Il vero rischio del “tempo freccia” che si è imposto nella vita sociale non è un eccesso di virtualità, ma di confusione. I pensieri, aggrediti dall’informazione sempre nuova, dagli schermi televisivi e non, dalle vetrine dei negozi, appaiono e spariscono in un battito di ciglia.
NEWSLETTER DI COMUNE
FACCIAMO COMUNE INSIEME (REWARE)
“Anche la cooperativa Reware sostiene Comune! Perché? Perché è un nodo fondamentale della rete sociale e culturale di riferimento della cooperativa, perché è uno dei pochi siti di informazione indipendente che tratta in modo autorevole anche le tematiche che ci stanno a cuore. Perché lo leggiamo e ci piace, semplicemente!”
IL TEMPO VIRTUALE, UN BATTITO DI CIGLIA
Il vero rischio del “tempo freccia” che si è imposto nella vita sociale non è un eccesso di virtualità, ma di confusione. I pensieri, aggrediti dall’informazione sempre nuova, dagli schermi televisivi e non, dalle vetrine dei negozi, appaiono e spariscono in un battito di ciglia. Abbiamo bisogno di ritagliarci una marginalità consapevole, qualunque sia il contesto in cui ci si muove. “Fare e disfare la propria storia, riconoscere nella mutevolezza della narrazioni possibili la materia ibrida, eterogenea, su cui si costruisce l’identità del singolo, è stata la pratica politica anomala del movimento delle donne degli anni Settanta – scrive Lea Meland ri – … Un modo inedito di vivere il tempo: ripresa di esperienze del passato come apertura verso nuove soluzioni, nostalgia per qualcosa che ancora non si conosce e che, nella praticabilità del cambiamento, riesce a proiettarsi verso il futuro”
LEA MELANDRI
QUEL DIRITTO LO PAGHINO I BAMBINI
Trova ostacoli di ogni genere sul suo cammino il diritto a scegliere se i bambini devono mangiare a una mensa che non piace oppure possono avere delle alternative, dal pranzo preparato a casa alle mense autogestite di classe, di scuola o di quartiere. Le istituzioni e i dirigenti scolastici non esitano a opporre minacce e ritorsioni sulle famiglie e soprattutto sugli stessi bambini. La via maestra per negare quel diritto resta però la disinformazione. Forse non è solo per amor di semplificazione che anche i grandi media continuano a parlare solo di “panino”. Viene offerto grande spazio a un dibattito povero, che invita solo a schierarsi e occulta molte informazioni, spesso perfino i presupposti della protesta dei genitor i, la pessima condizione attuale delle mense scolastiche. Quasi del tutto assente, invece, la cronaca di quel che sta avvenendo realmente in giro per l’Italia dopo il pronunciamento dei giudici torinesi. Ecco una ricognizione, breve ma completa, basata sulle segnalazioni ricevute dalla Rete Commissioni Mensa Nazionale. Dal caso di Milano, dove il 30 per cento delle famiglie non s’è ancora iscritto al servizio ristorazione, a quello di Benevento, dove nessuno ha chiesto di rinunciare alla mensa perché la mensa non esiste
SABINA CALOGERO
MENSE. IL PROBLEMA NON È CERTO IL PANINO ALEX CORLAZZOLI
NOTIZIE A COLORI. LA RESISTENZA DI ZEHRA
Arrestata a fine luglio, sulla base delle sue espressioni artistiche in una provincia a larga maggioranza kurda nonché dell’attività di direttrice di un’agenzia di stampa femminista, Jinha, Zehra Doğan non ha alcuna intenzione di arrendersi alla repressione cieca che divora la Turchia di Erdogan. Non ha mai smesso di dipingere, Zerha, perché pensa – con Picasso – che nessun artista può voltare le spalle alla società. Con altre donne imprigionate nel carcere di Mardin, ha inventato un giornale artigianale di otto pagine. Si chiama Özgür Gündem Zindan, pubblica interviste alle donne recluse, discute l’oppressione maschile, le detenzioni e le vi olazioni dei diritti dentro e fuori della prigione, nelle pagine della cultura offre lezioni di disegno. Le immagini che illustrano gli articoli sono fatte a mano dalle detenute
A CURA DI FRANCESCO MASALA
IN UN SECCHIO BUCATO NON CI SI METTE L’ACQUA
