“Andiamo in massa a votare Sì”

Alcuni studi sui lavoratori delle piattaforme petrolifere rilevano una maggiore incidenza di tutti i tumori: più 17 per cento, soprattutto tra le donne. Sono enormi i rischi a cui le acque inquinate espongono ovunque lavoratori e residenti.


NEWSLETTER DI COMUNE

FACCIAMO COMUNE INSIEME
RACCONTARE IL MONDO OGNI GIORNO PER NON ABITUARSI AL DOMINIO

POSSIAMO COSTRUIRLI NOI QUEI CAMBIAMENTI (DONATELLA DONATI)
«…“È insensato continuare a chiedere ai potenti di fare il contrario di quel che fanno, è assurdo aspettarsi da loro i cambiamenti alla profondità necessaria. Possiamo invece costruirli noi, quei cambiamenti, ma dobbiamo imparare ad ascoltare e ad ascoltarci… Noi pensiamo che sia importante anche cominciare a raccontarli, i cambiamenti”… Vi auguro buon lavoro e tanta immaginazione»

ANDIAMO IN MASSA A VOTARE SÌ
Alcuni studi sui lavoratori delle piattaforme petrolifere rilevano una maggiore incidenza di tutti i tumori: più 17 per cento, soprattutto tra le donne. Sono enormi i rischi a cui le acque inquinate espongono ovunque lavoratori e residenti: basterebbe conoscere quei dati per decidere di andare domenica 17 aprile in massa a votare e a votare Sì! Un intervento di Patrizia Gentilini (oncoematologo a Forlì, è impegnata nel Comitato scientifico Isde e in Medicina democratica). Foto: Spoleto, Giulianova e Trani
PATRIZIA GENTILINI

VOGLIA DI AUTOGOVERNARSI
Il capitale globalizzato richiede precarietà e mercificazione. Per questo “la democrazia 2.0 si fonda sulla passività dei cittadini – scrive Matteo Saudino, insegnante di filosofia -, progressivamente trasformati in consumatori, telespettatori, concorrenti, comparse e ospiti… Ogni dimensione collettiva deve sparire, in quanto ostacolo alla realizzazione dell’immenso supermercato terrestre… In questa prospettiva i referendum popolari sono un ostacolo… Ecco perché le classi dirigenti ci invitano a non votare su questoni centrali per le nostre vite… La cura contro le vuote post democrazie servili passa per un’iniezione vigorosa di partecipazione e di voglia di autogovernarsi in tutti i campi e settori e il refer endum di domenica prossima è un’occasione da non perdere… “
MATTEO SAUDINO
 

TUTTI I MOTIVI PER NON TRIVELLARE M.R.D.

IL POTERE INQUINATO PIPPO ONUFRIO

L’OSSESSIONE DELLE TRIVELLE ANTONIO TRICARICO

7 MAGGIO
Fermare il Ttip. Il 7 maggio tutti a Roma contro le liberalizzazioni selvaggia di servizi essenziali, sicurezza alimentare e sociale, l’abbattimento delle regole di protezione ambientale contenute nel nuovo trattato commerciale tra Usa e Ue
MONICA DI SISTO

ALAIN GOUSSOT, ICONE DI PRESENZA DI UN AMICO
“Sicuramente Alain, l’avrebbe considerata e ammirata questa foto… – collegamento tra due frazioni della provincia di Modena (1959), utilizzato per raggiungere la scuola – La presenza di Alain [ora] consiste nel tenere la corda tesa e aver cura di non allentarla e neppure spezzarla…”. La passione educativa e per lo studio, quella per l’intercultura e quella per la Resistenza, l’amicizia importante con Pietro Barcellona, l’amore per la prospettiva rivoluzionaria di Tolstoj, Dostoevskij, Gramsci… Un ricordo bellissimo di Alain Goussot, scomparso il 26 marzo, scritto da Dimitris Argiropoulos, docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna. Ha scrit to Goussot: “Più forte di tutte le strutture e di tutti i fatalismi c’è l’anima dell’uomo e il suo potere d’immaginazione, la sua capacità di sognare e di continuare a fare vivere lo spirito d’utopia, quello spirito che sorprende sempre i governanti e i potenti… L’epoca del cinismo pragmatico è il mondo morto dei morti vivi che tentano di addormentarci, sta a noi ascoltare dentro di noi e tra di noi lo spirito d’utopia e farlo vivere in ogni momento!…”
DIMITRIS ARGIROPOULOS

IL VOSTRO MAESTRO È UN DOP
«Al corso di formazione obbligatorio per noi insegnanti neo immessi in ruolo, mi hanno definito “Dop”, soggetto con un disturbo oppositivo provocatorio… Mi sono permesso di spiegare – scrive Alex Corlazzoli, maestro – che da quelle lezioni non avevo imparato nulla… A loro, cari allievi, non interessa se il vostro maestro ha letto Lettera a una professoressa di don Milani… In questa scuola dove andiamo per obbligo non mi hanno mai parlato di quel maestro che vi ho raccontato in classe parlandovi di Cipì… Per farmi diventare un “bravo” maestro non mi insegnano ciò che mi ha trasmesso Alberto Manzi ovvero che “chiunque in classe è primo in qualcosa” ma preferiscono parlarmi di acronimi…»
ALEX CORLAZZOLI

