“Tornare a Lesbo”

Mentre la Svezia espelle migliaia di migranti e la Danimarca sequestra soldi e oggetti preziosi per «coprire la spese» della loro permanenza, apprendiamo notizie di naufragi sulle coste dell’Egeo, dove i bambini sono le prime vittime.

 

 

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Spacciatori di idee e speranza [Marco Onorati]

“Presente! Ho inviato bonifico da 50 euro. Con impegno a confermarlo ogni anno (magari con qualche extra), finché morte non ci separi. Siete come lo spacciatore di lenti di Fabrizio De Andrè ma voi spacciate anche storie, idee, speranze”

TORNARE A LESBO
Quasi ogni giorno, mentre la Svezia espelle migliaia di migranti e la Danimarca sequestra soldi e oggetti preziosi per «coprire la spese» della loro permanenza, apprendiamo notizie di naufragi sulle coste dell’Egeo, dove i bambini sono le prime vittime. A nulla è servita la tragedia del piccolo Aylan e solo retorica è stata la breve fiammata di indignazione internazionale. La risposta reale è stata un’altra. Ovvero ancora meno aiuti per sostenere la risposta umanitaria alla crisi siriana e a quella irachena. Molte più armi per continuare un conflitto contro Daesh che sembra assomigliare sempre più a quello afghano, per durata e per resistenza dell’avversario. Se p ersone, anche con più di ottant’anni, scappano da Siria, Iraq e Afghanistan, allora significa che non c’è molta speranza. Per questo i volontari di Un ponte per… si preparano a tornare a Lesbo per accogliere chi fugge dalle guerre
DOMENICO CHIRICO

DAESH, L’INFELICITÀ, LA QUESTIONE D’ORIENTE
Il totalitarismo salafita-jihadista, come ideologia e come proposta politica, fonda la propria sfida egemonica nel mondo arabo-islamico su una radicale ma modernissima rottura culturale con la metropoli coloniale e su una rottura politica con tutte le correnti che l’hanno preceduta. Daesh non è che l’ultima manifestazione di una corrente politica che trae linfa dal modo con cui quella che le potenze europee definirono “la Questione d’Oriente” fu chiusa dalle loro politiche coloniali: nella sua follia totalitaria Daesh dà una risposta alla “infelicità araba”. La guerra di Daesh è essenzialmente una guerra di potere dentro il mondo a maggioranza islamica, e l&rsquo ;affermarsi di una proposta politica alternativa non può che darsi dall’interno di quel mondo ma il cosiddetto Occidente potrebbe provare a favorirne l’emergere
FABIO ALBERTI

LA FAMIGLIA È DIVERSA IN OGNI ANGOLO DELLA TERRA
“Gentile Signor Bagnasco, lei dice che “la famiglia è un fatto antropologico, non ideologico” e io la boccio… La famiglia è diversa in ogni angolo della terra rotonda (a proposito… la terra è rotonda, è d’accordo?)…”
ASCANIO CELESTINI

COSA SIGNIFICA FAMIGLIA TRADIZIONALE?
L’allocuzione “famiglia tradizionale” è un ossimoro, dato che le tradizioni raccontano di modelli molto variegati di famiglie. Il concetto di famiglia ha più a che fare con la cultura che con la natura
ANNA FOGGIA GALLUCCI

FAMIGLIA, MENZOGNE E MISTIFICAZIONI ERNESTO BALDUCCI

LA TAGLIA UNICA NON FUNZIONA
«Ma certo, è ovvio. Anche i miei genitori, quando gli hanno detto: “Signori, è una bambina” hanno preparato il tutù e le scarpine di vernice. Poi hanno dovuto fare i conti con la realtà – scrive Manuela Salvi, scrittrice – La realtà era una bambina che giocava con il registratore di cassa finto, contestava l’uso della forchetta come convenzione arbitraria, e che al saggio di danza classica ha cercato di scaraventare una compagna giù dal palco. Allora si sono riorganizzati. Hanno buttato nel cestino i fiocchi rosa, lo scettro da principessa e tutto l’armamentario, e si sono messi a… SEGUE QUI

