“Le ‘viscere’ razziste, xenofobe, misogine, su cui la destra antipolitica ha fatto breccia per raccogliere consensi, è il sedimento di barbarie, ignoranza e antichi pregiudizi ma anche sogni e desideri mal riposti”.
NEWSLETTER DI COMUNE
CAMBIARE LE COSE (LAURA N.)
“Voglio fare Comune insieme perché è necessario continuare a raccontare il mondo e comunicarlo rimanendo in rete per non sentirsi soli, acquisire forza per cambiare le cose”
FACCIAMO COMUNE INSIEME
LA NOSTRA CAMPAGNA 2016
ELOGIO DEL CONFLITTO
«Le “viscere” razziste, xenofobe, misogine, su cui la destra antipolitica ha fatto breccia per raccogliere consensi, è il sedimento di barbarie, ignoranza e antichi pregiudizi ma anche sogni e desideri mal riposti, che la sinistra, ancorata al primato del lavoro e della classe operaia, ha sempre trascurato, come se dopo il grande balzo operato da Marx non ci fossero stati altri rivolgimenti altrettanto radicali, come la psicanalisi, il femminismo, la non violenza, la biopolitica, l‘ambientalismo… Il ritorno di ciò che è stato escluso, rimosso – i corpi, la vita dei singoli nella sua complessità e interezza, passioni, fantasmi contraddittori – può tradursi in una inevitabile barbarie, ma può anche riaprire la strada al desiderio e al conflitto, alla possibilità di ridefinire su basi meno astratte il legame sociale…»
LEA MELANDRI
L’OSSESSIONE DELLA COMPETIZIONE
La competizione deve animare le imprese e le istituzioni. intanto penetra nella vita di ogni giorno. Nella scuola, ci dicono, va incoraggiata prima di tutto la meritocrazia. Non c’è tempo per le relazioni, non c’è spazio per le fragilità
EMILIA DE RIENZO
IL SONNO DELLA RAGIONE E LA TECNOLOGIA
La tecnologia che si propone di creare profitti a qualsiasi costo, non considerando i fattori di dubbio e complessità tipici della scienza, è fondata su una ragione lineare e univoca. I suoi sogni producono mostri, come le colture Ogm, molto redditizie per chi ne detiene i brevetti ma costose e nefaste per la salute e l’ambiente. I transgenici sono però già una tecnologia obsoleta. Negli ultimi anni, per eludere i regolamenti e la resistenza delle persone, l’industria è andata molto oltre nel campo della biologia sintetica, che consiste nella costruzione in laboratorio di sequenze genetiche sintetiche per ridisegnare sistemi biologici o sintetizzare genomi co mpleti, vale a dire costruire organismi viventi, però di sintesi. Finanziano i colossi petroliferi, chimici, farmaceutici e dell’agrobusiness, insensibili agli impatti sugli ecosistemi, la salute e il lavoro di milioni contadini ma pronti, come sempre, a investire miliardi in propaganda, lobbying e corruzione. Come per gli Ogm, però, si potrebbe riuscire a invadere i mercati ma non a colonizzare la nostra mente. L’ostacolo è una critica collettiva verso la tecnoscienza dominante nel suo complesso
SILVIA RIBEIRO
SE QUESTA È ALTRA ECONOMIA
A proposito delle ultime notizie apparse sui media riguardanti l’attuale gestione della Città dell’altra economia di Roma, scrive la Rete di economia solidale del Lazio: “Avevamo denunciato per tempo il sodalizio improprio tra alcune organizzazioni del terzo settore e del cooperativismo, con esponenti della sinistra e i nostalgici della cordata di destra. Una spartizione di potere… Quella alleanza non poteva portare nulla di buono, i fatti lo dimostrano: coinvolgimento con Buzzi di Mafia Capitale, gestione ridotta alla spasmodica corsa al massimo profitto, l’altra economia ridotta ad “etichetta” per attrarre gente con la faccia pulita della green economy. Dove è finita l’altra economia nei diversi pas saggi delle sub concessioni? Dove è finita la capacità di costruire processi ampi, inclusivi e innovativi? Una fine ingloriosa… Noi ancora crediamo possibile una gestione di quello spazio come bene comune…”
RES LAZIO
R.C.
