolosa potenza militare ed è il maggiore inquinatore del pianeta e ingoia fino a metà delle entrate per tasse federali degli Usa. Questo sistema produce guerra, povertà, devastazioni ambientali. Il capitalismo richiede un consumo senza interruzioni. Quindi gli esseri umani sono riprogrammati in obbedienti e male informati consumatori. Per avere una qualunque possibilità di garantirci un futuro, noi dobbiamo smettere di fare il capitalismo. Essere un anticapitalista è apprezzare la necessità di fare molto di più di alcuni cambiamenti del nostro stile di vita; significa re-immaginare in modi molto diversi le relazioni tra noi e con il mondo naturale. Voi, da quale parte state?
L’ARTICOLO COMPLETO DI MICHAEL ZEZIMA

VEGETALIENI, VEGAN E ROBE DELL’ALTRO MONDO
Non mangiare più esseri viventi: la gente penserà che c’hai dei problemi. In trattoria ti presentano all’oste come l’essere che cadde sulla terra. Ti guardano, controllano che non ti metti in bocca di nascosto una fetta di salame. La piadina? No, grazie c’ha lo strutto. Per noi emiliani non mangiare gli anolini in brodo è un sacrilegio ma prima o poi arriverà il giorno X…
L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRA TESTI

LA TERRA STA MALE. HO SCOPERTO IL NEMICO
Siamo circondati da persone che si dichiarano fedeli amici dell’ecologia, ma poi fanno a gara per sfrecciare su ingombranti Suv e per costruire suntuose ville nei boschi, dopo aver tagliato gli alberi, o sulla riva del mare, dopo aver spianato le preziose dune. La carica innovativa e “sovversiva” dell’ecologia si è spenta da anni. I mercanti hanno creato l’illusione che la tecnica avrebbe risolto tutti i problemi ambientali. Intanto, si continua a bruciare carbone e petrolio, a produrre macchine e merci, a immettere nell’atmosfera gas nocivi e che alterano il clima, a gettare nelle discariche e negli inceneritori, miliardi di tonnellate all’anno di rifiuti, i residui di plastica galleg giano addirittura sugli oceani, il consumo di suolo provoca frane e alluvioni. Aveva ragione il fumetto Pogo: «Ho scoperto il nemico: siamo noi»
L’ARTICOLO COMPLETO DI GIORGIO NEBBIA
 

LENTAMENTE
Presto. È ciò che ci insegnano fin da piccoli. Bisogna fare presto. Correre. Muoversi. Accelerare. Il mondo non aspetta, non ha tempo. Cresciamo accumulando ritardi. La tecnologia non aiuta. Semmai accelera l’affanno. Basta, è giunto il momento di perdere tempo (con, tra gli altri, Vinicio Capossela e Ascanio Celestini)
L’ARTICOLO COMPLETO DI MARCO BOSCHINI

SI SCRIVE RESILIENZA, SI LEGGE FUTURO
Un milione di sfollati interni iracheni vivono presso altre famiglie, dentro palazzi in costruzione e nei campi profughi del Kurdistan. Per andare oltre l’emergenza e renderla un’opportunità per costruire un futuro servono prevenzione e integrazione tra i settori che promuovono la salute. E bisogna attivare la resilienza, la capacità di elaborare gli eventi catastrofici senza farli necessariamente diventare traumi. Solo così ha senso operare, dice Paolo Feo, psichiatra e consulente dell’ottimo programma di salute mentale e sostegno psico-sociale di Un ponte per…
L’ARTICOLO COMPLETO DI CECILIA DALLA NEGRA

YARMOUK, SREBRENICA. E UNA CERTA POLITICA DEGLI ACCOSTAMENTI
Le agenzie umanitarie riferiscono di oltre mille morti nel campo profughi al-Yarmouk di Damasco dopo il recente attacco dell’Is e l’assedio dell’esercito siriano. L’Onu parla di “situazione disumana”. L’Unicef di una “nuova Srebrenica”. Nicola Perugini, su “il lavoro culturale”, fa luce sui rischi politici e le possibili strumentalizzazioni derivanti da un uso mediatico e superficiale di facili e fallaci equivalenze, di un certo ethos degli accostamenti che prende forma nella “comunità internazionale”
L’ARTICOLO COMPLETO DI NICOLA PERUGINI

