Banner Comunicati Stampa

Goletta dei Laghi presenta i risultati dei monitoraggi nel Lazio

A Roma si chiude il viaggio di Goletta dei Laghi 2017 con la presentazione dei risultati del monitoraggio eseguito sui laghi del Lazio tra il 19 e il 21 luglio e dopo le tappe sui Laghi di Bracciano e Canterno, durante le quali l’associazione ambientalista, insieme ad amministrazioni e cittadini, ha affrontato l’annoso problema della siccità e dell’abbassamento del livello dei laghi.

COMUNICATO STAMPA – 25/07/2017
Banner Comunicati Stampa

GOLETTA DEI LAGHI DI LEGAMBIENTE PRESENTA I RISULTATI DEI MONITORAGGI NEL LAZIO: IN 8 PUNTI SUI 23 CAMPIONATI, CARICHE BATTERICHE SOPRA I LIMITI

NEL LAGO DI BOLSENA LA SITUAZIONE PEGGIORE CON 5 PUNTI INQUINATI SU 7 

“PER IL LAGO DI BOLSENA EMERGE ANCORA UN QUADRO PREOCCUPANTE PER LA PRESENZA DI SCARICHI NON DEPURATI E SEGNALIAMO ANCHE UN PUNTO FORTEMENTE INQUINATO SUL LAGO DEL TURANO”

“MIGLIORA LA SITUAZIONE SUL LAGO DI BRACCIANO, DOVE SAREMO IMPEGNATI CON TUTTE LE NOSTRE FORZE NEL DIFENDERE IL BLOCCO DELLE CAPTAZIONI DI ACEA, CHE LA REGIONE HA IMPOSTO DAL PROSSIMO 28 LUGLIO”  

A Roma si chiude il viaggio di Goletta dei Laghi 2017 con la conferenza stampa di presentazione dei risultati del monitoraggio che i tecnici di Legambiente hanno eseguito sui laghi del Lazio tra il 19 e il 21 luglio e dopo le tappe sui Laghi di Bracciano e Canterno, durante le quali l’associazione ambientalista, insieme ad amministrazioni e cittadini, ha affrontato l’annoso problema della siccità e dell’abbassamento del livello dei laghi.

È il Lago di Bolsena, quello dove Legambiente ha individuato le maggiori criticità, sul più grande lago del Lazio i prelievi sono risultati inquinati in 5 punti su 7 punti campionati: fortemente inquinata l’acqua sulla spiaggia in fondo a Via Cava a Marta (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso ponticello in località “gli oppieti” e inquinata nel punto di prelievo a Prati Renari nel comune di San Lorenzo Nuovo (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso Cannello in località “la Grata” a Gradoli (VT) e fortemente inquinato il punto presso il fosso in zona San Rocco a “Montefiascone” come già segnalato nei giorni scorsi con un blitz dei volontari. Situazione meno negativa invece sul Lago di Bracciano dove, dei 5 prelievi effettuati, ben 3 sono risultati entro i limiti per presenza batterica, risultato inquinato il punto alla foce del Fosso di Grotta Renara a Bracciano (RM) e la foce del canale tra Via San Pietro e Via della Rena a Trevignano Romano (RM).
Sul Lago del Turano in provincia di Rieti, risulta fortemente inquinato 1 punto su 2 alla foce del canale sotto via Turanense a Colle di Tora (RI), entro i limiti invece la spiaggetta a Castel di Tora (RI).
Entro i limiti anche le analisi dei 3 prelievi sul Lago Albano, i 2 sul Lago di Vico, i 2 sul Lago del Salto e i 2 sul Lago di Canterno

“Dalle analisi svolte, emerge un quadro preoccupante sul Lago di Bolsena dove entrano ancora troppi scarichi non depurati in diverse aree del maggior lago vulcanico d’Europa per portata d’acqua – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ma anche per il piccolo Lago del Turano segnaliamo una forte criticità individuata che va affrontata con determinazione. Sul Lago di Bracciano, nell’ultimo periodo, c’è stato un miglioramento che si vede dalla diminuzione dei punti critici, qui i comuni devono assolutamente salvaguardare il proprio Lago eliminando gli scarichi non depurati con la stessa forza con la quale stanno difendendo il lago dalle captazioni di Acea, lotta che sosterremo con tutte le nostre forze affinché il prossimo 28 luglio, come determinato dalla Regione, si blocchi la captazione. Come tutti gli anni, segnaliamo con i risultati le situazioni critiche e ci mettiamo a disposizione delle amministrazioni nella risoluzione dei problemi. Dopo un anno particolarmente complicato per gli ecosistemi lacustri, che soprattutto negli ultimi mesi hanno sofferto per la mancanza di piogge e per le captazioni che, come a Bracciano, ne stanno mettendo a dura prova la forza ed il valore ecosistemico, insieme con la ricchezza economico-turistica per le comunità locali, facciamo il punto sulle criticità individuate, senza dare giudizi complessivi sullo stato delle acque ma segnalando le presenza di inquinamento batteriologico di origine fecale, dove c’è bisogno di interventi di ripristino, captazione di reflui non depurati o interruzione di flussi fognari abusivi. Se nei laghi di Canterno, Vico e Albano non rileviamo criticità di origine fecale, bisogna però lavorare e tanto, per eliminare i fattori inquinanti derivati da presenza di alghe tossiche, microrganismi complessi e sfruttamento spregiudicato ai fini della produzione idroelettrica che in questi luoghi sono agli onori delle cronache. Nessuna criticità emerge nel Lago del Salto”.

