47.000 km² di foresta amazzonica in pericolo!

Il presidente brasiliano Michel Temer sacrifica foreste preziose. Ha reso disponibile un’ampia area protetta per lo sfruttamento dell’industria agraria e mineraria. È un “dono” che consente ai poteri economici del suo paese di rimanere al potere e di sfuggire alle accuse di corruzione. Petizione on line.

 

 

47.000 km² di foresta amazzonica in pericolo!

 


 La foresta amazzonica è in pericolo (© Stéphane Bidouze /Fotolia)

 

Il presidente brasiliano Michel Temer sacrifica foreste preziose. Ha reso disponibile un’ampia area protetta per lo sfruttamento dell’industria agraria e mineraria. È un “dono” che consente ai poteri economici del suo paese di rimanere al potere e di sfuggire alle accuse di corruzione. Firmi la petizione?

Lettera

CA: Presidente Temer; Congresso del Brasile e commissioni del parlamento

Presidente Temer: Non sacrificate la foresta amazzonica per rimanere al potere. Non concedete aree protette per la deforestazione.

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A nord del Brasile, la fitta copertura vegetale è ancora un affascinante mosaico dai toni verdi. Ma sotto le radici degli alberi ci sono depositi di materie prime che dovrebbero permanere intaccate: oro, alluminio, ferro, rame e manganese.

Nel 1984, 47.000 ettari di foresta pluviale – grande come la Danimarca – sono stati messi sotto protezione con il nome di RENCA. Sono state preservate dall’intervento delle società minerarie internazionali. RENCA comprende sette zone protette e due territori di popoli indigeni.

Il 22 agosto 2015, il presidente Temer del Brasile ha dichiarato la fine di RENCA con decreto di estinzione. Pochi giorni dopo, ha presentato un’altra proposta di legge al congresso, che prevedeva la riduzione dell’area forestale nazionale protetta di Jamanxim, a 350.000 ettari.

Gli ambientalisti brasiliani ritengono che le leggi che favoriscono la deforestazione siano utilizzate come merce di scambio. Il presidente Temer è sotto pressione. Deve rispondere di numerose accuse di corruzione. Per non finire in prigione, sta usando tutte le sue armi politiche.

Con promesse di denaro e altre utilità avrebbe evitato la sua estromissione dal parlamento nell’agosto 2017. Con la potente Bancada Ruralista e con i rappresentanti dell’industria mineraria si sarebbe accordato per indebolire le leggi ambientali e per ridurre il livello di protezione delle aree protette. In questo contesto sono stati avviati procedimenti giudiziari contro quasi la metà dei parlamentari.

Per continuare a fare affari con il legname, l’estrazione mineraria e l’agricoltura industriale hanno tolto lo status di protezione alla foresta per saccheggiarla. Un giudice ha sospeso temporaneamente il decreto di Temer. Ma il pericolo per l’Amazzonia non finisce qui. Ci saranno altre votazioni in parlamento.

Firma la petizione.

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