“Nel vuoto di Expo”

A 11 anni dalla candidatura di Milano il futuro dell’area è ancora incerto. È naufragato il progetto di un parco di 440mila metri quadrati a servizio della città e ancora oggi dei 70 padiglioni costruiti dai Paesi ospiti e dagli sponsor ne sono rimasti intatti dodici: i lotti dovevano essere riconsegnati entro maggio 2016.

 

A due anni dall’inaugurazione, siamo entrati nel sito di EXPO, tra padiglioni ancora in piedi
e il futuro dell’area ancora incerto
Rinnovabili, trasporto aereo e biologico: l’Italia può fare di più per tutelare l’ambiente


Ecco il nuovo numero di Altreconomia

Milano, 3 maggio 2017 – L’inchiesta di copertina del numero di maggio di Altreconomia è dedicata all’Expo. O meglio, al vuoto dell’Expo. A 11 anni dalla candidatura di Milano, infatti, il futuro dell’area è ancora incerto. Siamo entrati nell’(ex) area espositiva. È naufragato il progetto di un parco di 440mila metri quadrati a servizio della città, e ancora oggi dei 70 padiglioni costruiti dai Paesi ospiti e dagli sponsor ne sono rimasti intatti dodici: i lotti dovevano essere riconsegnati entro maggio 2016. Intanto, però, un ex top manager di Expo Spa ha fondato una Srl per “salvaguardare le competenze maturate” durante l’Esposizione “e renderle disponibili ai nostri clienti”.

Dossier sulla tutela dell’ambiente. Il nostro Paese sta facendo enormi passi indietro: dalle trivelle alla mobilità, dalle fonti fossili alla valutazione degli impatti ambientali delle infrastrutture. Un esempio: tra il 2013 e il 2015 sono stati installati in media 1,5 GigaWatt per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Nei 5 anni precedenti la media era di 10 GigaWatt l’anno.

Il trasporto aereo non si riduce al crac Alitalia. Lo dimostra il nostro approfondimento sul ruolo (sottovalutato) dei velivoli rispetto al “climate change”. Mentre in Europa risorse pubbliche continuano a finanziare l’espansione di piste e aeroporti, la mobilità aerea potrebbe pesare nei prossimi decenni fino a un quinto di tutte le emissioni di gas climalteranti.

In Italia, l’agricoltura biologica cresce a doppia cifra ma a scuola e nelle Università non s’impara a sufficienza. Il nostro viaggio tra le buone pratiche di atenei e istituti agrari. 

Analisi sull’ingiustizia sociale, la principale causa di morte al mondo e che nell’Ue -sotto la forma delle disuguaglianze- comporterebbe fino a 707mila morti all’anno. Se il fumo accorcia la vita di 4,8 anni l’inattività fisica di 2,4 e l’eccessivo consumo di alcol  di quasi uno, lo status socio economico riduce l’aspettativa di vita di 2,1 anni. In Europa il sistema sanitario spende circa 610 miliardi di euro l’anno a causa dell’insorgere di patologie causate dalle disuguaglianza socio-economiche

Con un originale reportage tra le rinnovabili di Aleppo. Nonostante la guerra, giunta ormai al sesto anno, la popolazione della città siriana distrutta si è adattata ricorrendo a pannelli solari, pozzi e cisterne.

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