“Crisi e creatività”

Sono molto meno visibili di quelli che incarnano Podemos o le giunte di Barcellona e Madrid ma i cambiamenti che generano in profondità altre, diverse esperienze sociali e territoriali di dimensione molto locale esprimono potenzialità almeno altrettanto rilevanti.


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RIUNIONE DI REDAZIONE APERTA E TAVERNA COMUNALE
Cari amici e amiche della redazione di Comune, vi aspettiamo mercoledì 22 giugno alle 17,45 al Laboratorio sociale autogestito Centocelle (viale della Primavera 319/b, Roma) per la riunione di redazione aperta di questo mese. Nella prima riunione abbiamo ragionato insieme della bella esperienza di Roma non si vende, di Nuit debout, di Ttip, dei tagli ai servizi sociali ma anche di Slot mobfest e, ovviamente, di Facciamo Comune insiemeMandateci un messaggio che conferma la vostra partecipazione (scrivendo a Gianluca: carmosino@comune-info.net). Segnate in agenda anche il pranzo di sabato 25 giugno: torna la Taverna comunale, questa volta alla Tenuta della Mistica di Capodarco, un accogliente pezzo di campagna dentro Roma. Prima del pranzo, grande iniziativa pubblica, per ora vi anticipiamo solo il titolo: “La rivoluzione ogni giorno”

 

L’EVENTO FACEBOOK DEL 22 GIUGNO

 

SPAGNA. LA CRISI E LA CREATIVITÀ
Sono molto meno visibili di quelli che incarnano Podemos o le giunte di Barcellona e Madrid ma i cambiamenti che generano in profondità altre, diverse esperienze sociali e territoriali di dimensione molto locale esprimono potenzialità almeno altrettanto rilevanti. Il confronto, un po’ spregiudicato, che ci suggerisce questo reportage riguarda dunque soggetti figli di una stessa dinamica, quella che ha cambiato il volto della Spagna (e non solo) nel 2011: il movimento degli indignados, quello delle acampadas del 15M. Solo che, al di fuori dello scenario più strettamente “politico”, quello delle rappresentanze istituzionali e dei partiti, la crisi sembra risvegliare una creatività che, sulla base di tradizioni recuperate rovistando nella memoria comunitaria, riesce a ricreare la vita anche nelle zone più emarginate della società. Qualcosa che potrebbe durare molto più a lungo del cambiamento di rapporti di forza che dà vita a un’alternanza di governo. Raúl Zibechi ci racconta tre esperienze di spazi autogestiti che non sarebbero nate senza la crisi in cui la resistenza diventa alternativa di vita quotidiana e affermazione della dignità
RAÚL ZIBECHI

BISOGNA LOTTARE OGNI GIORNO
“Negli anni Novanta Pisa fu il primo comune a istituire un registro delle unioni civili, e allora io e Grazia, la mia compagna che è morta cinque anni fa, pensammo bene di iscriverci… Non ci pareva di fare proprio niente di straordinario. Il bello fu che una o due sere prima del giorno dell’iscrizione ricevemmo una telefonata…”. Quello di Donatella Donati è un breve racconto da leggere con attenzione, soprattutto dopo il grande Roma Pride (settecentomila persone in festa in strada) e le vicende di Orlando. Non sveliamo quello che è accaduto, una storia “quasi surreale – scrive oggi Donatella – perché grande è la distanza fra come la cosa fu vista da fuori e come fu vissuta da noi… Nel complesso mi pare che sia alquanto più facile ora. Ma dobbiamo vigilare affinché, come in altri aspetti della vita sociale e politica, non ci avvenga di accorgerci un giorno che siamo tornati e tornate indietro. Niente è scontato, ogni giorno bisogna lottare”. Già, in ogni ambito della vita sociale e politica, ogni giorno bisogna lottare
DONATELLA DONATI

IL DOGMA DELLA CRESCITA HA FALLITO
Cosa dobbiamo rimettere in discussione? La concezione della scienza e della tecnologia come strumenti di dominio della specie umana sulla natura; la concezione dell’antropocentrismo come superiorità ontologica che autorizza la specie umana a utilizzare ai suoi fini tutte le altre specie viventi; la concezione della storia come progresso; l’individuazione della competizione tra gli individui come fattore determinante dell’evoluzione delle specie; l’identificazione della crescita della produzione di merci col benessere, la conseguente identificazione del concetto di bene col concetto di merce, del lavoro con l’occupazione e della ricchezza col denaro; la riduzione degli esseri umani al ruolo di produttori/c onsumatori di merci e la mercificazione delle relazioni umane; l’abolizione del concetto di limite… Da dove ripartire? Dalla riduzione dell’impronta ecologica, cioè dai consumi di energia, dalla progettazione di oggetti finalizzati a durare nel tempo, riparabili; dalla riduzione dei rifiuti; dall’agricoltura contadina; dall’aumento delle superfici ricoperte da boschi e foreste; dalla riduzione del tempo di lavoro… Anche per questo è nato l’Istituto di studi interdisciplinari di Bioeconomia. Il suo Manifesto completo
MAURIZIO PALLANTE

