Rifiuti Roma, ‘non sia rallentata raccolta porta a porta’

In questi giorni, nella gestione dei rifiuti a Roma, viene messa in dubbio dai sindacati la bontà della diffusione in tutta la città del porta a porta, colpevole a loro detta di risucchiare risorse e dirottare operatori ecologici altrimenti impiegati nello spazzamento stradale.

 

Gestione Rifiuti a Roma. Legambiente contro la richiesta dei sindacati di rallentare sul porta a porta.
“Basta diktat sindacali e il comune di Roma non sia miope a seguirli. Non si può bloccare la diffusione del porta a porta, che deve essere esteso entro l’anno a tutti i municipi”
 
In questi giorni di metà agosto, nella gestione dei rifiuti a Roma, viene messa in dubbio dai sindacati la bontà della diffusione in tutta la città del porta a porta, colpevole a loro detta di risucchiare risorse e dirottare operatori ecologici altrimenti impiegati nello spazzamento stradale. Legambiente non ci sta e chiede al comune di andare avanti nella diffusione del porta a porta e nel raggiungimento degli obbiettivi prefissati, come il superamento del 50% di raccolta differenziata entro fine 2015. 
“Basta diktat sindacali e il comune di Roma non sia miope a seguirli – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – questa città ha bisogno di diventare una capitale moderna, a misura d’uomo e di bambino, pulita e bella e tutto ciò passa anche da una gestione corretta del ciclo dei rifiuti. Oggi è inaccettabile che un sindacato come la CGIL chieda di rallentare sulla differenziata porta a porta perché, oltre a individuare e costruire gli impianti di gestione, la diffusione su tutto il territorio del porta a porta è l’unico metodo per diminuire veramente lo smaltimento in discarica e l’uso di inceneritori e togliere i cassonetti dalla strada aumenterebbe in maniera decisa il decoro urbano sulle strade evitando cumuli di rifiuti. Siamo in ritardo di anni a Roma con il raggiungimento degli obiettivi di legge sulla differenziata e con la raccolta della sporcizia in strada, non possiamo quindi permetterci di rallentare con il porta a porta; sbaglia completamente chi pensa di poter migliorare il decoro rallentando la differenziata, è esattamente il contrario ciò che serve.
Entro fine anno il Comune di Roma deve estendere in tutti i municipi il porta a porta e a fine 2015 raggiungere e superare il 50% di differenziata proprio come da mesi afferma, questi devono essere gli obbiettivi veri e vanno perseguiti seriamente per una città ‘rifiuti free’ nei prossimi anni. Se per farlo c’è bisogno di più operatori, vengano individuati i metodi per razionalizzare ed ottimizzare il servizio portando più personale in strada; perchè se è vero che Ama, soprattutto nel medioevo della parentopoli di Alemanno, è stata vittima di scorribande e illegalità, la pesante eredità di inefficienza è superabile solo attraverso questi interventi.
Avanti tutta con raccolta differenziata – conclude Scacchi – e i sindacati si facciano carico di partecipare al rilancio della città proprio spingendo su questi temi e non partecipando alla paralisi, difendendo i diritti dei lavoratori, sapendo però che questi sono anche cittadini e che il bene comune viene prima per tutto”.
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