Situato in provincia di Vicenza, al confine con il Trentino Alto Adige, il bosco di Asiago ottiene la certificazione FSC – Forest Stewardship Council, che dal 1993 riconosce i prodotti che impiegano legno proveniente da foreste e piantagioni gestite in maniera corretta e responsabile.
LA CERTIFICAZIONE FSC. La certificazione di Gestione Forestale FSC, che garantisce la gestione responsabile delle aree boschive secondo alti standard ambientali, sociali ed economici, è stata ottenuta a marzo di quest’anno come parte integrante del piano di gestione di forestale chiamato ‘Piano di Riassetto’, con validità 2011 – 2021 (che ha tra gli obiettivi l’integrazione gestionale tra le aree a vocazione produttiva e le aree di conservazione, il coinvolgimento delle popolazioni locali, il mantenimento degli stock di carbonio, la produzione di legname di alta qualità e e la valorizzazione di prodotti forestali non legnosi), e in continuità con la t radizione di uso attivo e responsabile della risorsa boschiva: FSC si propone infatti come punto di riferimento nella legalità e sostenibilità della filiera legno – carta, in accordo con i più attuali e rigorosi standard di gestione responsabile della risorsa forestale.
Sono state quindi individuate le aree ad Alto Valore di Conservazione, identificate attraverso l’usuale consultazione con esperti locali e questionari proposti alla popolazione, che ha avuto così il modo di esprimere il proprio parere durante tutte le fasi del processo di certificazione. Le altre zone sono invece destinate a scopi produttivi: il principale prodotto è il legno di alta qualità di abete rosso, abete bianco e larice, usato prevalentemente come legname da opera; come prodotto secondario o di scarto si ricava invece legna da ardere di faggio.
“Un primo passo per il Veneto, – ha concluso Diego Florian, Direttore di FSC Italia – un enorme contributo alla cultura di gestione responsabile delle foreste nel nostro Paese: grazie alla certificazione secondo gli standard FSC dei boschi del Comune di Asiago, da oggi un territorio già ricco di storia potrà contribuire attivamente alla salvaguardia del proprio patrimonio boschivo, attraverso una gestione rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile. Attiva, perché condotta secondo un piano di ampio respiro; responsabile, perché punta a valorizzare la risorsa forestale oggi, con uno sguardo alle generazioni future: la certificazione di gestione forestale responsabile dei boschi del Comune di Asiago corona un rapporto tra uomo e bosco che esiste da secoli: un legame che traspare dalle pagine di molti racconti di Mario Rigoni Stern ed è tutt’oggi visibile”.
“La certificazione FSC è il risultato di un percorso condiviso, che interessa tutti gli asiaghesi; questo progetto parte da un concetto storico che ha un unico filo conduttore, ovvero che la comunità è custode del proprio patrimonio. Da qui la valorizzazione del bosco come risorsa primaria e come elemento della comunità – ha dichiarato il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern – Un risultato straordinario che ci rende orgogliosi, e che ben si lega alla tutela delle nostre eccellenze. Auspico che questo sia il primo passo per estendere a tutto il territorio questo tipo di certificazione di gestione forestale sostenibile”.
“Un riconoscimento non solo per Asiago, ma per l’intero territorio provinciale: il marchio FSC è infatti garanzia di gestione sostenibile e di rispetto dell’ambiente, con ricadute che si possono e si potranno misurare in termini ambientali, sociali e, non da ultimo, economici – ha aggiunto il Consigliere Provinciale con delega all’Ambiente, Matteo Macilotti – Per questo l’augurio è che Asiago sia solo il primo di tanti altri Comuni vicentini che vorranno certificare il proprio patrimonio forestale: la Provincia è disponibile sin d’ora a fare da coordinatrice di una rete virtuosa, nella consapevolezza che il marchio tecnico sottindenda una cultura sempre più attenta e sensibile ai valori ambientali”.
BOSCHI CERTIFICATI NAZIONALI ED ECONOMIA. L’Italia mantiene il quinto posto al mondo e il terzo in Europa per numero di certificazioni Catena di Custodia, strumento che garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate FSC, indispensabile alle aziende per poter applicare le etichette FSC sui prodotti e venderli come certificati.
La superficie forestale certificata FSC in Italia si attesta sul valore complessivo di circa 52.245 ettari e su scala internazionale raggiunge circa 187 milioni di ettari in 80 Paesi. Il ruolo trainante nella Catena di Custodia spetta ai settori carta (produzione e commercio) e stampa-editoria. Nell’insieme i due settori determinano oltre il 60% delle certificazioni Catena di Custodia in Italia. La terza piazza è occupata dal settore degli arredi (per interni ed esterni) e dei componenti per mobili (14% del totale con 190 aziende complessivamente). Tra il 2009 e il 2013, le imprese certificate, in senso generale, hanno visto i loro fatturati aumentare mediamente del 3,5%, quelle non certificate del 2%: le certificazioni portano in dote, cioè, uno ‘spread’ positivo di 1,5 punti percentuali. Ancora meglio nell’occupazione, dove lo spread arriva a 3,8 punti percentuali: le aziende certificate hanno visto crescere gli addetti del 4%, le altre dello 0,2.