“Una pulizia di massa”

“Ci vuole una pulizia di massa… via per via, quartiere per quartiere. E con le maniere forti se serve”. Queste parole le avevano sentite Rosa Parks, Nelson Mandela, gli abitanti di Sebrenica… Alcuni continuano a sentirle oggi, in Turchia come in provincia di Genova, ma sembriamo tutti anestetizzati, indifferenti, abituati alla banalità del male. Un maestro rifiuta questo stordimento

 

NEWSLETTER DI COMUNE
 

 

UNA PULIZIA DI MASSA
“Ci vuole una pulizia di massa… via per via, quartiere per quartiere. E con le maniere forti se serve”. Queste parole le avevano sentite Rosa Parks, Nelson Mandela, gli abitanti di Sebrenica… Alcuni continuano a sentirle oggi, in Turchia come in provincia di Genova, ma sembriamo tutti anestetizzati, indifferenti, abituati alla banalità del male. Un maestro rifiuta questo stordimento.
PAOLO LIMONTA

I MURI SOPRA, LE CREPE IN BASSO

INSEGNARE LA LINGUA ITALIANA
Chiedersi cos’è una lingua e come s’impara ad amarla, come fare a collegare perfino la grammatica alla propria vita. È su questo che occorre confrontarsi e immaginare strade che ripensano la scuola e propongono la cultura come apprendimento critico. Lo spiega in questo saggio Iole Ottazzi, per molti anni insegnante di lettere e dirigente scolastica, attiva nel Movimento di cooperazione educativa. Il filo che lega la lettera dei seicento e l’articolo di Susanna Tamaro, invece, sembra soltanto una sciocca nostalgia per la scuola con un solo copione, quello dell’insegnante che spiega e tu studi per un buon voto. La lettera e l’articolo sottovalutano gli enormi cambiamenti sociologici e antropologici in corso che precipitano sui linguaggi dei più piccoli (comunicazioni brevi, ascolto passivo…), ignorano studi e sperimentazioni di linguistica, semiologia, sintattica e cercano un capro espiatorio scaricando le responsabilità su altri
IOLE OTTAZZI

 

CI SONO COSE DA DIRE AI NOSTRI FIGLI
“Ci sono cose da dire ai nostri figli. Come ad esempio che il fallimento é una grande possibilità. Si ricade e ci si rialza. Da questo s’impara. Non da altro.
Dovremmo dire ai figli maschi che se piangono, non sono femminucce. Alle femmine che possono giocare alla lotta o fare le boccacce senza essere dei maschiacci.
Dovremmo dire che la noia è tempo buono per sé…
… che il dolore si supera…
Che senza gli altri non siamo niente…
Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare…”
PENNY

 

SE L’INCENERITORE FA DA SPONSOR A SCUOLA
Capita spesso, in Italia, di sentir lodare il modello scolastico anglosassone, meno segnato di quello italiano da preoccupazioni, magari un po’ “ideologiche”, sulle partnership con il mondo delle imprese private. Un buon esempio di questo tipo di relazione pragmatica e non viziata dal timore di chissà quali ingerenze ci arriva dal racconto della nostra corrispondente dall’Irlanda. La scuola pubblica di sua figlia non riesce a tirare avanti con i soli 150 euro l’anno per studente concessi dal governo, così le speranze del personale e dei genitori sono riposte in una somma ingente che potrebbe arrivare dalla multinazionale Covanta, che gestisce l’inceneritore situato proprio di fr onte alla scuola e che sarà operativo da settembre. Covanta è nota per aver dovuto chiudere uno dei suoi impianti in Canada, visto che generava una quantità di diossina nell’aria 13 volte superiore al limite consentito dalle leggi canadesi. Quando si dice che pecunia olet…
LAURA FANO

 

APPRENDERE LIBERTÀ, LA PROPOSTA DEL CNI
Il Congreso Nacional Indigena del Messico non sta cercando persone addomesticate perché partecipino al prossimo circo elettorale con una candidata indigena. A suggerire questa lettura, scrive Gustavo Esteva, sono solo voci razziste e sessiste oppure anche persone di buona volontà, interessate ad appoggiarla, che l’hanno fraintesa perché non riescono a fare a meno di iscriverla nel contesto mentale e politico dominante. La sfida della proposta del CNI consiste invece, in primo luogo, nell’apprendere a lottare per la libertà a fianco dei popoli originari: la libertà di pensare, di scegliere, di vivere, per costruire insieme un’altra società in cui sia la gente stessa a farsi governo
GUSTAVO ESTEVA

 

ROMA E L’URBANISTICA “CONTRATTATA”
Povera urbanistica, che pure in passato ha vissuto qualche bella stagione. Oggi, forse per darsi un tono, quella vecchia disciplina, stanca di studiare l’insediamento degli umani e di progettare lo spazio urbano, non vuol dire più nulla, ha bisogno di un aggettivo, di qualificarsi. È così che nasce l’urbanistica “contrattata”, ma contrattata da chi? E con chi? Non certo con gli abitanti della città ma, guarda un po’, con i soliti noti: quei poteri che la bonaria ironia dei romani ha ribattezzato come palazzinari. E poi con il loro seguito di banche creditrici e investitori che hanno sempre segnato il destino di questa città. E di Tor Bella Monaca, di Corviale, del Laur entino, che ne facciamo? Ora lo sappiamo: potremmo costruire altrettanti stadi così da riqualificare quei luoghi miserabili e diseredati con tanti grattacieli, magari ecologici e un po’ storti come si addice ai tempi moderni
ENZO SCANDURRA

 

CONTRABBANDIAMO CULTURA
Fare cultura serve a migliorare il mondo, a diffondere punti di vista diversi, a creare relazioni. Possiamo mettere in discussione le categorie imposte, ad esempio, di artista e spettatore? Ma, soprattutto, possiamo sperimentare alternative al bando? Quello che accade in queste settimane al Nuovo Cinema Palazzo, a Roma, con il progetto Contrabbando – che mette a disposizione spazi per le residenze artistiche proponendo l’esperienza come strumento di partecipazione e di produzione culturale – offre straordinarie e creative risposte a quelle domande. Se il bando è strumento di competizione, di concorrenza, dunque di esclusione, Contrabbando è strumento di partecipazione, collaborazione, condivisione. Se il bando è ; finalizzato a gestire gli appalti dentro il mercato, Contrabbando si pone fuori dalle logiche del profitto e del più forte. Si tratta di provare forme del governarsi da sé a ogni livello, dice Guastavo Esteva, di liberarsi del virus della subordinazione e prendere in mano le redini delle nostre vite
NUOVO CINEMA PALAZZO

 

LA DEMOCRAZIA NON SI SGOMBERA
Venerdì 17 un solerte gruppo di vigili urbani, inviato dal Comune di Roma, ha posto i sigilli al Rialto, sede, tra gli altri, del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Scrivono quelli del Forum: “Ancora una volta questa giunta e questa maggioranza 5 Stelle hanno dimostrato la loro totale complicità con azioni e iniziative che puntano alla mercificazione dei beni comuni e alla messa a valore del patrimonio pubblico e della città intera. Lo sgombero del Rialto, purtroppo, non appare isolato, ma si inserisce in una serie di analoghi provvedimenti che stanno colpendo altri spazi sociali a Roma. Se è ormai sempre più chiaro che “si scrive acqua, si legge democrazia”, bisogna adesso affermare che la democrazia non si sgombera! Chiediamo a tutte e tutti di scegliere da che parte stare.. .”
FORUM DEI MOVIMENTI DELL’ACQUA

 

STORIA DI UN CAMPO
Ci sono relazioni sociali che nascono dopo un terremoto in modo spontaneo, lontano da istituzioni e grandi media: è il mondo nuovo che emerge dalla macerie del vecchio. “Non tremare. Storia di un Campo Solidale” è un grande docufilm del collettivo indipendente romano LAB-tv. È il racconto della solidarietà dal basso che si è sprigionata dopo il sisma del 24 agosto
R.C.

IL FASCINO INDISCRETO DELLE GRANDI OPERE
Lo stadio di Roma e quello di Firenze, il Tav in Val di Susa, il Ponte sullo Stretto ma anche altri impianti meno noti come quello della Liquichimica in provincia di Reggio Calabria. I mega progetti presentati come la panacea di tutti mali, la sola prospettiva per il rilancio dell’economia, l’immagine e il futuro di un territorio continuano ad esercitare un fascino notevole sulla gran parte della popolazione. Accade perché il modello di sviluppo che abbiamo interiorizzato è questo e non riusciamo a immaginarne un altro. Bisognerebbe invece partire dalla manutenzione come bisogno primario per aprirsi a piani, anche ambiziosi, ma sostenibili sul piano sociale e ambientale
TONINO PERNA

 

 

Per seguire gli aggiornamenti di Comune-info ogni giorno su facebook clicca «Mi piace» qui

Inoltre dopo aver cliccato “Mi piace”  mettete la spunta su “Ricevi le notifiche” per poter rivevere la notifica dei  nostri post sulla Vostra pagina Fb.

Seguici anche su twitter.

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *