Resistenza: Newsletter n. 26/2017

Con la campagna “il segnale dell’Aurora” la Carovana del (nuovo)PCI celebra la Rivoluzione d’Ottobre riconoscendo i suoi insegnamenti, facendoli vivere e usandoli per fare la rivoluzione socialista fino a instaurare il socialismo in Italia e proseguire sul sentiero luminoso che gli operai, i contadini, le masse popolari della Russia dirette dal partito comunista hanno aperto all’umanità.

 

Newsletter n. 26/2017 – Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo.

 

Questa settimana ti consigliamo:

Il segnale dell’Aurora – La campagna del P.CARC per il Centenario della Rivoluzione d’Ottobre

Con la campagna “il segnale dell’Aurora” la Carovana del (nuovo)PCI celebra la Rivoluzione d’Ottobre riconoscendo i suoi insegnamenti, facendoli vivere e usandoli per fare la rivoluzione socialista fino a instaurare il socialismo in Italia e proseguire sul sentiero luminoso che gli operai, i contadini, le masse popolari della Russia dirette dal partito comunista hanno aperto all’umanità.

Quando 100 anni fa la classe operaia e le masse popolari della Russia, dirette dal partito comunista di Lenin, fondarono il primo paese socialista della storia, aprirono una prospettiva nuova di progresso ed emancipazione all’umanità intera, mostrarono il futuro possibile che le masse popolari possono costruire e devono perseguire. Nonostante il temporaneo arretramento del movimento comunista e della rivoluzione proletaria mondiale (iniziato con l’affermazione dei revisionisti moderni alla guida dell’Unione Sovietica nel 1956, invano contrastato dalla Grande Rivoluzione Proletaria Cinese (1966-1976) e proseguito fino ai giorni nostri, passando per il crollo dell’URSS e dei primi paesi socialisti europei del 1989-1991), essi hanno aperto una strada su cui l’umanità deve proseguire. L’instaurazione del socialismo in Russia (1917) e la costituzione dell’URSS (1922) non furono un punto di arrivo, ma un punto di partenza nella transizione dell’umanità al comunismo, transizione osteggiata fin dall’inizio in ogni modo, ma senza successo, dalla borghesia imperialista (aggressione delle guardie bianche e degli eserciti imperialisti alla Russia sovietica, tentativo di spazzare via la patria del socialismo per mano di Hitler e dei nazisti nella Seconda Guerra mondiale, isolamento della Guerra Fredda). Essa fu arrestata nella sua prima attuazione su ampia scala solo dai limiti di esperienza, elaborazione e concezione del movimento comunista.

A 100 anni di distanza (che nella storia dell’umanità sono un periodo estremamente ridotto), quella rivoluzione socialista che “sconvolse il mondo” è oggetto di dibattito…  (continua a leggere)

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–        [Napoli] 15 luglio – Festa della Riscossa Popolare: appello a partecipare al dibattito nazionale

–        [Napoli] Adesioni al dibattito del 15 Luglio “Attuare le parti progressiste della Costituzione, prendere in mano le redini del paese!”

–        [Roma] Sull’incendio di ECO-X: una lettera di un lettore romano

–        [Italia] Riflessioni sul film Bronte, diretto da Florestano Vancini (1972)

–        [Internazionale] Il messaggio del Fronte Nazionale Democratico delle Filippine (FNDP) alla Rivoluzione Bolivariana in corso in Venezuela

 

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Da Resistenza n. 7-8/2017

Qui puoi scaricare il file in word e PDF.

 

La catastrofe incombe, che fare?

Gli esponenti del sistema politico borghese italiano e gli intellettuali suoi portavoce si dividono in tre correnti: fazione delle larghe intese, fazione antisistema e fazione della sinistra borghese (vedi “Anche la storia ha bisogno di una spinta”).