In Italia sprechiamo il 70 per cento dell’energia che utilizziamo. Un sistema che spreca il 70 per cento di energia è come un secchio bucato! Un secchio bucato in cui si mette dentro acqua, ma si mette molta di più di quella che si riesce a utilizzare. Di fronte a questa situazione in genere si dice che bisogna sostituire le fonti fossili con le rinnovabili, ma la priorità è ridurre il buco nel secchio, cioè gli sprechi di energia. “Per ridurre gli sprechi di un paese come il nostro serve sapere penetrare in tutte le pieghe del sistema, in tutti gli edifici che hanno sprechi, in tutte le abitazioni, in tutti i luoghi di lavoro e così via – scrive Maurizio Pallante -, cioè quello che serve è avere, valorizzare le professionalità della piccola e media industria dell’artigianato, perché soltanto dei professionisti, delle piccole aziende radicate sul territorio, sono in grado di fare una operazione di questo genere…”. Ecco l’unica grande opera che servirebbe…
MAURIZIO PALLANTE
DIVENTARE ATEI DELLA CRESCITA SERGE LATOUCHE
UNA CASA A EMISSIONI ZERO
IL CONTO SALATO DELL’AGRICOLTURA AVVELENATA
L’agricoltura industriale è un incubo non soltanto per le conseguenze della nuova mostruosa concentrazione monopolistica (Bayer-Monsanto), ma soprattutto perché ammala e uccide ogni giorno in ogni angolo del mondo. In oltre un terzo degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole sono presenti residui di pesticidi. Il solo glifosato, ricorda Patrizia Gentilini (oncologa ed ematologa), rappresenta un quarto del mercato mondiale degli erbicidi ed è il prodotto più venduto in Italia (poco meno due mila tonnellate ogni anno). “Vastissima è la gamma di effetti negativi per la salute: difetti di nascita, deficit riproduttivi, di sviluppo, alterazioni metaboliche, immunitarie, dist urbi neurocomportamentali e tumori ormono-dipendenti. E non bisogna dimenticare che nel 2013 in Francia il Morbo di Parkinson è stato riconosciuto come malattia professionale da esposizione a pesticidi…”. Insomma, difendere e far crescere l’agricoltura contadina non è una scelta, è una necessità
PATRIZIA GENTILINI
R.C.
MAESTRI, DISCORSI E VINCOLI
Secondo Lacan la trama dei discorsi si sviluppa su quattro piani: il discorso del Padrone, dell’Universitario, dell’Isterica, dell’Analista. Possiamo tentare una trasposizione nel contesto educativo? Chi è il maestro-padrone, il maestro-universitario, il maestro-isterico, il maestro-analista? Forse ciascuna delle quattro dimensioni è co-presente in ogni insegnante, nei vari momenti della sua vita professionale e personale? Di certo, scrive Renata Puleo, “il maestro deve insegnare ad amare il sapere come egli lo ama e lo cura, e lo cura perché lo insegna e insegnando non smette di apprendere sulla materia e sullo stile del suo insegnamento…”
RENATA PULEO
APPELLO ALLE EMOZIONI
Ascoltare, guardare, raccontare, condividere. Diciamo la verità: certi verbi sembrano oziosi tentativi di sottrarsi al tempo del consumo, della produzione, della crescita del Pil. Se poi diventano azioni, perfino riti, che riguardano la vita di ogni giorno di bambini e ragazzi allora siamo di fronte a impertinenti percorsi con cui cominciare a riprendersi il proprio tempo, a costruire relazioni diverse, insomma un mondo nuovo. A scuola, racconta la maestra Anna, con il racconto quotidiano delle nostre emozioni “ci prendiamo cura di noi e del nostro stare insieme, un tempo ben speso…”. Anche di questo si parla il 6 ottobre
ANNA FOGGIA GALLUCCI
UNA SCUOLA DIFFUSA
Possiamo portare la scuola nelle biblioteche, nei parchi, nei luoghi culturali, nelle università, nelle Asl, nelle officine, tra gli artigiani? Possiamo aprire gli edifici scolastici nei pomeriggi, nei fine settimana, nei periodi estivi agli studenti ma anche alle loro famiglie ai cittadini del loro territorio? Possiamo creare dei luoghi in cui ripensare insieme, a livello locale, nuovi progetti didattici e pedagogici? Appunti su una proposta di legge
LUIGI GALLO
GENDER. ECCO IL NUOVO MOSTRO
