“Resistere creando”

Il 30 marzo 2012, con un articolo inviato da Ascanio Celestini e uno da Serge Latouche, abbiamo occupato un piccolo pezzo del web per mettere in comune sguardi diversi sulla realtà e una nuova capacità di sognare, ma soprattutto di gridare, fare, pensare un modo diverso.

 

NEWSLETTER DI COMUNE
 

 

RESISTERE CREANDO
Per una volta dedichiamo l’apertura della Newsletter a Comune: il 30 marzo 2012, con un articolo inviato da Ascanio Celestini e uno da Serge Latouche, abbiamo occupato un piccolo pezzo del web per mettere in comune sguardi diversi sulla realtà e una nuova capacità di sognare, ma soprattutto di gridare, fare, pensare un modo diverso. Non pensavamo di riuscire a pubblicare in questi cinque anni più di 7.700 articoli, meno ancora che migliaia di persone avrebbero scaricato da Comune-info 5,5 milioni di pagine. In quelle stesse settimane del 2012, a San Pablo Etla, nello stato messicano di Oaxaca, Gustavo Esteva completava Antistasis. L’insurrezione in corso (Asterios) in cui, tra l’altro, scrive: “Queste annotazioni tentano di descrivere una estesa ribellione sociale che oggi sta percorrendo il mondo, manifestandosi in molte maniere diversa…”. Cinque anni dopo, nell’epoca della guerra permanente e del trumpismo dilagante non solo negli Usa, restiamo convinti che sia essenziale continuare a raccontare i cambiamenti di chi ovunque resiste creando, per accompagnare quell'”insurrezione in corso” spesso fragile e poco visibile. Al compleanno di Comune dedichiamo la festa Resistere creando del 1° aprile alla Tenuta della Mistica, a Roma (grazie alla collaborazione della cooperativa Capodarco): ci saranno ben tre laboratori per bambini, cibo buono, conversazioni su Roma, ma anche musica e per chi vuole perfino danze. Molti e molte hanno già annunciato la loro partecipazione: a tutti chiediamo di confermarla subito (non aspettate gli ultimi giorni!) via e-mail per facilitare la preparazione del pranzo: qui il programma completo e le informazioni su come prenotare. Sarà una grande Taverna comunale, sarà una bella giornata.

IMPARARE A LEGGERE INSIEME
Avere la possibilità di trascorrere, insieme ad altri, giornate di intenso corpo a corpo con la lingua e il senso della scrittura – come dimostrano le intuizioni di Mario Lodi e don Milani – significa difendersi dalla precarietà, dalle povertà culturali e relazionali oggi sempre più diffuse, ma soprattutto dall’idea che il mondo sia diviso per sempre in quelli che sono in alto e quelli che sono in basso. “Si perde il desiderio di faticare nel ragionare, se non ci sono luoghi in cui praticare l’arte del dialogo e del confronto – scrive Franco Lorenzoni -, necessaria per capire qualcosa di più del mondo, degli altri e di noi stessi…”. Di certo, “dare pi&ugrav e; parole a chi ne ha meno è la base di quel rimescolamento sociale necessario, tragicamente bloccato in Italia da decenni…”
FRANCO LORENZONI
 

GLI USA, IL MESSICO E LA LOTTA INTERNA
Donald Trump non deve dar molto peso alla storia. Probabilmente ignora il fatto che quasi cento anni fa Richard Lansing, un geniale segretario di stato degli Stati Uniti, intuì che c’era un modo per controllare e tenere in stato di profonda subordinazione il Messico senza spendere soldi né mettere a rischio soldati. Bastava prendere in carico la formazione dei giovani che sarebbero diventati presidenti. Avrebbero fatto loro quello che gli Usa ritenevano necessario più facilmente e meglio di un cittadino statunitense, imposto magari attraverso una sanguinosa invasione. Controllare un presidente imperiale oggi non basta più ma la classe politica che governa il Messico ha ancora la stessa formaz ione ideologica. Chi la combatte avverte però che il capitalismo non è più soltanto un modo di produzione o una forma di organizzazione sociale. Comprende tutti gli aspetti della vita sociale ma anche psicologie ed emozioni, comportamenti e atteggiamenti, desideri e aspirazioni. Non è soltanto nelle mani dei padroni dei mezzi di produzione e dei loro amministratori dello Stato ma ha permeato la società intera penetrando ovunque. Non si tratta, tuttavia, di un monolite onnipotente e onnipresente. La resistenza è sopravvissuta, continua a crescere con il malcontento e comincia a capire che il nemico più pericoloso è quello che portiamo dentro
GUSTAVO ESTEVA
 

RICOMPORRE LE COMUNITÀ
Associazioni di produttori agricoli, assemblee comunitarie, università gratuite, banche del tempo, cooperative… favoriscono la ricomposizione delle comunità e rappresentano una soluzione contro la diffusione di demagogia ed estremismi. “La cultura della partecipazione stimola la partecipazione politica, in realtà essa è partecipazione politica – osserva George Monbiot – Genera speranza dove questa è assente. Permette alla popolazione di riprendere controllo della società. Ma, cosa ancor più importante, è alla portata di tutti…”. Per un cambiamento di questo tipo che nasce dal basso “non ci serve il permesso di nessuno per cominciare…”G EORGE MONBIOT

 

QUEL CANTIERE SOCIALE DELLO SCALO
Una scatola tra palazzi alti e grigi, come se ne vedono in molte periferie. Il Cantiere di Monterotondo Scalo, a due passi da Roma, in realtà è una scatola che diventa ogni giorno luogo di relazioni sociali. Una casa aperta a tutti, soprattutto ai giovani del territorio, capace di offrire loro iniziative culturali (come lo splendido Monterocktondo Festival) e di aggregazione. Chi questo luogo lo ha fatto nascere vent’anni fa dice che è prima di tutto un’opportunità per non affrontare l’adolescenza da soli, ma anche per dimostrare che la cooperazione sociale nasce come strada alternativa al dominio del mercato. Ora il Cantiere ha bisogno di una mano…
FOLIAS

CHE VUOI CHE SIA UN PO’ DI GLIFOSATO
Per l’Europa il glifosato – il noto erbicida della Monsanto – non è cancerogeno. A leggere i titoli di alcuni “grandi” media non è neanche dannoso. In realtà, perfino l’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (tra i cui dipendenti molti hanno lavorato per l’industria chimica…), non solo ha riconosciuto che provoca seri “danni agli occhi” ed è “tossico con effetti duraturi sulla vita in ambienti acquatici”, ma ha anche fornito un parere senza considerare l’esposizione alla sostanza. Al momento della sua immissione sul mercato, ricorda l’ematologa Patrizia Gentilini, il glifosato era stato propagandato come una molecola assolutamente sicura, nociva solo per le “erbacce” che disseccava, immediatamente degradabile, che non comportava rischi di alcun tipo né per l’ambiente né per le persone. Il parere formulato dall’Echa, per altro, ha considerato anche studi (non pubblicati) dell’industria produttrice. Come ha prontamente replicato l’Agenzia per la ricerca sul cancro, questo non inficia la classificazione di “cancerogeno probabile”. Due cose sono certe. La prima: dietro questa molecola (strategica anche per la produzione di Ogm) continuano a muoversi interessi enormi (è l’erbicida più venduto al mondo e in Italia), specie ora che la Monsanto sta per confluire nella Bayer. La seconda: oggi la battaglia contro il glifosato è diventata il simbolo di una lotta più ampia contro l’agricoltura industriale di cui tutti dovremmo occuparci, a cominciare dalla nostra spesa quotidiana
PATRIZIA GENTILINI
 

LA RAGAZZA IMPAVIDA
Come molti sanno la statua della Fearless Girl – “Ragazza (bambina) Impavida” – è apparsa l’8 marzo a fronteggiare il noto toro alla carica di Wall Street, in quel di Manhattan, New York. Pur essendo un’iniziativa di una grande società commerciale, la Ragazza Impavida è diventata una delle mete favorite per le donne di qualsiasi età: la sua posa, del resto, esprime coraggio, sfida, autostima. Pochi sanno cosa è accaduto alcuni giorni fa in quella piazza. “Era una bellissima serata, c’erano circa quindici o venti persone già sul posto – scrive Alexis Kaloyanides, architetta trentaquattrenne, autrice di una foto che sta facendo il giro del mondo – Abbiamo cominciato a parlare della statua e abbiamo visto una bimba di cinque o sei anni posare orgogliosamente accanto ad essa, era proprio un momento piacevole. Poi sono arrivati tre uomini…SEGUE QUI
MARIA G. DI RIENZO
 

IL LAVORO SOTTO LE MURA PISANE
A Pisa hanno avuto un colpo di genio: il lavoro gratuito e volontario dei richiedenti asilo, circa duecento, per l’apertura delle “mura storiche”, attualmente fiore all’occhiello delle attrazioni turistiche. Come far crescere i profitti sfruttando richiedenti asilo
FRANCESCO BIAGI

BUIO IN SALA
Forse a Roma qualcuno pensa che la stagione del Teatro Valle, del Cinema Palazzo, del Cinema America e del Teatro del lido di Ostia non abbia seminato. Al Pigneto sono state due intense giornate di mobilitazione ampia e determinata che hanno rispedito al mittente le tristi ambizioni censorie perseguite dalla giunta 5S capitolina e municipale insieme al Pd, che, non contento di aver determinato la chiusura del cinema Aquila, sembra quasi disturbato che il cinema sia aperto, per di più attraverso un processo partecipato. La partecipazione di facciata ha le gambe corte
R.C.

 

 

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