Florida, per Corte Suprema incostituzionale pena capitale

A gennaio di quest’anno con la sentenza Hurst contro Florida1 la Corte Suprema Federale di Washington ha dichiarato incostituzionale il sistema capitale di quello stato.

 

La Corte Suprema della Florida ha messo al tappeto la pena di morte con due colpi ben assestati

A gennaio di quest’anno con la sentenza Hurst contro Florida1 la Corte Suprema Federale di Washington ha dichiarato incostituzionale il sistema capitale di quello stato. Ci si aspettava quindi che il Parlamento del Sunshine State ne prendesse atto e lo allineasse al resto del paese2 rendendo obbligatoria l’unanimità della giuria anche nella sentenza di morte: ma i politici hanno fatto i furbini3 e varato una legge che consentiva alla giuria di condannare a morte anche con una maggioranza di dieci a due. La Corte Suprema della Florida non ha gradito il trucchetto e con la sentenza Perry4 ha annullato la legge esigendo l’unanimità e bloccando la pena di morte fino a nuovo ordine. Non solo, nella sua infinita saggezza la Corte Suprema della Florida ha ripreso in considerazione il caso Hurst5 e ha deciso che costui, condannato con un 7 a 5, ha diritto ad un nuovo sentencing in cui la nuova giuria dovrà decidere il suo destino con un 12 a 0. Questa decisione mette in forse molte se non tutte le condanne dei 396 che sono ancora nel braccio della morte e fa avverare la previsione del Prof. Berman che parlava di una Hurst-Idra dalle cento teste. Questo non significa assolutamente la fine della pena capitale in Florida, ma ci mostra ancora una volta che razza di immenso casino sia il sistema capitale americano.

La Florida è stata la prima a reintrodurre la pena capitale l’8 dicembre 1972, ha condannato a morte 1.100 persone, ne ha uccise 92 e liberate 26 (record nazionale). Nel braccio ne ha ancora 396, alcune delle quali ci stanno dal 1973.

 

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