La nuova Convenzione Stato-Rai e gli emendamenti presentati dalla Commissione di Vigilanza Rai rischiano di danneggiare gravemente l’informazione locale e il servizio pubblico radiotelevisivo anche in Puglia. Il declassamento delle Sedi regionali Rai in semplici presidi redazionali mettono a rischio fortemente il pluralismo informativo e culturale, soprattutto nella nostra regione.
No al declassamento della Sede Regionale Rai per la Puglia.
La nuova Convenzione Stato-Rai e gli emendamenti presentati dalla Commissione di Vigilanza Rai rischiano di danneggiare gravemente l’informazione locale e il servizio pubblico radiotelevisivo anche in Puglia. Il declassamento delle Sedi regionali Rai in semplici presidi redazionali e l’imposizione di inopportune collaborazioni con imprecisati soggetti ed emittenti commerciali locali mettono a rischio fortemente il pluralismo informativo e culturale, soprattutto nella nostra regione.
Da sempre la nostra è una regione “di frontiera”, crocevia del dialogo fra est ed ovest e ponte verso il Mediterraneo. La Puglia è una regione straordinaria ed ambivalente: è la regione dell’ILVA ma è anche una delle destinazioni turistiche più amate del pianeta. Da più di un decennio, la Puglia è un laboratorio politico di livello nazionale ma è da qui che il flagello della xylella rischia di uccidere gli ulivi nostri e del resto d’Europa. Quello pugliese, insomma, è un territorio vasto, ricco e complesso il cui “racconto” merita qualità ed imparzialità che solo un servizio pubblico all’altezza delle sfide della contemporaneità può garantire.
Le lavoratrici ed i lavoratori di via Dalmazia – in contemporanea con tutti i colleghi delle altre Sedi regionali del Paese – protestano contro le scelte scellerate della politica che minano alle fondamenta l’informazione radiotelevisiva pubblica ed esprimono forte preoccupazione per il futuro del proprio posto di lavoro.
Come Segreteria regionale LIBERSIND-ConfSal giudichiamo negativamente ogni atto di ridimensionamento delle Sedi regionali Rai.
Come Organizzazione Sindacale, impegnati nella mobilitazione a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici Rai, respingiamo ogni ipotesi di declassamento del servizio pubblico locale e chiediamo il sostegno di tutte le istituzioni pugliesi, a partire dal governatore Michele Emiliano.
La tenuta occupazionale, il pluralismo e la qualità dell’informazione, finanziata dai cittadini attraverso il canone, non devono essere compromesse con atti normativi la cui ratio fatichiamo a capire. Altro che depotenziamento!
Le Sedi regionali Rai vanno valorizzate attraverso un piano di rilancio che – sempre promesso ma mai attuato dalla “politica politicante” – consenta alla TV di Stato di svolgere a pieno titolo, e quindi soprattutto nei territori, la propria mission di servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale nel nuovo millennio.
Il Segretario Regionale LIBERSIND-ConfSal