[Rai] Diritti televisivi: cronaca di una figuraccia annunciata

Le trasmissioni dall’Arena di Verona del 5 e 6 giugno hanno esposto Rai a un fuoco di fila mediatico che dai siti specializzati ha cannoneggiato sull’incapacità Rai di realizzare grandi spettacoli definendo la qualità dell’audio e delle luci imbarazzante.

 

Acquisto diritti televisivi: cronaca di una figuraccia annunciata

Ci risiamo. Come sempre più spesso accade, l’azienda ha comprato dei diritti
di ripresa televisiva, questa volta per lo spettacolo Wind Music Award,
lasciando all’organizzazione la responsabilità dell’impianto luci e
dell’impianto audio. L’impatto che le lavorazioni di questi reparti hanno sulla
qualità del prodotto finale ne fanno dei fattori critici di successo, senza il
controllo dei quali è impossibile garantire la qualità e lo stile che
contraddistinguono il brand Rai nel panorama televisivo nazionale.

E infatti…

Le trasmissioni dall’Arena di Verona del 5 e 6 giugno hanno esposto Rai a un
fuoco di fila mediatico che dai siti specializzati ha cannoneggiato
sull’incapacità Rai di realizzare grandi spettacoli definendo la qualità
dell’audio e delle luci imbarazzante.

NOI NON CI STIAMO!

Imbarazzante è il comportamento di un’azienda che mette a rischio il suo
brand lasciando che parti critiche delle lavorazioni come audio e luci vengano
effettuate da esterni che, pur bravi nella realizzazione di eventi live, non
possono in alcun modo avere le competenze specifiche di chi, come i
dipendenti Rai, lavora da anni finalizzando ogni sforzo alla qualità del
prodotto televisivo.

Risultato: le esibizioni suonavano diverse una dall’altra dando un senso di
casualità e confusione; tutta la parte dei dialoghi, quella più televisiva, era mal
illuminata e i volti degli artisti sul palco illuminati in modo molto
disomogeneo.

A nulla è servito mandare sul posto un referente per l’audio e uno per le luci
visto non hanno avuto facoltà di intervento, se non marginalmente,durante
laa pur breve fase preparatoria, dove si sarebbero sicuramente potuti gestire i
problemi, poi emersi, che in trasmissione ovviamente non è stato più
possibile affrontare e risolvere.

Ma chi ha seguito l’importante evento chi paga e finanzia il canone tv la
Concessionaria di Servizio Pubblico, deve sapere che in molti casi la bassa
qualità tecnica e non solo , di alcune trasmissioni della Rai , è causata da

accordi di messa in onda che vedono l’Azienda di Stato “AFFITTARE” le sue
reti a soggetti che hanno come unico fine il PROFITTO.

Noi non consentiremo tutto questo, e metteremo in campo tutte le
iniziative che necessitano e che ci competono, per stroncare questi inutili
sprechi, non solo in qualità di rappresentanza dei lavoratori di questa
Azienda, ma anche e soprattutto di utenti e finanziatori di essa, visto che
anche i lavoratori della RAI pagano il canone!!!

ROMA 19 GIUGNO 2017

LA RSU DI PRODUZIONE DEL CPTV DI ROMA

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