Ieri, sgombero a Torrevecchia. In strada una famiglia che due anni fa ha ricevuto un’ingiunzione di sgombero da parte del magistrato. In strada una donna, con il figlio e la fidanzata in attesa di un bambino.
Lanciano: “Chiarezza su scelta famiglie da sgomberare. Fuori situazioni con ex contratto regolare che oggi dichiarano redditi alti”
Ieri sgombero a Torrevecchia. Unione Inquilini: “Vogliamo chiarezza su come vengono scelte le famiglie da sgomberare e sgomberino tutte le situazioni con ex contratto regolare, ma che oggi dichiarano redditi alti”
Ieri, sgombero a Torrevecchia. In strada una famiglia che due anni fa ha ricevuto un’ingiunzione di sgombero da parte del magistrato. L’abitazione in cui vivevano, senza titolo da otto anni, doveva essere consegnata una famiglia straniera con i tre figli piccoli; famiglia assegnataria dal bando del 2001. Trascorsi i due anni l’ingiunzione è diventata esecutiva proprio ieri mattina. In strada una donna, con il figlio e la fidanzata in attesa di un bambino.
“Chiediamo chiarezza sugli sgomberi – dichiara di Guido Lanciano, Unione Inquilini Roma – Fuori dalle case popolari tutte le situazioni con ex regolari contratti e che oggi dichiarano redditi alti. Le case popolari a chi ne ha bisogno”.
Sono queste le parole del segretario del sindacato dopo lo sgombero avvenuto ieri a Torrevecchia in presenza di poliziotti, blindati e ufficiali giudiziari.
“Chiediamo la regolarizzazione degli aventi diritto. Fuori chi non ha diritto alla casa popolare per redditi alti, – aggiunge Renato Rizzo, Unione Inquilini Primavalle – E ribadiamo la necessità di un uso non violento della forza pubblica”.
Ci sono stati infatti momenti di tensione con le forze dell’ordine. Diversi abitanti si trovavano davanti al camion dove venivano messe varie suppellettili della casa e qualche donna si sarebbe seduta in terra con l’obiettivo di far partire il veicolo.
Dopo una protesta pacifica i cittadini hanno dato vita a un corteo spontaneo. Blocchi stradali e secchioni della spazzatura bruciati.