Maorte bracciante a Bari, ‘sfruttamento e attacco diritti lavoratori’

“Con la morte in Puglia dell’ennesimo bracciante, che lascia una moglie e quattro figli, siamo al terzo lavoratore che perde la vita in un contesto di sfruttamento estremo e di omertà”.


COMUNICATO STAMPA

 

MORTE BRACCIANTE BARI: USB, CONDIZIONI DI SFRUTTAMENTO CHE VANNO DI PARI PASSO CON ATTACCO AI DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI


“Con la morte in Puglia dell’ennesimo bracciante, che lascia una moglie e quattro figli, siamo al terzo lavoratore che perde la vita in un contesto di sfruttamento estremo e di omertà”, denuncia Aboubakar Soumahoro, dell’Esecutivo Nazionale USB.

“Se pure emergesse che il lavoratore aveva un contratto regolare, la condizione generale nel quale oggi sono impiegati i braccianti è da considerare medioevale sotto ogni profilo – attacca il sindacalista – dal punto di vista dei diritti, della dignità persona nonché del lavoro”.

“Queste morti vanno di pari passo con l’aggressione e l’attacco in corso ai danni dei diritti di tutti i lavoratori, in particolare in un settore dove la mancanza di tutela la fa da padrone. Per questo l’USB, in collaborazione con la Chiesa Evangelica Metodista, ha aperto uno ‘Sportello Migranti’ a Venosa, in provincia di Potenza, in modo da poter esser un riferimento per tutti coloro che vedono negati i loro diritti fondamentali. Andremo avanti con questo impegno, coinvolgendo tutte le altre regioni italiane”, conclude Soumahoro.

Roma, 6 agosto 2015

Ufficio Stampa USB

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