SE CHIAMI UN PERCORSO APERTURE
Insegnanti, registi, narratori, spazi cittadini autogestiti, librerie, ma anche reti, a cominciare dalla Rete di Cooperazione educativa. Il desidero di condividere e ragionare di esperienze educative fa nascere percorsi impensabili come “Aperture”, fatto di incontri, film, laboratori, mostre. Il desidero di condividere, ragionare e ripensare l’educazione è già un modo per trasformare relazioni e città
ALESSIO SURIAN

RIBELLARSI FACENDO LA SPESA
Ha solo una ventina di anni ma, in forme diverse, è diffuso in tutto il mondo e si ostina a pensare che il mondo si cambi dalla vita di ogni di giorno. Boicottaggi, commercio equo, Gruppi di acquisto solidale, mercati a Km zero, giornate del baratto… Sì, il movimento del consumo critico è piuttosto vivace
PAOLO CACCIARI

CENTOCELLE REINVENTA IL QUARTIERE IN PIAZZA
Il racconto di una delle manifestazioni che il 9 aprile hanno raccolto in sei municipi della capitale l’invito a indicare un percorso lanciato dal grande e bel corteo del 19 marzo. Da “Roma non si vende” a “Decide la città” il passo è breve e indica un percorso possibile. A Centocelle una piccola comunità solidale intanto reinventa la piazza, lo spazio in comune. Uno spazio molto immerso nella vita quotidiana, uno spazio di ascolto, di presa di parola e di movimento. Un luogo dove ci si prende cura del vivere insieme, della socialità e della cultura perché nessuno potrà resistere né si salverà da solo
PINA DE GIROLAMO

LA RIBELLIONE DELLE LUCCIOLE
Domenica è stata la giornata dello sgombero di place de la République, a Parigi, ma quelli di ‪#‎Nuitdebout‬ lunedì sono tornati. Martedì è stata invece la giornata delle aggressioni della polizia alla mensa autogestita e del taglio della luce deciso dal comune, ma anche questa volta è accaduto qualcosa di imprevisto: migliaia di persone sono tornate in tarda serata portando lucine di tutti i tipi per poter illuminare la piazza. “La piazza era piena di gente che brillava – dice Pablo -, come s e fossimo delle lucciole”
R.C.

CHE NESSUNO ENTRI SE NON È IN RIVOLTA AMADOR FERNÁNDEZ-SAVATER

INSICUREZZA E UTOPIA. LA LEZIONE DELLA FRANCIA LEA MELANDRI 

DISEGNARE SUI MURI DELLE CITTÀ
«Quando ho saputo della morte di Svyatoslav Naryshev pedalavo affianco ai graffiti di William Kentridge – scrive Marzia Coronati – Stavo giusto pensando a quant’è bello, quello che ha detto Kentridge: “Il tempo li cancellerà, va bene così, non farò nulla per impedirlo”. È la poesia della street art: libera quanto effimera. Kentridge si è fatto spazio tra lo smog e le piantine aggrappate ai muraglioni del Tevere, a Roma, trasformando l’incuria in arte, scolpendo la storia italiana tra le pietre incrostate di un muro lungo mezzo chilometro. Del suo genio possiamo goderne tutti, mentre pedaliamo per andare a lavoro o portiamo a spasso il cane, sino a quando la strada si riprender&ag rave; il suo spazio. Alcuni lo chiamano vandalismo, altri arte. L’unico dato oggettivo è che il disegnare sui muri delle città… SEGUE QUI

NON TOGLIERE VITA ALLA VITA, A QUALUNQUE VITA
“A che vale predicare la non violenza se si continua a profittare del violento sistema dell’economia di mercato?… Ma noi siamo pronti a cambiare la nostra vita che nella maggior parte dei casi giusta non è? Cambiare è una delle cose più difficili da fare…”. La parole di Tiziano Terzani – non quello raccontato da alcuni editori per il loro business (capaci di creare una sorta di pseudo religione, il “terzanismo”) – aiutano a mettere in discussione la cultura del dominio. Abbiamo bisogno di un immaginario in cui gli altri non sono più “cose”, “risorse”, infinitamente manipolabili, sfruttabili, cancellabili, ma soggetti, esseri viventi e senzienti. Abbiamo bis ogno di contrastare la dittatura dell’antropocentrismo, nata per giustificare il dominio cruento dell’uomo su ogni altro membro delle comunità viventi della Terra, condizione indispensabile a sua volta per consentire la crescita (velleitariamente) illimitata…
FILIPPO SCHILLACI

IL COLORE DEL VOSTRO CORAGGIO
Al liceo Parini, a Milano, un professore ha insultato le persone gay e i ragazzi si sono ribellati, firmando un documento e andando in presidenza. «Non hanno pensato “poi il professore mi prenderà in antipatia” – scrive Saverio Tommasi -, hanno solo pensato “faccio la cosa giusta”…. Grazie ragazzi, che il futuro abbia il colore del vostro coraggio…. »
SAVERIO TOMMASI

SI FA PRESTO A DEFINIRSI PARADISO FISCALE
Quello che i grandi media in questi giorni si dimenticano spesso di dire è che il paradiso fiscale di Panama è, in realtà, solo uno di oltre cinquanta sparsi in tutto il mondo. C’è chi punta su un fisco nullo, chi sul completo anonimato, chi sulla creazione di “scatole cinesi”. Quelli che sono in alto vogliono tutto
ANDREA BARANES

CRISI MONDIALE, CHE ASPETTARSI?
Qualunque economia ha due linee di frattura fondamentali: fra classi sociali alte e basse, con disuguaglianze da sfruttamento; fra economia reale e finanziaria, con crisi da speculazione
JOHAN GALTUNG

 

 

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