[Roma] “Un nuovo inizio per il Pigneto”

Il *grande cantiere della ferrovia* sta per stravolgere le nostre vite per almeno tre anni in un Quartiere che, dopo, non sarà più lo stesso. Da giovedì 7 settembre appuntamento in piazza Nuccitelli Persiani per parlare, vedere, sentire, condividere uno spazio di tutti, uno spazio per tutti e che non deve diventare a pagamento.

 

*Tornati dalle ferie? Siete pronti?

*
Il *grande cantiere della ferrovia* sta per stravolgere le nostre vite per
almeno tre anni in un Quartiere che, dopo, non sarà più lo stesso: via il
ponticello, una nuova fermata del treno, tram e vallo in parte coperto e
trasformato in una piazza… Ci siamo già passati con *la metro C*, con i
lavori per l’*isola pedonale, *la conversione della *Serono* in albergo e prima
ancora con le nuove *piazze e giardini *dell’Articolo 2…. Anche allora
abbiamo sperato che il Pigneto sarebbe migliorato con più spazi ed
opportunità per tutti.
* *
*Invece …*
Le opportunità sono arrivate solo per chi al Pigneto è venuto per farci
soldi. Per i *costruttori* in primis, che con due soldi hanno messo su *piazze
e giardini schifosi* in cambio del permesso a costruire palazzi; per il
consorzio della *metro C* che, dopo dieci anni, ci lascia una linea incompleta
e 110 milioni di contenzioso; per i tanti affittacamere con i prezzi alle
stelle, ma soprattutto per i tanti imprenditori della *movida* con la loro
offerta tutta uguale per clienti tutti uguali; peccato che dove arriva la
movida arrivano le *notti in bianco* e gli imprenditori dello *spaccio*, che si
riempiono le tasche avvelenando le nostre strade.

*L’isola pedonale è il simbolo del nostro fallimento.*
Ricordate? Doveva essere il luogo d’incontro del quartiere, tra il *mercato
mattutino*, gli spazi per i *giochi dei bambini il pomeriggio* e una
*passeggiata serale* come in un paese. È diventata un incubo senz’anima dove
chi ancora ci abita aspetta che “passi la nottata” dietro i doppi vetri
mentre cameriere sottopagate si contendono i clienti per l’aperitivo. Non era
quello che speravamo nelle assemblee di quartiere 20 anni fa quando si parlava
del futuro del Pigneto.

*Ma allora, cosa è andato storto?*
Cercando una spiegazione, sotto la pressione di decenni di pessima e
persistente congiuntura amministrativa e politica, *spesso ci siamo divisi e
indeboliti*, mentre le istituzioni lasciavano cadere a pezzi le piazzette e i
pochi spazi pubblici rimasti. E nel frattempo c’è chi racconta che saranno i
privati a salvare il Quartiere: illuminati benefattori che investiranno in
aiuole e zittiranno gli ubriachi molesti con i vigilantes in divisa.
*Piazzetta Nuccitelli-Persiani: esempio di furbizia e arroganza.*
La *furbizia da poco* di chi ha costruito e venduto quattro baracche e *quella
più sottile* di spacciare come “rigenerazione” urbana la costruzione di un
nuovo *mega locale *(ma dai!); infine, l’*arroganza* di volersi *appropriare
*di un *giardino pubblico* (brutto, rotto e tenuto in vita solo dalla tenacia
dei cittadini, ma comunque pubblico) per *riempirlo sempre più* di *tavolini
e* *clienti* che ci faranno nottata tra birra e schiamazzi! Avere un’intera
piazza in regalo dai cittadini e a disposizione del proprio locale, gratis, è
il sogno di questi “illuminati” imprenditori. In questo racconto *mancano
*protagonisti e responsabili importanti: *il Municipio e il Comune*, che in
tutti questi anni sono rimasti a guardare, senza controllare che le convenzioni
firmate dai costruttori venissero rispettate e mentre in altre zone della
città si è tentato di *pianificare e governare il commercio* e le attività
di somministrazione, al Pigneto come nel *far west* si è lasciato che i più
furbi e i più arroganti facessero come gli pareva. Nessuno straccio di
regolamento sulle *licenze*, sugli *orari*, nessun intervento utile a garantire
*la salute e una normale vita ai cittadini*; rimangono solo le inutili
ordinanze antivetro che nessuno fa rispettare, tanto meno *la polizia locale*
che ha ben altro da fare: mentre al Pigneto il tavolino è selvaggio, i
cittadini non dormono e si spaccia per strada, ci sono le rampe per disabili da
abbattere!
* *
*Non rassegniamoci, possiamo ancora scrivere una storia diversa.*
Ripartiamo da piazzetta Nuccitelli-Persiani prima che diventi *il peggiore
prolungamento dell’isola*. La Piazza deve restare pubblica, pulita
dall’amministrazione (pubblica) assieme a tutte le vie e i cassonetti nelle
vicinanze, curata e *vissuta dai cittadini* e *non “a disposizione” dei
privati e dei loro locali*.
Agli amministratori chiediamo un *intervento formale *che fermi questa
vergognosa pretesa e *l’adozione di un regolamento per tutti gli esercizi di
somministrazione, vecchi e nuovi*.
Da abitanti dobbiamo *difendere gli spazi pubblici, collettivi e di socialità*
dalle furbizie e arroganze di chi vuole imporci il suo solo interesse
economico.
* *
*VOGLIAMO RISPETTO PER GLI ABITANTI DEL PIGNETO, DESIDERIAMO UN NUOVO INIZIO.*
* *
*Da giovedì 7 settembre appuntamento in piazza Nuccitelli Persiani per
parlare, vedere, sentire, condividere uno spazio di tutti, uno spazio per tutti
e che non deve diventare a pagamento.*

* *
*giovedì 7 settembre ore 20.30 proiezione del film**

**IL PIÙ GRANDE SOGNO *
*di Michele Vannucci (2016)*
*SINOSSI http://www.filmitalia.org/p.aspx?t=film&l=it&did=100670
**

*

*Comitato di Quartiere Pigneto – Prenestino*

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *