La scuola pubblica ha fame di uguaglianza, di risorse, di diritti, di ascolto e non di decisioni arroganti e unilaterali adottate contro il mondo della scuola e dell’istruzione pubblica. Il 7 giugno inizierà uno sciopero della fame a staffetta.
Comunicato stampa: promosso dalle tre Assemblee cittadine genitori insegnanti sindacati studenti e studentesse, tenute nei giorni scorsi alle scuole Manzolini.
Bologna, La protesta del mondo dell’istruzione dilaga in città e nel paese.
Blocco degli scrutini, presidio multiculturale, fiaccolate, cortei di educatori e assistenti sociali, lettere aperte al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio. La protesta del mondo dell’istruzione dilaga in città e nel paese.
Il 7 giugno inizierà, a Bologna, uno sciopero della fame a staffetta, in concomitanza con il passaggio in Senato del DDL “PESSIMA scuola”, indetto da genitori, insegnanti studenti e studentesse.
E’ forse superfluo dire che lo facciamo nell’estremo tentativo di fare sentire a Roma, forte e chiara, la nostra voce, nell’estremo tentativo di chiedere lo stralcio per le assunzioni degli insegnanti aventi diritto e per fermare, al contempo, l’approvazione di una riforma della scuola che di fatto cancellerà per sempre la scuola pubblica che tutti noi abbiamo conosciuto e frequentato, quella scuola gratuita e laica che, dall’approvazione della nostra Costituzione, ha garantito uguaglianza di opportunità, libertà di insegnamento, partecipazione democratica a tutti e tutte.
Al suo posto, la riforma immagina una pluralità di scuole, diverse fra loro, differenziate, in competizione l’una con l’altra, come fossero negozi in concorrenza.
Inaccettabile !
Non resta allora che opporre i nostri corpi e la nostra creatività allo snaturamento selvaggio della più importante istituzione culturale del nostro paese, Organo Costituzionale della Repubblica, come ebbe a definirla Piero Calamandrei.
Per queste ragioni la nostra iniziativa.
Sciopero della fame a staffetta e Presidio multiculturale permanente:
dal 7 al 13 giugno con la presenza attiva di insegnanti, genitori, studenti e studentesse, artisti, educatori; molteplici le attività quotidiane: proiezioni, dibattiti, laboratori per bambini, musica, poesie, socialità e altro ancora.
A Bologna, a partire dalle ore 15 del 7 giugno 2015, sotto gli uffici dell’USR, via De Castagnoli 1, 24 ore su 24, per lo stralcio delle assunzioni e il ritiro del Ddl. La scuola pubblica è un bene comune, ogni persona che l’abbia a cuore è invitata a partecipare attivamente portando una parola, un’idea, un gesto, una nota, un fiore. Facciamo sentire a tutti quanto sia importante non rassegnarsi.
Il link dove prenotarsi per donare un poco di tempo-digiuno:
http://lipscuola.it/blog/liberare-la-scuola-dallindigesta-riforma-renzi/
in alternativa si potrà farlo sul luogo dello sciopero della fame.
Il link delle iniziative e delle attività quotidiane in via di definizione:
https://www.facebook.com/events/704665852994222/
Studenti e studentesse, insegnanti, genitori, cittadini, cittadine e chiunque abbia a cuore l’istruzione pubblica è invitato a sostenerci, ad offrire solidarietà e amicizia, collaborazione e creatività. Non lasciate sola la scuola pubblica. Non lasciatela nelle mani di chi vuole trasformarla in negozio.
In ogni caso vi aspettiamo, a braccia aperte e con il cuore in mano, in via De’ Castagnoli 1, dal 7 giugno, giorno e notte.
promosso dalle tre Assemblee cittadine genitori insegnanti sindacati studenti e studentesse tenute nei giorni scorsi alle scuole Manzolini.
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