IL VOLTO OSCURO DELLA SOCIETÀ DEI CONSUMI GIORGIO NEBBIA

UN ORIZZONTE DI SENSO SERGE LATOUCHE

LUCI IN SALA
Da 669 giorni il Teatro Valle è chiuso: non esiste un progetto culturale nè per il restauro. Sabato mattina è stato di nuovo aperto per un paio di ore: la città voleva rientrare per un’assemblea, ma la violenza della polizia lo ha impedito
TEATRO VALLE OCCUPATO

COMUNITÀ, AUTOGOVERNO E CULTURA
Non bastano sgomberi e denunce, non servono neanche ballottaggi e commissariamenti, la stagione degli spazi culturali autogestiti, nonostante tutto, continua a mettere in insieme persone, idee e territori. A Roma, dopo l’azione di sabato 11 giugno al Teatro Valle abbandonato, riparte dal basso un dibattito pubblico con al centro la necessità di autogoverno delle comunità. “Volevamo fare un’assemblea pubblica in teatro ed è stato impedito. Eravamo disposti a farla in strada e anche questo non è stato permesso. Invitiamo pertanto tutte/i a partecipare il 1° luglio a un’assemblea cittadina che si interroghi sulle seguenti questioni. Come coinvolgere davvero le forze vive della città ne lla gestione del patrimonio comune? Come riscrivere collettivamente nuove regole per la convivenza civile, giuste perché condivise, legali perché legittimamente prodotte interrogando le collettività e i loro attuali bisogni? Quali alternative allo strumento del bando?…”. Si comincia giovedì 16…
TEATRO VALLE OCCUPATO

BINARI ABBANDONATI DA FIABA
In Italia ci sono otto mila chilometri di ferrovia in disuso, riconvertibili facilmente in percorsi naturalistici: piste ciclabili, corridoi ecologici, strade turistiche, itinerari storico-culturali
ETICAMENTE
 

UNA LUCIDA FOLLIA
Partire dalla memoria del corpo per interrogare il rapporto tra i sessi, vuol dire riconoscere che il dominio maschile non nasce da una volontà malvagia dell’uomo, ma da passaggi inconsapevoli di necessità che riguardano lo sviluppo della specie umana, il passaggio dalla natura alla cultura. In questo passaggio le figure di genere, ricorda Lea Melandri, non hanno dato forma soltanto a gerarchie di potere tra uomini e donne, ma anche all’amore. La difficoltà resta pensare l’interezza del proprio essere fuori dall’ideale androgino
LEA MELANDRI

I LATI OSCURI DI UN CALVARIO IGNORATO
Un mese fa il raid punitivo nel quale veniva torturato e ucciso a Parma il trentenne tunisino Mohamed Habassi. L’inchiesta prosegue, ma uno dei misteri legati al caso resta il silenzio dei media nazionali su una vicenda così estrema. Un delitto sul quale aleggia l’ombra del rimosso non sublimato della nostra società
ANNAMARIA RIVERA

L’IPOCRISIA DEL MIGRATION COMPACT
Le parole della commissione di inchiesta sui crimini in Eritrea ci riportano alla realtà nuda e cruda e mostrano di nuovo la contraddizione, l’ipocrisia e il razzismo dell’Europa e del suo nuovo programma contro i migranti
FRANCESCO MARTONE

TERRA E AUTODETERMINAZIONE
Ripartire dall’agricoltura contadina e dai suoi tempi, dalla garanzia partecipata e dalla biodiversità, dalle cucine autogestite e dagli scambi di mutuo aiuto significa difendere la terra sempre più sfruttata e avvelenata – a cominciare da territori come quello sardo, aggredito da servitù militari e devastazioni ambientali -, ma anche creare relazioni sociali diverse. Come dimostra il percorso di Genuino clandestino una cosa è certa: abbiamo bisogno ovunque di sperimentare nuove modalità di dissenso e passare per la convivialità e il cibo
FILIPPO TAGLIERI

MEIN KAMPF
“Lo ammetto: ogni anno in quinta, leggo dei passaggi del Mein kampf…”
MATTEO SAUDINO

APPELLO PER I REFERENDUM
Abbiamo un problema: la raccolta firme per l’abrogazione dell’articolo 35 dell’ex decreto Sblocca-Italia, quello che moltiplica e facilita la vita agli inceneritori (pardon, termovalorizzatori), rischia di non poter raggiungere il quorum previsto di oltre cinquecentomila firme necessarie alla sua validazione. “Facciamo quindi appello a una grande mobilitazione straordinaria generale”, scrive Patrizia Gentilini, oncoematologa, a cominciare da domenica 12 giugno e per tutto il mese. “La nostra salute non è in vendita”
PATRIZIA GENTILINI

MISSIONI MILITARI, AVANTI TUTTA
Borse in rialzo, l’Italia pronta per gli Europei di calcio, ballottaggi, i post di un miliardario di ottant’anni… Nella più completa distrazione del mondo dell’informazione, il governo ha presentato in parlamento un decreto con carattere d’urgenza con con il quale ri-finanziare le missioni militari all’estero con 1,2 miliardi di euro. Afghanistan, Libano, Kosovo, Libia, Iraq, Oceano Indiano, Albania, Palestina, Mali, area del Baltico, Bosnia, Cipro, Somalia. Naturalmente si continua a finanziare anche la collaborazione con le forze armate egiziane. La lobby dell’industria armiera e i cultori del militarismo, sentitamente, ringraziano
TONIO DELL’OLIO

COMPITI PER LE VACANZE: GIOCARE MOLTISSIMO
MAURIZIO PARODI

 

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