PANE E PIZZA CON LA PASTA MADRE
Due laboratori, a Roma, aperti a tutti, per cambiare la vita di ogni giorno
LA NOTIZIA COMPLETA

ALLENARSI ALL’ARTE DEL CONFLITTO
In un’educazione attenta alla dimensione pedagogica del rischio i conflitti non vengono sanzionati ed evitati in quanto tali, ma vengono affrontati anch’essi in un’ottica di opportunità di apprendimento, per allenarsi nella rischiosa arte di negoziare. Questa arte-abilità però si sviluppa solo in presenza di esperienze dirette, di un “territorio” d’incontro e del tempo necessario per tornare “amici come prima”. L’adulto, in questo scenario, può intervenire non come arbitro nè come giudice, ma in quanto mediatore: deve sostenere i bambini nell’esprimere ciascuno il suo punto di vista e le sue emozioni, e aiutarli a trovare una soluzione < br /> L’ARTICOLO COMPLETO DI SELIMA NIGRO

LETTERATURA E FORMAZIONE
Leggere Alessandro Manzoni o Giacomo Leopardi? Per fare cose? Leggere Lev Tolstoj e Fëdor Dostoievskij? La lettura dei classici (Manzoni, Hugo, Balzac, Dickens, Tolstoj…) fa viaggiare l’immaginazione umana, permette di vivere tante emozioni, di conoscere diversi tipi umani e di fare conoscenza con la varietà dei modi di vita e di pensare. Sì, nel mondo delle denaro e delle merci leggere i classici è tempo perso: per questo la letteratura è un atto pedagogico
L’ARTICOLO COMPLETO

PRODOTTI AGRICOLI: ALLA SORGENTE DEL PREZZO
Cosa accadrebbe se i supermercati fossero costretti a porre in etichetta il prezzo al quale hanno comprato i prodotti dalle mani dei contadini?
ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE

CRITICA DELLA VERITÀ
La tradizione filosofica occidentale si è creduta depositaria della verità incontrovertibile. Il pensiero occidentale ha smarrito il senso dello scorrere, si è fatto dio. Questo farsi dio è un voler dominare la realtà esterna, è un volere la violenza, è un volere che si struttura secondo trame relazionali di tipo verticale. È invece possibile fondare il pensiero su logiche di contraddizione, paradosso e complessità
L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRO PERTOSA

SMETTIAMOLA DI PREOCCUPARCI DEL LAVORO
Il lavoro salariato, quello destinato al mercato, dopo averci tolto qualsiasi possibilità di provvedere a noi stessi, se non prostituendoci in cambio di una miseria da spendere nei supermercati per procurarci ciò che ci serve, diventa un privilegio per pochi. Siamo in trappola. Dobbiamo avere il coraggio di gridare in faccia a mercanti, multinazionali, banche, fondi pensione che possiamo fare a meno di loro. “L’unico modo per conciliare dignità sociale e sostenibilità ambientale è smetterla di preoccuparci per il lavoro – dice Francesco Gesualdi – La domanda giusta da porci non è come si fa a creare lavoro, ma come si fa a garantire a tutti una vita dignitosa, utilizzando meno risorse possibile, producendo meno rifiuti possibili e lavorando il meno possibile”. Qualche passo in questa direzione? Riduzione dell’orario di lavoro, scambi non monetari, sull’esempio delle banche del tempo (foto), cooperative autogestite da lavoratori e consumatori, totale ripensamento dell’economia pubblica
L’ARTICOLO COMPLETO DI FRANCESCO GESUALDI
 

IL RACCONTO DEI SIKH A ROMA
Volti di una città interculturale e senza caste che fa festa in strada
GALLERIA FOTOGRAFICA DI ADAMO BANELLI

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