Nessuna di queste tre correnti ha, alla prova dei fatti, una soluzione per fare fronte agli effetti della crisi che sia positiva per le masse popolari, cioè conforme ai loro interessi, alle loro aspirazioni e conforme all’emancipazione collettiva dal bisogno e dalle calamità naturali potenzialmente possibile, stante il grado di sviluppo delle conoscenze generali raggiunto dall’umanità. La prova dei fatti è qui intesa nel senso che, da quando la crisi generale del capitalismo è entrata nella fase acuta e terminale nel 2008, la fazione delle larghe intese ha prodotto solo “soluzioni” che si sono rivelate peggiori degli effetti della crisi che pretendeva di contrastare, la fazione antisistema ha fomentato la guerra fra poveri e il razzismo, la fazione della sinistra borghese ha prodotto a profusione soluzioni “di buon senso” che si sono tutte rivelate un fallimento… (Leggi tutto)

 

 

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Il segnale dell’Aurora – Campagna per il Centenario della Rivoluzione d’Ottobre

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Per celebrare il centenario della Rivoluzione d’Ottobre abbiamo realizzato una maglietta in cui abbiamo sintetizzato il ruolo del partito comunista come avanguardia necessaria e indispensabile nella costruzione della rivoluzione e nell’instaurazione del socialismo, il ruolo della classe operaia e delle masse popolari organizzate intorno al loro partito comunista: perché i comunisti sono il motore della rivoluzione e le masse popolari ne sono la forza, entrambi questi elementi sono indispensabili.

A volte la storia ha bisogno di una spinta! Questa tesi si basa sul fatto che la trasformazione del capitalismo nel socialismo, è un processo in atto e le cui condizioni oggettive nei paesi imperialisti esistono e sono mature da tempo. Questo processo ha però bisogno della creazione del fattore soggettivo (il Partito comunista adatto ai compiti e le organizzazioni di massa che da questo sono orientate). Non si tratta quindi di “animare rivolte”, ma principalmente di sollevare la testa e lo sguardo, di elevarci e di diventare capaci di unire le rivolte (disordinate, contraddittorie) delle masse popolari in una spinta collettiva e unitaria a trasformare la società.

Il passaggio dal vecchio al nuovo mondo non è spontaneo. A volte la storia ha bisogno di una spinta, diceva Lenin. A spingere devono essere, dobbiamo essere, noi comunisti e per spingere dobbiamo sapere in quale direzione andare.

 

Maglietta UNISEX, grammatura 165g/mq. Taglie S, M, L, XL, XXL.

Disponibile nei colori Nero e Blu Navy.

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Puoi averla tramite versamento su:⦁PAYPAL⦁ Bonifico IBAN: IT79 M030 6909 5511 0000 0003 018 – CCB Intestato a Gemmi Renzo ⦁ Ricarica Postepay n. 5333 1710 0024 1535 – carta intestata a Gemmi Renzo – CF: GMMRNZ71T12H223K

Ricordati di scrivere via mail a carc@riseup.net per ordinare indicando la quantità desiderata, il colore e la taglia.

 

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Devolvi il 5×1000 della tua dichiarazione dei redditi all’Associazione Resistenza

Il cinque per mille è una forma di finanziamento che non comporta oneri aggiuntivi al contribuente, dal momento che questi, tramite la compilazione dell’apposita sezione nella dichiarazione dei redditi, sceglie semplicemente la destinazione di una quota della propria IRPEF.

Se presenti il Modello 730 o Modello Unico Persone Fisiche:

·Compila la scheda sul modello 730 o Modello Unico Persone Fisiche;

·firma nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”;

·indica nel riquadro il codice fiscale dell’Associazione Resistenza 97439540150;

Anche se non devi presentare la dichiarazione dei redditi puoi devolvere il 5 per mille:

·Compila la scheda fornita insieme al CU dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, firmando nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…” e indicando il codice fiscale dell’Associazione Resistenza 97439540150;

·inserisci la scheda in una busta chiusa;

·scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e il codice fiscale dell’Associazione Resistenza 97439540150;

·consegnala a un ufficio postale o a uno sportello bancario (che le ricevono gratuitamente) o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti, ecc.).

 

Promuovi il 5×1000 all’Associazione ResistenzaSCARICA E DIFFONDI IL VOLANTINO  Fronte Retro

Associazione Promozione Sociale – Codice Fiscale: 97439540150 –

Via Tanaro 7, 20128 Milano, Tel: 02.26.30.64.54, Email: ass.resistenza@libero.it, Facebook: Associazione Resistenza

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