Migrazioni, guerre, capitalismo, ecologia. Alcuni interventi di Bergoglio sono stati un grido sorprendente quanto incoraggiante in questi tempi grigi. Quasi quasi si potrebbero perdonare le uscite come questa “C’è un grande nemico oggi del matrimonio: la teoria del #gender…”, ma la faccenda è troppo, troppo importante e sottovalutata… E allora buona lettura:
GENDER. ECCO IL NUOVO MOSTRO, MARIA G. DI RIENZO
LA FAMIGLIA È DIVERSA SU TUTTA LA TERRA, ASCANIO CELESTINI
FAMIGLIA, MENZOGNE E MISTIFICAZIONI, ERNESTO BALDUCCI
COSA PENSO DELLA TEORIA DEL GENDER, MANUELA SALVI
SE 25MILA IRLANDESI VI SEMBRAN POCHI
Se c’è un paese europeo nel quale i diritti all’autodeterminazione delle persone vengono vissuti in modo del tutto schizofrenico, quello è l’Irlanda. Lo scorso anno, un referendum popolare ha introdotto la possibilità del matrimonio per le coppie omosessuali mentre alle donne, dal 1983, è proibito scegliere se e quando diventare madri, perfino in casi di stupro o gravi anomalie fetali. L’ottavo emendamento della Costituzione equipara infatti i diritti del feto a quelli della donna e punisce l’aborto con 14 anni di carcere. Contro questo inossidabile residuo di una storia oscurantista, sabato 24 settembre a Dublino, 25 mila persone, donne e uomini, soprattutto giovani e giovan issimi – una cifra enorme per la città irlandese – hanno dato vita a una splendida manifestazione. Siamo nel 2016, è ora di cambiare, hanno detto. E nel muro irlandese contro i diritti delle donne potrebbe finalmente cominciare ad aprirsi qualche crepa
LAURA FANO
QUEL PEZZO DI CIELO…
“Viviamo in un mondo frenetico, che ci domina, che ci incalza, che ci sollecita a fare, comprare, organizzare, giudicare… – scrive Emilia De Rienzo – Ci svegliamo e ci ritroviamo la sera con la sensazione di non avere davvero vissuto. Ci siamo dimenticati che il mondo va almeno qualche volta contemplato… Guardare il bambino che gioca… quello che guarda lontano senza fissare nulla… E quel vecchio che attraversa la strada…, quell’uomo seduto per terra che chiede una moneta per mangiare…”. Per dirla con Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica, vittima della Shoah: “…sono accanto agli affamati e ai moribondi ogni giorno, ma sono anche vicina al gelsomino e a quel pezzo di cielo, in una vita c’è posto per tutto…”
EMILIA DE RIENZO
LA MADRE DI TUTTE LE BUFALE
Una delle affermazioni più esilaranti raccontata dai protagonisti della storiella #xylella? “Il batterio è probabilmente stato introdotto in Salento attraverso piante ornamentali, oleandri o caffè, provenienti dal Costarica“. Traduzione: il Costarica esporta piante ornamentali in tutto il mondo ma guarda caso il problema si è verificato improvvisamente solo in Salento… E questa è condizione necessaria e sufficiente per far scattare la procedura da quarante na… Una cosa sola, in realtà, è certa oggi: non è stato ancora dimostrato che il batterio xylella fastidiosa ceppo Codiro sia la causa unica e determinante del disseccamento degli ulivi
CROCIFISSO ALOISI
VOLARE SOSTENIBILE, LA FARSA DEI CREDITI
La riduzione delle emissioni generate dall’industria aerea venne esclusa dal Protocollo di Kyoto e a Parigi è stata nuovamente dispensata dall’assumere alcun impegno. Mentre per il resto delle attività umane si cerca di limitare le emissioni, in modo da provare a contenere l’aumento della temperatura sotto i due gradi, il settore aereo pianifica una crescita illimitata dei voli, che porterà a una probabile crescita di emissioni del 700 per cento entro il 2050. Centinaia di organizzazioni indipendenti a livello internazionale oggi contestano la farsa delle compensazioni con i crediti di carbonio e chiedono che lo scandalo cessi…O
AN TONIO TRICARICO
PERCHÉ LA NAVE CONTINUA AD AFFONDARE
Il pianeta ha sempre più bisogno di superare molte rigide, assurde, irrazionali, ingiuste, immutabili scelte che riguardano stili di vita, ambiente, relazioni sociali… Eppure i cambiamenti faticano ad emergere. Qualche ipotesi sul perché facciamo fatica a scegliere strade diverse, orizzonti e strumenti differenti…
FILIPPO SCHILLACI
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