“Una storia d’amore”

“… Una storia d’amore/Scappa da Boko Haram e muore in Italia/Non ce la fa a portare la sua pace irregolare/Nel ronzio razzista di questo paese/Se si lasciano i mandati liberi di odiare/Se lei rimane sola/E noi poi ritorniamo indifferenti…”

 


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FACCIAMO COMUNE INSIEME
LA NOSTRA CAMPAGNA 2016

“… Una storia d’amore

Scappa da Boko Haram e muore in Italia

Non ce la fa a portare la sua pace irregolare

Nel ronzio razzista di questo paese

Se si lasciano i mandati liberi di odiare

Se lei rimane sola

E noi poi ritorniamo indifferenti…”

SEPPELLIAMO IL TTIP
La fragilità dell’Europa post Brexit potrebbe trasformarsi in un’autostrada a favore del TTIP. Intanto il Ceta, cioè un mini-TTIP, potrebbe entrare in vigore prima che i parlamenti nazionali lo esaminino. Ancora una volta: ‪#‎StopTTIP‬ora: settimana di mobilitazione
MONICA DI SISTO

REDDITO PER TUTTI E TUTTE
È giusto dare un reddito di base a tutti, senza contropartite? È praticabile? E, soprattutto, è utile contro l’impoverimento? Secondo molti, la risposta è affermativa. E non si tratta di utopisti inarrestabili, anarchici senza ritegno o pericolosi sovversivi, ma di studiosi, politici e movimenti di varia estrazione, che da molto tempo perorano la causa del reddito per tutti
UGO CARLONE

C’È VITA FUORI DAL CAPITALISMO
“L’economia sociale solidale è una alternativa al capitalismo e ai sistemi economici autoritari controllati dallo Stato… “. È l’economia di chi vuole “imparare a evitare di riprodurre il sessismo, il razzismo, la omofobia, il classismo e altre forme di oppressione e discriminazione…”, è l’economia dell’autogestione, della cooperazione e del “buen vivir”… Di seguito il testo approvato dalla Ripess (Rete Intercontinentale di Promozione dell’Economia Sociale Solidale) sulla “Visione globale dell’economia sociale solidale: convergenze e differenze nei concetti, nelle definizioni e nei sistemi di riferimento”
RIPESS

BENI O MERCI
“La parola che definisce gli oggetti e i servizi scambiati con denaro è merci… La parola che definisce un oggetto o un servizio da cui le persone pensano di ricavare un’utilità è bene. I concetti di bene e di merce indicano pertanto due caratteristiche diverse di un oggetto o di un servizio – scrive Maurizio Pallante – Diverse non significa contrarie… Ci sono però anche beni, cioè oggetti e servizi utili, che non si comprano, o per scelta perché si preferisceautoprodurli o scambiarli sotto forma di dono, o perché non si possono comprare: i beni relazionali, o perché appartengono alla comunità di cui si fa parte e si ha diritto a usufruirne: i beni comuni. I beni autoprodotti, i beni scambia ti sotto forma di dono, i beni relazionali, i beni comuni non non rientrano nella categoria delle merci… L’autoproduzione di beni e gli scambi non mercantili basati sul dono e la reciprocità sono atti di disobbedienza civile che riducono la dipendenza dal mercato, restituiscono dignità culturale al saper fare che costituisce una caratteristica esclusiva della specie umana, consentono di superare l’appiattimento sulla dimensione materialistica, possono mettere in crisi l’economia della crescita facendo diminuire la domanda di merci…”
MAURIZIO PALLANTE

RIPRENDERSI LA PROPRIA CITTÀ A PIEDI
C’è un movimento molto spontaneo di persone comuni che ha cominciato a trasformare le città partendo da uno dei gesti più naturali del mondo, il camminare. Un movimento che ha scelto di agire dalla vita quotidiana, sperimentando un cambiamento lento e profondo. Chissà se le amministrazioni locali sapranno ascoltare, dagli spazio, imparare, scoprirsi Città in Cammino
PAOLO PIACENTINI

QUEI TEATRI COSTRUITI CON PAGLIA E CORDA
Intrecciare coltura, cultura e partecipazione può consentire di percorrere sentieri inediti di cui avvertiamo un gran bisogno in questi tempi grigi. In questo senso l’esperienza dei teatri costruiti solo con balle di paglia e corda è una bella idea che viene dalla Toscana, dove nel 2003 è stato messo in piedi la prima struttura. Da allora sono nati tanti altri teatri, che si sono uniti in una Rete: ora hanno anche un Manifesto, un sito e un Santo Protettore…
R.C.

ADDIO AL 4, ARRIVA LE “E”. MA SERVONO I VOTI?
«Secondo gli esperti del ministero beccarsi una “E” o una “D” sarà diverso che un “4” o un “5” perché le lettere non fanno media matematica… – scrive Alex Corlazzoli – La realtà è un’altra: la maestra che si trova davanti Pierino che prende parecchie “E” e qualche “B” in pagella probabilmente farà una media e darà una “C”. Il tema vero è un altro: servono i voti alla scuola primaria e alle medie?… Ha scritto Gianfranco Zavalloni: ““Disegnare, manipolare, colorare, incollare, raccontare, ascoltare: sono tutte azione fatte senza alcuno scopo agonistico alla scuola del l’infanzia. Poi c’è il salto. Alla scuola primaria iniziano i primi giudizi, le prime valutazioni. Gli insegnanti iniziano a dare un voto a tutto ciò che prima era fatto per gioco, con passione. In tutti i quaderni dei bambini iniziano ad apparire parole come “bravo”, “bravissimo”. Oppure compaiono i primi voti. I bambini iniziano a fare qualsiasi attività non più per piacere ma per dovere, con l’aspirazione del “buon” giudizio; con una tensione verso il risultato che annulla il piacere del compito e del processo”….
ALEX CORLAZZOLI

L’OSSESSIONE DELLA COMPETIZIONE EMILIA DE RIENZO 

SENZA ZAINO E SENZA VOTO A.C.

BASTA CON I TABELLONI DEI VOTI SCOLASTICI RCE E MCE.

FACCIAMO COMUNE INSIEME

LA NOSTRA CAMPAGNA 2016

“Aderisco a Comune perché è una delle poche realtà, in grado di rappresentare, chi, come me, riconosce i valori di una sana comunità fondata sul rispetto e la dignità dell’individuo. Chi, come me, non si rassegna di fronte a evidenti e continui atti di sabotaggio, all’equilibrio civile. Chi come me, è consapevole che il sistema socio-politico-economico attuale, non è compatibile con l’essere Umano. In prospettiva di ció è necessario sostenerci e fare comune insieme. Perché un futuro dignitoso è possibile, basta volerlo. Un abbraccio comune alla redazione, complimenti per l’ottimo lavoro” (Simona Sinatra)

 

 

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