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[Rai] Lavoratori in sciopero l’8 giugno

Il vertice della Rai è ormai in conflitto permanente al proprio interno. E questa guerra, che sta bloccando l’azienda, si combatte sulla pelle dei cittadini e dei dipendenti. Dopo quasi due anni di mandato nessun progetto di riforma. Dichiarazione di sciopero nazionale dipendenti Rai per il giorno 8 giugno 2017.

 

Dichiarazione di sciopero nazionale dipendenti Rai per il giorno 8 giugno 2017

Le scriventi Segreterie Nazionali avendo esperito negativamente, in data 11 aprile 2017, l’incontro  di conciliazione, così come previsto dall’art. 3 dell’Accordo sulle prestazioni indispensabili e sulle altre  misure di cui all’art. 2, comma 2, legge n. 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, e nel settore  del servizio radiotelevisivo pubblico come stabilito dall’Accordo siglato in data 22.11.2001 tra OO.SS. e Rai, dichiarano una giornata di sciopero nazionale intero turno per l’8 giugno 2017, con blocco delle  prestazioni accessorie (straordinari, reperibilità, straordinario in sesta giornata) a partire dal 1° giugno 2017, sino al 14 giugno 2017, per tutti gli impiegati, quadri e operai delle società del Gruppo Rai (Rai S.p.A., Rai Way S.pA., Rai Com. S.p.A., Rai Cinema S.p.A.).
 
 MOTIVAZIONI:
 
 • Contro la pregiudiziale aziendale posta sull’incremento dei minimi salariali.
 
 • Per il rinnovo del Contratto Collettivo di lavoro per quadri, impiegati e operai dipendenti della Rai.
 
 • Per l’erogazione del Premio di Risultato 2016.
 
 
 Le segreterie Nazionali
 Slc-Cgil Uilcom-Uil Ugl-Informazione Snater Libersind-ConfSal
 Alessio De Luca Maurizio Lepri Fabrizio Tosini Piero Pellegrino Mattia Massimiliano

 


 

COMUNICATO STAMPA 

SINDACATI RAI: situazione insostenibile, 8 giugno proclamato SCIOPERO NAZIONALE

Quando è in gioco il futuro della Rai le lavoratrici e i lavoratori rispondono in maniera compatta e unitaria. 

Il vertice della Rai è ormai in conflitto permanente al proprio interno. E questa guerra, che sta bloccando l’azienda, si combatte sulla pelle dei cittadini e dei dipendenti. 

Dopo quasi due anni di mandato nessun progetto di riforma. C’è la mancanza di una visione del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale, condizione che si connota con l’assenza di un Piano Industriale che ne ridefinisca strategie industriali ed editoriali.

Nessuna azione di valorizzazione di Rai Way. 

Soldi sperperati in dirigenti assunti dall’esterno. Numero abnorme di prime utilizzazioni.
Produzioni affidate ad appalti e società esterne. Presenza sul territorio sempre più messa in discussione dalla scarsità di investimenti in personale. 

A pagare il conto sono i dipendenti, sia quadri, impiegati, operai che giornalisti, ai quali si dice che, dopo oltre 3 anni dalla scadenza dei loro contratti collettivi di lavoro, non ci sono i soldi per rinnovarli. 

Non solo non si trovano i soldi per rinnovare i contratti collettivi di lavoro, segno di una assoluta disattenzione ai colleghi più deboli, ma non c’è nemmeno la volontà di fare investimenti tecnologici ed un progetto condiviso per la ridefinizione delle figure professionali e dei modelli produttivi capaci di sostenere (a perimetro occupazionale costante) le sfide del futuro. 

Un comportamento inaccettabile del quale devono rispondere i vertici di viale Mazzini: se Dg e CdA non sono più in grado di operare, ne prendano atto e lascino le poltrone. 

Per queste ragioni Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Informazione, Snater, Libersind-ConfSal e Usigrai hanno deciso di scioperare unitariamente il giorno giovedì 8 giugno.
 

Roma, 19 maggio 2017 

Le Segreterie Nazionali 
Slc Cgil Uilcom Uil Ugl Informazione Snater Libersind-ConfSal UsigRai

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