Beni culturali, pretestuosi attacchi contro lavoratori e sindacati

“Ogni occasione è buona per sparare, ad alzo zero, contro i lavoratori e i loro rappresentanti, organizzazioni sindacali e RSU, e contro i fatti e la verità, ripetendo le scene surreali già avvenute non molto tempo fa a proposito dell’assemblea al Colosseo”.

 

COMUNICATO STAMPA

BENI CULTURALI: USB,  DA ROMA A CASERTA CONTINUANO PRETESTUOSI E VIOLENTI ATTACCHI CONTRO LAVORATORI, SINDACATI E GESTIONE PUBBLICA

 

“Ci risiamo”, dichiara Domenico Blasi, dell’USB P.I. Beni Culturali, “Ogni occasione è buona per sparare, ad alzo zero, contro i lavoratori e i loro rappresentanti, organizzazioni sindacali e RSU, e contro i fatti e la verità,  ripetendo le scene surreali già avvenute non molto tempo fa a proposito dell’assemblea al Colosseo”.

Prosegue Blasi: “L’unico scopo delle vere e proprie sceneggiate sui Beni Culturali messe in piedi da Presidente del Consiglio, Ministro, alti vertici del Ministero, ora in armonia con i massimi rappresentati di un sindacato che blatera senza sapere di che cosa si sta parlando, è sempre e solo quello di fare una gran confusione in cui, grazie a una informazione prona e succube, che neppure fa la fatica di verificare e controllare le informazioni che poi strombazza con grande evidenza, si possa nascondere l’ennesimo e gratuito attacco alle rappresentanze sindacali, ai lavoratori, ai loro diritti ed alla gestione pubblica dei beni culturali in Italia”.

“Ma come al solito si parte dalla mistificazione e dalla confusione per confezionare un bersaglio pronto per essere esposto alla gogna mediatica – sottolinea il rappresentante USB  –  quei sindacalisti e lavoratori fannulloni, che si lamentano di un direttore della Reggia di Caserta che “lavorerebbe troppo”. Peccato che nessuno abbia esaminato realmente quanto i sindacalisti e i rappresentanti dei lavoratori della Reggia abbiano realmente scritto”.

“Il punto in questione è l’ultimo, e neppure il più importante, di una serie di segnalazioni che Renzi e compagnia cantante si guardano bene dal citare, e che vogliamo qui ricordare. Il direttore della Reggia di Caserta – spiega il sindacalista – disattende le norme vigenti in materia di tutela e sicurezza del sito culturale, che prescrivono l’apertura degli spazi museali in rapporto al personale in servizio; il direttore voleva spostare parte del personale di vigilanza, quello che assicura l’apertura del museo, negli uffici per fargli svolgere mansioni amministrative. E non interessa a nessuno che così facendo si sguarnisce ancora di più l’organico del personale impegnato nella vigilanza attiva delle sale, riducendo la sicurezza e la stessa fruizione del Museo? Inoltre l’organizzazione degli eventi negli spazi del Museo della Reggia di Caserta avviene disattendendo le procedure previste dalla legge e dagli accordi firmati in materia. Infine l’Amministrazione concede tali spazi a terzi a titolo gratuito, distraendo il personale dalle funzioni istituzionali, tutela e fruizione del Museo”.

“Non ci sembra un caso che tali indecenti e pretestuosi attacchi si siano concentrati su due luoghi, la Reggia e il Colosseo, che costituiscono un vero e proprio ‘oggetto del desiderio’ da parte degli operatori privati, perché si presterebbero a garantire incassi milionari ai chi dovesse assumerne la completa gestione”, conclude Blasi.

 

Roma, 5 marzo 2016

 

Ufficio Stampa USB

 


 

 

COMUNICATO STAMPA

 

BENI CULTURALI: USB P.I., SOSTEGNO ALLE DENUNCE DEI LAVORATORI E DELEGATI DELLA REGGIA CASERTA

Contro di loro enorme montatura come per il Colosseo

 

“Il Direttore permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza. Tale comportamento mette a rischio l’intera struttura museale”: questa l’affermazione contenuta nel comunicato intersindacale dei lavoratori della Reggia di Caserta, che ha scatenato il putiferio contro il lavoratori e le rappresentanze sindacali.

È evidente la strumentalizzazione di chi ha gridato allo scandalo, strumentalizzazione sempre finalizzata a puntare il dito su lavoratori e sindacati, sempre pronta a contrapporre chi lavora poco e chi invece lavora “tanto” per il bene della collettività.  Poco importa se questo “lavorare tanto”   non produca risultati tangibili, o se, viceversa, produca solo  problemi di vigilanza, sicurezza e funzionalità nell’intera struttura, come hanno segnalato  i sindacati della Reggia.

Ci saremmo aspettati una seria verifica della denuncia fatta nell’interesse di uno dei più importanti siti artistici e culturali del nostro Paese. Invece ecco un’enorme montatura mediatica, che fa il paio con quella messa in atto nei confronti dell’assemblea del Colosseo di qualche mese fa.

Continuiamo a prendere atto che pur di far apparire necessario agli occhi dell’opinione pubblica il processo di privatizzazione che investe anche il settore dei Beni Culturali ed Artistici, non si prendano neanche in considerazione le denunce di chi quotidianamente in quei siti opera,  tra le mille difficoltà  non risolte neanche da un Direttore che lavora fino a notte tarda.

L’USB Pubblico Impiego, invece, queste denunce le ascolta e le fa proprie, invitando tutte le nostre strutture sindacali a continuare su questa strada e a non lasciarsi intimorire dal clamore mediatico. I fatti ci danno ragione.

 

Roma, 7 marzo 2016

Ufficio Stampa USB

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