USA non forniscono più armi a ribelli e accettano vittoria Assad

“Il governo degli Stati Uniti ha accettato questo senza entusiasmo e gioia, ma lo ha accettato”, ha dichiarato Robert Ford, ex ambasciatore di Washington in Siria, in un’intervista rilasciata alla alla rete televisiva libanese Al-Mayadeen, ieri, rispondendo alla domanda se la Casa Bianca sotto l’amministrazione di Donald Trump riconoscesse che Assad ha vinto sull’opposizione.

 

“Gli USA non forniscono più armi all’opposizione e accettano la vittoria di Assad”

 

Secondo l’ex ambasciatore degli USA in Siria, il suo paese e altri sponsor dell’opposizione siriana ammettono la vittoria del presidente siriano Bashar al Assad, e quindi hanno smesso di sostenere i cosiddetti ribelli.

 

“Il governo degli Stati Uniti ha accettato questo senza entusiasmo e gioia, ma lo ha accettato”, ha dichiarato Robert Ford, ex ambasciatore di Washington in Siria, in un’intervista rilasciata alla alla rete televisiva libanese Al-Mayadeen, ieri, rispondendo alla domanda se la Casa Bianca sotto l’amministrazione di Donald Trump riconoscesse che Assad ha vinto sull’opposizione.
 
Inoltre, ha anche osservato che il governo di Assad è ora nella sua posizione militare più forte rispetto al 2012, mentre l’opposizione è in quella più debole, perché il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Turchia e l’Arabia Saudita hanno smesso di sostenerla.
 
Tutto questo è il risultato dei progressi fatti dal governo siriano sui cosiddetti ribelli, secondo Ford, ricordando la liberazione della città di Aleppo alla fine dell’anno scorso da parte delle forze siriane e dalle recenti vittorie nella città di Deir Ezzor. “Siamo onesti, nessun analista americano si aspettava che le forze del governo siriano raggiungessero Deir Ezzor nel mese di settembre”, ha aggiunto.

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Tra l’altro, l’ex diplomatico, ha anche riconosciuto che gli analisti nordamericani si sono sbagliati di molto a suo tempo analizzando la crisi in Siria, spiegano che Washington non immaginava che la Russia avrebbe inviato truppe e condotto una campagna militare contro il terrorismo in Siria, né ha previsto la partecipazione di migliaia di milizie irachene e afgane.
 
Non sono mancati riferimenti all’Iran nella lotta contro il terrorismo in Siria, sostenendo che v’è una sorta di intensa competizione tra Stati Uniti e Russia per l’influenza in Medio Oriente e il paese persiano offre aiuto a Mosca al fine di “ridurre le l’influenza statunitense nella regione.”
 
Alla domanda se riconosce che il presidente russo Vladimir Putin ha vinto la guerra siriana, Ford ha osservato che “è sicuramente uno dei vincitori, ma ci sono altri vincitori. L’Iran ha vinto come il governo di Bashar al-Assad a Damasco. Gli Stati Uniti ha perso in una certa misura, forse non come il perdente più grande, ma uno di quelli.”
 
Infine, Ford ha evidenziati che i successi di Hezbollah contro i terroristi lo fanno considerare come uno dei vincitori da parte degli Stati Uniti. “Senza dubbio la reputazione di Hezbollah è cresciuta in qualche modo grazie alla guerra in Siria, per cui possiamo dire che sono vincitori.”
 

Fonte: Al Mayadeen

tratto da: www.lantidiplomatico.it

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