DALLA LIBIA CON ORRORE
Ancora una volta, dopo la notizia (sempre più ai margini) delle stragi quotidiane, si cerca di spostare l’attenzione sulla malvagità degli scafisti e sui trafficanti che gestiscono le partenze. L’obiettivo? Nascondere le responsabilità degli stati che non riescono a riportare la pace in Libia, troppo interessati alla difesa dei propri interessi economici e militari, e dell’Unione Europea che non riesce a garantire una missione internazionale di salvataggio e ha ridotto al minimo la dotazione delle operazioni di Frontex e di Eunavfor Med. Intanto, appena sono libere di raccontare, nei porti che non sono completamente militarizzati, come ancora avviene a Palermo, e soprattutto quando scendono da navi umanitarie, le vit time prendono parola, e viene fuori tutto l’orrore che vivono i migranti in Libia, trattati come merce, e spesso abusati, soprattutto se si tratta di minorenni… Ma di questo non parla nessuno
FULVIO VASSALLO
PAROLE DI CENERE
Fra il 1910 e il 1940, i migranti cinesi che giungevano negli Stati uniti erano detenuti nella Immigration Station di Angel Island (l’Isola dell’Angelo) nella baia di San Francisco. Mentre aspettavano settimane e spesso mesi, separati per sesso, per sapere se potevano sbarcare, scrivevano poesie sulle pareti delle baracche. Quelle scritte dalle donne… SEGUE QUI
L’ORRORE RISPETTABILE SORPRENDE I MEDIA
Si chiamava Mohamed Habassi, era disoccupato e cittadino della Tunisia. La squadra di assassini che lo ha torturato e ucciso con rara crudeltà era guidata da due parmensi “assolutamente rispettabili”, spalleggiati da quattro operai rumeni. È il rovesciamento esemplare di uno schema tanto abituale da sollecitare imperdonabili automatismi nei media: il criminale protagonista è quasi sempre segnato dall’origine “forestiera” e ferisce l’amor patrio insieme con la vittima. Tra le possibili ragioni dell’esecuzione, la più probabile pare fosse il rifiuto di pagare l’affitto di un appartamento alla donna che convive con l’uomo che ha ideato ed &egr ave; stato il primo attore di una spedizione punitiva che rivela il profilo atroce di alcuni insospettabili abitanti della provincia italiana
ANNAMARIA RIVERA
LA PACE E I CONFLITTI VISSUTI COME DONNE
In ogni angolo del pianeta la violenza e la guerra colpiscono le donne in misura maggiore e diversa rispetto a quella con cui vengono colpiti gli uomini. A partire da questo evidente presupposto. si può immaginare un nuovo percorso che assuma una prospettiva di genere nella gestione dei conflitti e anche negli interventi civili di pace. Se ne è discusso in un bel seminario che ha avviato il percorso per la costruzione di una rete
ANNALISA MUGHEDDU
MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEI MAPPAMONDI
Ad un certo punto della storia, attorno al XVIII secolo, il mappamondo ha smesso di girare liberamente. Fissato l’asse di rotazione, il Nord è stato posto su e il Sud giù: in alto l’emisfero settentrionale e in basso quello meridionale. Da allora argentini, australiani, sudafricani… devono sempre chinare la testa per trovare le loro patrie nella parte “sotto” della Terra. Come se il globo terrestre non ruotasse intorno al Sole, oltre che vagare in giro per l’universo: “pianeta” (dal greco planao = vado errando). Ma: “Hasta el mapa miente!” (“Questa mappa mente!”), esclamò Edoardo Galeano in “501 años cabeza abajo”. Ecc o come è nato un fantastico progetto scientifico e didattico che permette di posizionare i mappamondi in modo omotetico, cioè coerente e parallelo, rispetto a dove ci troviamo sul pianeta. Una pedagogia del cielo che rifiuta l’eurocentrismo
PAOLO CACCIARI
MARIA RITA D’ORSOGNA
LE SANGUISUGHE DELLA RICCHEZZA
Il nuovo capitalismo non si accontenta di moltiplicare i consumatori, preferisce lo scippo privato delle risorse, della terra e dei servizi sociali. È il tempo del “capitalismo estrattivo”. Le conseguenze sono la crescita dell’impoverimento e la cacciata delle popolazioni dai territori. I piani di austerità attuati in gran parte del Nord globale sono una sorta di equivalente sistemico di ciò che è accaduto nei decenni precedenti al Sud. Spiega Saskia Sassen: “Il consumo di massa è ovviamente ancora importante, ma non è più la logica dominante, il che contribuisce anche a spiegare l’impoverimento delle classi medie e lavoratrici… Le economie devastate del Sud globale, vittime di un decennio di risanamento del debito, vengono ora incorporate nei circuiti del capitalismo avanzato attraverso l’acquisizione accelerata di milioni di ettari di terreno…”
SASKIA SASSEN
GOOD MORNING VIETNAM, DISSERO I MERCANTI
La notizia è di quelle importanti, si direbbe storiche. Il presidente degli Stati Uniti d’America visita il Vietnam, una nazione che di fatto ha umiliato la Grande Potenza infliggendole una sonora sconfitta che è costata un numero incalcolabile di vite umane da entrambe le parti in guerra. “Dopo più di quarant’anni dalla fine del conflitto finalmente un riavvicinamento. E qual è il segno di questa nuova stagione che si apre? – scrive Tonio Dell’Olio – Gli Stati uniti tolgono l’embargo di armi cui era sottoposta quella nazione. Ovvero d’ora in poi gli Stati Uniti potranno ricominciare a vendere armi al Vietnam…”
TONIO DELL’OLIO
LA BICI FA ANCHE MALE, PROVOCA SADISMO
“LainateComoChiasso”, “rallentamenti per la perdita del carico di un Tir”, “code a tratti”… Un ciclista confessa: “Ondaverde è il mio programma preferito in assoluto…”
ROTAFIXA
UNA SOCIETÀ RADICATA SULLA TERRA
1. Prendere le distanze dal lavoro all’interno del sistema dominante
2. Conquistare tempo libero
3. Coltivare passioni non superficiali
4. Entrare in contatto con la natura
5. Scegliere cibo sano
6. Avere relazioni significative
7. Individuare vincoli
8. Individuare condizionamenti
9. Sottrarsi
…
ALBERTO CASTAGNOLA
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