Aeroporto Fiumicino, ‘che fine ha fatto messa in sicurezza del T3?’

“A sorpresa il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, annuncia per il  2016 l’avvio dei lavori di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, con lavori paragonabili a quelli che portarono alla nascita del Leonardo Da Vinci”.

 

COMUNICATO STAMPA

 

AEROPORTO FIUMICINO:  CIOLELLA (USB), DELRIO ANNUNCIA AMPLIAMENTO. MA CHE FINE HA FATTO LA MESSA IN SICUREZZA DEL T3?

“A sorpresa il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, annuncia per il  2016 l’avvio dei lavori di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, con lavori paragonabili a quelli che portarono alla nascita del Leonardo Da Vinci, quando è dimostrato che basterebbe investire sull’attuale struttura per raggiungere i 70 milioni di passeggeri”, osserva Susi Ciolella, dell’Esecutivo provinciale confederale USB.

Prosegue Ciolella: “Invece di fare proclami su un ampliamento che avrebbe un impatto devastante sul territorio circostante l’aeroporto, come da noi in più occasioni denunciato, Delrio dovrebbe chiarire a che punto sono i lavori di messa in sicurezza, richiesti dalla Procura di Civitavecchia  a seguito dall’ incendio del 7 maggio scorso, e soprattutto spiegare perché i dati sulla salubrità dell’aria del Terminal 3  non sono più stati più resi noti, anche con la bonifica dell’area rossa in atto”.

“Sono centinaia i lavoratori che in questi mesi hanno continuato ad accusare malori ed alcuni continuano ad avere problemi di salute importanti – denuncia la sindacalista – ma su questo c’è un silenzio assordante da parte delle istituzioni”.

 “I lavori di ampliamento del Da Vinci vengono giustificati con l’aumento del traffico aeroportuale, da cui deriverebbe maggiore occupazione. Tuttavia – sottolinea Ciolella – sarebbe necessario capire perché, sebbene in questi anni il numero di passeggeri sia stato in continua espansione, a ciò non è corrisposto un aumento dell’occupazione, che peraltro continua ad essere sempre più precarizzata e low cost”.

Conclude la rappresentante USB: “Al  di là dei grandi annunci ad effetto sulla ripresa del Paese, di cui l’ampliamento dell’aeroporto sarebbe un ulteriore segnale, ci piacerebbe che Fiumicino, proprio in quanto sito industriale più produttivo del centro-sud, venisse considerato un bene comune e che gli interventi pubblici non fossero solo nell’interesse di pochi ma per garantire realmente, sicurezza, salute  e  occupazione”.

Roma, 8 gennaio 2016

 

Ufficio Stampa USB

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