“Quello che raccontiamo da anni con la Goletta dei Laghi non è solo lo stato di salute dei specchi d’acqua italiani, ma soprattutto la necessità di una visione sistemica a questi ambienti straordinari – dichiara Simone Nuglio responsabile campagna Goletta dei Laghi – L’emergenza siccità che investe i laghi laziali ci dimostra questo in modo ancora più forte e ci fa capire che solo una pianificazione e una gestione integrata e condivisa tra tutti i portatori di interesse, consente di tutelare i preziosi servizi ecosistemici che non riguardano soltanto la risorsa idrica ma anche, ad esempio, le importanti funzioni di regolazione climatica”

 

LAGO

PV

Comune

Località

Punto

Giudizio 2017

RISULTATI Lago di BOLSENA

Bolsena

VT

Bolsena

Lungolago

Lago  presso Foce fosso del Cimitero

entro i limiti

Bolsena

VT

Montefiascone

Lungolago

Foce torrente nei pressi del parco giochi

Fortemente Inquinato

Bolsena

VT

Marta

 

Lago, presso spiaggia in fondo a via Cava

Fortemente Inquinato

Bolsena

VT

San Lorenzo Nuovo

Oppietti

Fosso il Fiume (Le Vene)/ Foce del Fosso Ponticello

Fortemente Inquinato

Bolsena

VT

San Lorenzo Nuovo

 Prati Renari

Canale in località Prati Renari

Inquinato

Bolsena

VT

Capodimonte

Capodimonte

Lago presso spiaggia in viale Regina Margherita (tra via dei Pini e via degli Eucaliptus)

entro i limiti

Bolsena

VT

Gradoli

La Grata

Foce fosso Cannello o foce del fosso Rigo

Fortemente Inquinato

RISULTATI Lago di BRACCIANO

Bracciano

RM

Bracciano

La Lobbra

Lago in corrispondenza della Foce fosso della Lobbra

entro i limiti

Bracciano

RM

Bracciano

Rio della Mole

Foce fosso grotta Renara

Inquinato

Bracciano

RM

Trevignano Romano

 

Canale, presso incrocio fra via della Rena e via San Pietro

Fortemente Inquinato

Bracciano

RM

Anguillara Sabazia

Pizzo Prato

Lago in corrispondenza chiusa dell’emissario Arrone

entro i limiti

Bracciano

RM

Anguillara Sabazia

Pizzo Prato

Lago in corrispondenza di Via dell’Acquedotto Palo

entro i limiti

RISULTATI Lago di VICO

Vico

VT

Caprarola

Scardenato

Lago nei pressi del ristorante “La bella Venere”

entro i limiti

Vico

VT

Ronciglione

Punta del lago

Lago presso spiaggietta  alla fine di Via Castello di Vico

entro i limiti

RISULTATI Lago di CANTERNO

Canterno

FR

Ferentino

 

Lago, a metà della sponda ovest, SP272

entro i limiti

Canterno

FR

Ferentino

 

Foce Fosso del Diluvio

entro i limiti

RISULTATI Lago ALBANO

Albano

RM

Castel Gandolfo

Via dei Pescatori

Spiaggetta dei Pescatori

entro i limiti

Albano

RM

Castel Gandolfo

Via dei Pescatori

Lago, presso via dei Pescatori, altezza Emissario Romano

entro i limiti

Albano

RM

Castel Gandolfo

Via Spiaggia del Lago

Spiaggetta presso Via Spiaggia del Lago 28/c

entro i limiti

Lago del SALTO

Salto

RI

Varco Sabino

Rocca Vittiana

Lago presso spiaggia altezza Via Giovanni XXIII in corrispondenza del CNVS

entro i limiti

Salto

RI

Petrella Salto

Borgo San Pietro

Lago presso spiaggia Altobelli in corrispondenza  della piscina pubblica 

entro i limiti

Lago del TURANO

Turano

RI

Colle di Tora

Colle di Tora

Foce canale presso spiaggia sotto la provinciale Turanese, scarico del depuratore

Fortemente Inquinato

Turano

RI

Castel di Tora

Bivio

Lago presso la spiaggetta sotto la provinciale Turanese all’altezza del Bar e del Campo da Basket, vicino incrocio con strada per Castel di Tora

entro i limiti

Nota sul monitoraggio scientifico 
I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente e i campioni per le analisi microbiologiche sono conservati in barattoli sterili in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nel laboratorio mobile entro le 24 ore dal prelievo. Come da normativa “il punto di monitoraggio è fissato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione”. I parametri presi in considerazione sono gli stessi previsti per i controlli sulla balneazione in base al Decreto Legislativo del 30 maggio 2008 n° 116.

Il lavoro di campionamento di Goletta dei Laghi per la seconda volta ha riguardato anche il monitoraggio delle microplastiche. I dati raccolti verranno elaborati nei laboratori di Enea – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – e presentati in autunno.

Legenda: 
INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml

FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml

 

SCARICA IL DOSSIER COMPLETO

 

Anche quest’anno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati è main partner di Goletta dei Laghi di Legambiente. Attivo da 33 anni, il CONOU garantisce la raccolta e l’avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L’olio usato che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli è un rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa perché può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 95% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa. “La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi – spiega il presidente del CONOU, Paolo Tomasi – rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. L’operato del Consorzio non solo evita una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese”.

 

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *