Roma, supermercato Lidl: dichiarazioni false istruttoria, ‘licenza va revocata’

Il SUAP-Dipartimento Attività Produttive del Comune di Roma ha fornito finalmente il documento chiave su uno dei 4 punti controversi della licenza lidl: la dichiarazione sulla dismissione degli edifici.

 

NELL’ISTRUTTORIA LIDL CI SONO DICHIARAZIONI FALSE: LA LICENZA VA REVOCATA, IL CANTIERE DEVE FERMARSI. TRONCA E GABRIELLI DEVONO INTERVENIRE
Venerdì 27 Novembre 2015 14:34
 

Il SUAP-Dipartimento Attività Produttive del Comune di Roma ha fornito finalmente il documento chiave su uno dei 4 punti controversi della licenza lidl: la dichiarazione sulla dismissione degli edifici.

Questo documento avrebbe dovuto attestare che gli edifici da demolire erano stati dismessi e inutilizzati dal 30/09/2010 attraverso una dichiarazione puntuale, richiesta dalla Regione Lazio nella nota del 23.12.2014 come condizione necessaria per il rilascio della licenza. Situazione impossibile da attestare senza dichiarare il falso considerando che le attività artigianali all’interno degli edifici sono proseguite ben oltre la scadenza imposta dalla normativa e richiesta dalla Regione Lazio.

Invece il SUAP ha concluso l’istruttoria utilizzando una dichiarazione generica datata oltre due mesi prima la richiesta della Regione Lazio e il Dipartimento Progettazione e Attuazione Urbanistica nella conferenza dei servizi del 14.1.2015 ha completamente omesso di citare la richiesta della Regione e non ha fatto i controlli su quanto dichiarato.

Questa dichiarazione, di cui siamo entrati in possesso dopo 3 mesi dalla richiesta per l’opposizione di proprietari e costruttori, in riferimento alla condizione che gli edifici presenti nell’area e oggetto dell’intervento fossero dismessi e non utilizzati dalla data del 30/9/2010 dice il falso.

Questa e’ solo una delle tante irregolarità del supermercato lidl in Via dell’Acqua Bullicante. Tra queste la questione del mancato rispetto del vincolo paesaggistico del D.M. 21.10.1995, le date delle sanatorie degli edifici e il cambio di destinazione d’uso da residenziale a commerciale.

Dopo 6 mesi in cui realtà sociali, abitanti e associazioni ambientaliste, costituiti nel Coordinamento No Cemento a Roma Est, denunciano le irregolarità della concessione e i danni che si stanno arrecando alla collettività, all’ambiente e al patrimonio paesaggistico di questo territorio, è arrivato il momento di fermare definitivamente il cantiere.

Commissario Tronca, Prefetto Gabrielli intervenite per sospendere i lavori, revocare la licenza, interrompere questo nuovo scempio che devasta la città di Roma.

LA LICENZA VA REVOCATA, IL CANTIERE SI DEVE FERMARE FERMIAMO L’ENNESIMA COLATA DI CEMENTO NEL COMPRENSORIO CASILINO

Coordinamento No Cemento a Roma Est

Contatti: nocementoromaest@gmail.com

DOSSIER LIDL

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