Roma, bilancio positivo della ‘Piccola FestAmbiente’ di Città Futura

Quattro giorni dedicati alla sostenibilità, alla bellezza e alla legalità mescolate insieme ad azioni di volontariato ed eventi sportivi. È stata questa la “Piccola FestAmbiente” organizzata dal Circolo di Legambiente Città Futura.

 

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COMUNICATO STAMPA

 

Quattro giorni dedicati alla sostenibilità, alla bellezza e alla legalità mescolate insieme ad azioni di volontariato ed eventi sportivi. È stata questa la “Piccola FestAmbiente” organizzata dal Circolo di Legambiente Città Futura insieme all’Acsd Casilino 23 nel V Municipio di Roma dal 11 al 14 giugno. Da ricordare l’evento di Venerdì 12, una grande festa organizzata presso Fusolab 2.0 in via della Bella Villa per festeggiare i 20anni e più del Circolo.

 

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E’ stata un’occasione per parlare di ambiente, ma anche di legalità con amministratori, imprenditori, giornalisti, cittadini coraggiosi provenienti dalla famigerata Terra dei Fuochi dove stanno lavorando per far emergere le eccellenze e la bellezza di quella terra per riscattare un’intera popolazione dal giogo della camorra. Erano presenti Renato Natale, sindaco di Casal di Principe; Raffaele Sardo, autore del libro “Don Peppe Diana. Un martire in terra di camorra”; Francesco Pascale, assessore del Comune di Succivo (Caserta); Antonio Pergolizzi, responsabile Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente; Paolo Masini, assessore del Comune di Roma; Stefano Veglianti, vicepresidente Municipio V di Roma; Ferdinando Secchi, responsabile Libera di Roma; Stefano Ciafani, vicepresidente Legambiente; Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio. Ha coordinato l’incontro il giornalista Raffaele Lupoli. Gli ospiti campani ci hanno spiegato che non dobbiamo sottovalutare il fenomeno di Mafia Capitale e attivare tutti gli anticorpi necessari e cioè l’alleanza tra le istituzioni, associazioni e cittadini per far emergere la bellezza delle azioni e quello delle persone. Peccato che all’incontro siano mancate le tante associazioni di quartiere che erano state invitate ma anche, e soprattutto, l’istituzione locale. Il Municipio era presente con il solo vicepresidente Veglianti: quando questi argomenti sono all’ordine del giorno nessuno dovrebbe sentirsi escluso dal dibattito e dalle responsabilità!

 

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“Questo paese non produce più nuova bellezza, se non per qualche oggetto isolato. Le periferie, il consumo di suolo, l’abusivismo, l’emarginazione dei giovani, l’individualismo esasperato, i tagli alla cultura e alla scuola sono tutti fenomeni che rubano bellezza al nostro paese”, dichiara Luciano Ventura, responsabile formazione di Legambiente, nonché ideatore e promotore della Festa. “Proprio la bellezza, invece, può essere la chiave per rivedere politiche che interessano fortemente il territorio e concorrono in maniera rilevante a definirne caratteri e qualità. Nella nostra idea di bellezza l’attività antropica, il ruolo delle comunità e degli individui, è centrale. L’intento della proposta che avanziamo è di innescare nei territori processi di trasformazione che puntino a rendere più belle, moderne e vivibili i nostri quartieri, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo e a muovere la creatività. La sfida, insomma, è invertire la tendenza, promuovendo un modello di sviluppo alternativo a quello che ha distrutto la bellezza naturale senza produrne di nuova”.

 

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E’ con questa filosofia che abbiamo affrontato le giornate di volontariato ambientale dell’11 e 13 giugno. La prima dell’11 giugno insieme a 25 lavoratori di Aon con una parziale pulizia di ambedue le parti del parco archeologico di Villa Gordiani e contribuendo a sistemare l’orto didattico che il Circolo ha allestito sopra la galleria Av in via Tolmezzo. Per quanto riguarda la parte di Villa Gordiani delimitata dalla via Prenestina angolo via Olevano Romano, diverse persone che abbiamo incontrato, oltre che a farci i complimenti per l’iniziativa, ci hanno segnalato che il parco è oggetto di fenomeni di prostituzione anche in pieno giorno (noi abbiamo trovato decine di bustine e profilattici). Questa parte di parco risulta molto degradato e abbandonato dalla manutenzione e perciò poco usufruibile. Un vero peccato mortale.

Sabato 13 insieme alla Associazione culturale Islamica in Italia abbiamo riportato alla luce circa 100 metri dell’Acquedotto Alessandrino a Centocelle. Sono stati raccolti un centinaio e più di sacchi di sporcizia varia e si è provveduto al taglio dell’erba e degli infestanti che lo assediavano. Oggi, grazie all’azione di volontariato, è tornato alla luce una parte del manufatto dove scorreva l’acqua. Purtroppo si tratta di una goccia in un mare di degrado: l’acquedotto è utilizzato come una discarica. Le infestanti non ne permettono la visone, insomma neanche uno spartitraffico di una autostrada è così maltratto. Ma noi e la Comunità islamica della Moschea di Centocelle siamo orgogliosi per aver sfidato il caldo e quei cento metri bonificati sono un punto di partenza. Sono stati apposti anche cartelli scritti in lingua italiana e araba per informare i cittadini. In tempi dove il diverso da noi è visto come un nemico della nostra società, in tempi dove l’Isis abbatte alcuni siti dell’Unesco, riteniamo che quello che è avvenuto sabato mattina a Centocelle, sia un passo importante perché la Comunità islamica si è fatta parte diligente di intervenire a risanare una situazione di profondo degrado di un nostro sito archeologico, che in qualsiasi parte del mondo sarebbe fruibile e fonte di reddito, mentre qui lo lasciamo andare nel profondo degrado.

 

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Crediamo che la giornata del 13 rappresenti un messaggio importante perché si sono messe in contatto, conoscenze, culture e modi di pensare diversi verso uno spirito di reciproco rispetto e convivenza.
Infine la parte sportiva, la due giorni del XIII Torneo Roma Est – Beniamino Scarinci, ormai storica manifestazione cestistica per ragazzi che ha visto cimentarsi, sabato 13 e domenica 14 giugno, sul play-ground polivalente di via Oberdan Petrini, 6 squadre. La manifestazione organizzata dall’Acsd Casilino 23 è un’ulteriore conferma di come “l’associazionismo possa rendere bello e fruibile uno spazio pubblico per far praticare una sana disciplina sportiva, creare momenti di incontro, di scambio e integrazione” queste le parole del Presidente dell’Acsd Casilino 23, Luca Filippello.

L’appuntamento è per la prossima edizione di questa Piccola FestAmbiente in questa parte di Roma che ha bisogno come il pane di sane pratiche di volontariato volte al bello e alla legalità.

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