LA TUNISIA DEL 2011 E QUELLA DI OGGI
Le cause e la diffusione della rivolta che nei giorni scorsi ha incendiato prima Kasserine e poi altre regioni sembrano riportarci all’inizio del 2011. Si ha la quasi vertiginosa impressione di tornare al passato. E invece no. La più importante differenza è che la disoccupazione, l’inflazione, l’emarginazione e la corruzione sono ancora aumentate. Mentre i conflitti politici concentravano l’attenzione sul quadro istituzionale, la metà della Tunisia – esattamente quella che ha fatto la rivoluzione cinque anni fa – si sentiva messa fuori gioco. La lotta puramente politica ha schermato le disuguaglianze economiche e il malessere cronico delle regioni interne. La maggior parte delle 4.288 proteste sociali del 2 015 ha lì il suo epicentro, così come molti dei seimila giovani tunisini arruolatisi nello Stato islamico in Siria provengono da quell’asse geografico. Ora mezzo paese prova una crescente nostalgia per la sicurezza e la dittatura. L’altra metà, povera, giovane, rabbiosa e umiliata ma disorganizzata, si sente tanto poco rappresentata e ascoltata dalle vecchie istituzioni democratiche quanto lo era sotto Ben Ali. I rischi di svolte verso direzioni rovinose sono evidenti
SANTIAGO ALBA RICO

KASSERINE. TORNA LA RIVOLTA S.A.R.

DONNE IN MARE PER ROMPERE L’ASSEDIO
La Freedom Flotilla Coalition lancia il progetto “Women’s Boat to Gaza”: un’imbarcazione, guidata da un equipaggio femminile, cercherà di raggiungere la Striscia. Mentre un rapporto dell’Onu avverte che, se non si troverà un rimedio, entro cinque anni Gaza diventerà inabitabile, un’iniziativa per sottolineare la centralità delle donne nella lotta dei palestinesi. Intervista a Wendy Goldsmith della Freedom Flotilla Coalition
GIOVANNI VIGNA

POLITICA E VITA. ROVESCIAMO LA PROSPETTIVA
E se la smettessimo di inseguire il potere? “Non basta tenersi informati e informate sulla politica nazionale e internazionale o partecipare a convegni, scioperi, riunioni, cortei… – scrive Donatella Donati – Certo, il terreno strettamente politico è importante e non va trascurato… Ma è nel fare una passeggiata o una torta di mele, nel rileggere i romanzi più amati, o nel cercare qualcuno o qualcuna per una chiacchierata o per mangiare insieme… che possiamo esprimere e incontrare qualche forma di eros… “. Abbiamo bisogno di un rovesciamento di prospettiva, di spostare il centro della politica dentro la nostra vita. Abbiamo bisogno di cercare insieme nuove forme di lotta e di e ros, per vivere una politica calda, legata alla vita di ogni giorno, a ciò che dipende da noi. Abbiamo bisogno dai dare più valore alle relazioni, alle singole ore delle nostre giornate, alle mille piccole cose che possiamo fare o non fare
DONATELLA DONATI

LOTTARE PER RIPRENDERSI LA POLITICA GUSTAVO ESTEVA

ADHS, UNA MALATTIA FITTIZIA
Lo psichiatra statunitense Leon Eisenberg, il padre scientifico dell’Adhd (acronimo inglese di Attention Deficit Hyperactivity Disorder, Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività), nella sua ultima intervista a Der Spiegel (2011) ha detto: “L’Adhd è un ottimo esempio di malattia fittizia”, dunque inventata. ciononostante la “malattia” continua a infestare i manuali diagnostici e statistici. Solo in Germania, l’uso di farmaci per curare il deficit di attenzione è passato da 34 kg (nel 1993) a 1.760 kg (nel 2011). Negli Usa l’incidenza (crescente) è dell’8,4 per cento (ben 5,3 milioni di diagnosi). Insomma, “i bambini che non stanno tranquilli mentre la maestra spiega (mag ari cose inutili, noiose, incomprensibili…), che disturbano il compagno di banco (forse per consentire alla propria residua vitalità, mortificata dall’esercizio scolastico più pedestre, di sopravvivere nelle forme di una socialità «clandestina») diventano piccoli ammalati – scrive Maurizio Parodi -, «da curare»: una pillola ogni due-tre ore e l’alunno sta tranquillo, al suo posto”. La malattia dunque è inventata, ma gli interessi economici sono veri. E i danni per la salute anche mentale di bambini e ragazzi maledettamente reali
MAURIZIO PARODI

