Da dieci anni, gli scienziati avvertono riguardo la presenza di sostanze tossiche negli alimenti, ad esempio l’olio di palma. Uno studio commissionato dall’Unione Europea alla sua
Agenzia per la Sicurezza Alimentare EFSA lo conferma e lancia l’allarme.
L’ingestione di alimenti prodotti industrialmente è rischiosa. Questi alimenti contengono quantità di glicerolo di dieci volte superiore alla quantità considerata innocua, spiega la Dott.sa Helle Knutsen in una comunicazione da parte dell’UE nel maggio 2016. La tossicologa norvegese è responsabile del gruppo di Esperti sui Contaminanti nella Catena Alimentare (CONTAM).
Il glicerolo ed altri glicidil esteri degli acidi grassi sono negativi per la salute. Si trovano in alte concentrazioni nell’ olio di palma raffinato. E’ dimostrato che il glicerolo è genotossico (danneggia il materiale genetico) ed è cancerogeno, dice la Knutsen.
Questo olio topicale, a buon mercato, si trova quasi in ogni prodotto da supermercato. Lo usiamo dalla colazione alla cena, quasi senza rendercene conto: prodotti da forno, crema di nocciola, muesli, margarina, cibi confezionati, gelati, caramelle e innumerevoli altri prodotti contengono olio di palma.
Neonati, bambini e giovani sono i più esposti. Mangiano più di questi prodotti con olio palma, e quindi anche la sostanza tossica.
L’industria alimentare usa molto questo olio a buon mercato che cresce in piantagioni che prima erano foreste pluviali. Ma, esistono oli vegetali alternativi da coltivazioni presenti in Europa: estratti a freddo di semi di girasole, di oliva o di mais, per esempio.
Chiediamo maggiore consapevolezza ai politici e alle amministrazioni per rimuovere l’olio di palma dal cibo: siamo certi di preservare non solo la nostra salute, ma anche quella delle foreste dei loro abitanti e dei diritti umani.