Milano, tre progetti contro sprechi alimentari e per consumi consapevoli

Dai corsi per imparare a riconoscere erbe spontanee e aromatiche, per cucinare senza sprechi, passando da progetti di microcatering e corsi di cucina insieme a profughi e migranti, sino a un food film festival negli spazi verdi del Parco Sud.

 

Comunicato Stampa

Milano, 28 settembre 2016
 

FOOD POLICY. MILANO PREMIA LE BUONE PRATICHE
PER LO SVILUPPO DI UN SISTEMA ALIMENTARE
SOSTENIBILE Ed EQUO

Tajani: “Tre progetti che aiutano l’Amministrazione a sensibilizzare i cittadini nella lotta agli sprechi e a un consumo sempre più consapevole”

 

 

Dai corsi per imparare a riconoscere erbe spontanee e aromatiche, per cucinare senza sprechi, passando da progetti di microcatering e corsi di cucina insieme a profughi e migranti, sino a un food film festival negli spazi verdi del Parco Sud. Sono queste le tre buone pratiche che hanno vinto il concorso  “Micro-azioni per la creazione di un sistema alimentare locale più equo e sostenibile” promosso dal Comune di Milano, nell’ambito della food policy, e da Equo Garantito, l’associazione italiana che raggruppa più di 80 organizzazioni del Commercio Equo e Solidale in Italia.

 
La premiazione è avvenuta oggi all’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II nel corso di una tavola rotonda sui temi del commercio equo e delle politiche alimentari urbane.
 
“Tre idee che dimostrano come sia possibile, anche in una realtà complessa e variegata come quella del commercio, introdurre progetti imprenditoriali e buone pratiche capaci di fondere attenzione per gli altri, ricerca e etica – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani -. Una visione del commercio in cui imprenditori, consumatori e fruitori dei servizi tornano a dialogare secondo principi di responsabilità sociale e ambientale senza rinunciare alla creatività e all’innovazione. Come Amministrazione siamo impegnati nel diffondere modelli e buone pratiche che possano contribuire a sensibilizzare tutti i cittadini alla lotta agli sprechi e ad un consumo più consapevole”.
 
Giovanni Paganuzzi, presidente di Equo Garantito ha sottolineato l’importanza delle imprese senza scopo di lucro nelle politiche alimentari urbane definendoli “strumenti coerenti con le finalità delle food policy”.
 
Al concorso si sono candidati oltre 30 progetti, la giuria ne ha selezionati 12 che sono stati sottoposti a votazione sul sito di Equo Garantito: i voti espressi sono stati 3.476. Al primo posto con 697 voti si è classificata la proposta dell’associazione Kamba che promuove attività di ristorazione e formazione di alta cucina africana, con l’obiettivo di fornire a migranti e profughi un’occasione in più d’integrazione. L’associazione Namasté che propone un film festival sul cibo e numerose altre attività per incentivare il consumo di prodotti locali e biologici ha ottenuto il secondo posto con 557 voti. Terza, con 495 voti, l’associazione Orto ComuneNigurda che intende, tra le altre cose, avviare corsi per insegnare a raccogliere e conservare gli ortaggi, riducendo gli sprechi. Ad ognuno dei progetti vincitori va un premio di 2.500 euro a sostegno dell’iniziativa.
 
Il concorso è una delle attività del progetto europeo Food Smart Cities for Development, cofinanziato dall’Unione Europea e coordinato dal Comune di Milano, che vede la partecipazione di altre 11 città a livello internazionale e di molte organizzazioni della società civile, tra cui Equo Garantito – che nel 2015 ha promosso la World Fair Trade Week – la più grande fiera del Commercio Equo e Solidale realizzata in Italia. Food Smart Cities for Development ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini europei sul temi del cibo e della cooperazione allo sviluppo, creando occasioni per promuovere pratiche che rendano i sistemi alimentari più equi e sostenibili.
 
Nel corso della mattinata in Galleria Vittorio Emanuele, un distributore automatico ha erogato caffè e cioccolata del commercio equo: i passanti hanno potuto così gustarli guardando un video che spiega perché i prodotti fair trade sono diversi dagli altri, scoprendo che si può essere etici anche nei piccoli gesti come bere un caffè. Un assaggio gratuito dei gusti e dei profumi dei prodotti equosolidali reso possibile grazie alla collaborazione con Confida: Associazione Italiana Distribuzione Automatica e al progetto Vending Sostenibile.
 
 

Che cos’è Equo Garantito
Equo Garantito – Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale (precedentemente anche “AGICES”) è l’associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane.
Rappresenta nel Paese, nella società civile, con i media e le istituzioni locali e nazionali le esperienze e la cultura dei suoi Soci: organizzazioni non profit e Botteghe del Mondo che promuovono i prodotti e i principi di un’economia di giustizia.

Equo Garantito offre alle proprie Organizzazioni socie un sistema di garanzia certificato che non ha eguali al mondo: infatti Organizzazioni di diversa natura (Botteghe del Mondo e importatori) si sono date un sistema di tutela per garantire il rispetto dei valori del Commercio Equo, descritti nella Carta dei Criteri del Commercio Equo e Solidale di cui l’associazione Equo Garantito è depositaria.

Oggi Equo Garantito raggruppa 82 realtà equosolidali, Organizzazioni distribuite su tutto il territorio, che fatturano nel complesso oltre 75 milioni di euro e sono animate da quasi 33mila soci. Circa mille sono i lavoratori impiegati nel fair trade in Italia, quasi 5mila sono i volontari mentre 246 sono i punti vendita sul territorio.

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