DOPPIA CORSIA CICLABILE POPOLARE
Un’oretta di lavoro collettivo, pochi euro: a Roma la ciclabile la fanno i cittadini. Qualche messaggio per chi amministra la città? No
ROTAFIXA

BANCHE IMPOPOLARI D’ITALIA
Lo ha detto pochi giorni fa il nostro presidente del consiglio: il sistema bancario italiano è solido e sicuro, migliore di quello tedesco. E ha aggiunto che la strada intrapresa è quella giusta: ottenere un panorama fatto di poche banche grandi. Via insomma quei piccoli istituti che lavoravano localmente, fatti di relazioni con il tessuto produttivo del territorio e contiguità con i cittadini risparmiatori, meglio pochi azionisti grandi, prodotti standardizzati e poche regole. La riforma delle Banche popolari va in quella direzione
MAG ROMA

FERMATE QUELLE BOMBE
Rete Italiana per il Disarmo ha presentato un esposto in diverse Procure d’Italia per chiedere di indagare sulle spedizioni di bombe dall’Italia all’Arabia Saudita. La notizia di possibile reato, su cui si focalizza il documento presentato a Roma, Brescia ed altre città italiane, è relativa alla violazione dell’articolo 1 della legge 185/90 che vieta l’esportazione di armamenti verso Paesi in stato di conflitto armato e che violano i diritti umani. Insomma, spedire bombe dall’Italia all’Arabia Saudita non è solo vergognoso, è reato
RETE DISARMO

L’ARABIA SAUDITA, UN ISIS CHE CE L’HA FATTA KAMEL DAOUD

MORATORIA GIUBILARE PER GLI SPAZI SOCIALI
L’altra faccia di Mafia Capitale. Una moratoria giubilare per cancellare i debiti degli spazi sociali e della città di Roma imposti per via amministrativa o poliziesca. E una “carta di Roma” che, sull’esempio del regolamento sugli usi civici approvato dal Comune di Napoli per l’Asilo Filangieri, stabilisca una cornice giuridica di garanzie che tuteli e sviluppi l’autogestione (di cui Roma è tradizionalmente ricca), il mutualismo e le produzioni indipendenti come beni comuni. Intanto, ricominciano gli sgomberi nella Roma commissariata (oggi sgomberata villa Lauricella: otto nuclei familiari sbattuti in strada; domani a rischio l’occupazione di via Prenestina 1391, 120 famiglie…) ROBERTO CICCARELLI

 

ONERI DI URBANIZZAZIONE, ECCO COSA È CAMBIATO
“In dicembre scadeva l’ennesima proroga e ci attendevamo un decreto che andasse, finalmente, ad annullare la possibilità di destinare le somme versate da chi realizza un intervento edilizio per sostenere la spesa corrente delle magre casse comunali, anzichè essere correttamente riservate alle sole effettive opere di urbanizzazione – scrive Alessandro Mortarino, tra i promotori del Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio e del Forum nazionale Salviamo il Paesaggio – Ma il governo ci ha regalato una bizzarra polpetta avvelenata…”
ALESSANDRO MORTARINO

SALDI PER GLI IMMOBILI PUBBLICI
Parte la svendita del patrimonio immobiliare pubblico tramite i nuovi vertici della Cassa depositi e prestiti. Senza patrimonio un popolo perde la sovranità: allo scellerato disegno del governo è ora di opporre un progetto di pari sistematicità che metta al centro dell’agenda politica la difesa dei beni di tutti
PAOLO BERDINI

POSSIAMO RIBELLARCI SOLO FACENDO
“Piaccia o meno tutto ciò che ci circonda dipende da noi. L’unica alternativa che abbiamo è fare… Non possiamo sapere se faremo in tempo o se sarà sufficiente, ma almeno potremo affermare di averci provato…”
UNA LETTERA

VIE DI FUGA
Per non finire seppelliti sotto le macerie del progetto capitalistico di decrescita-sviluppo-progresso è possibile seguire le vie di fuga tracciate da gruppi e movimenti di donne e uomini che in ogni parte del mondo sperimentano forme di vita sociale alternative. Reti solidali e cooperanti, relazioni di auto-mutuo-aiuto, scambi non mercantili, lotta allo spreco e al consumo del suolo, ritorno alla terra, all’autoproduzione, all’autogestione dei beni comunitari…
PAOLO CACCIARI

 

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