Non solo Londra. L’ISIS fa strage in Iraq: 84 morti e 93 feriti

Mentre l’attenzione è rivolta al nuovo attentato con più di 20 feriti, con ogni probabilità ancora dell’Isis, che ha colpito oggi Londra, passa inosservato l’ultimo duplice attacco suicida compiuto ieri dallo Stato islamico sull’autostrada Dhi Qar-Bassora e in un ristorante di Nassiriya, in Iraq. Si tratta di un’altra gravissima strage.

 

Non solo Londra. L’ISIS fa strage in Iraq: 84 morti e 93 feriti

Un gruppo di uomini armati che indossavano tute mimetiche ha fatto irruzione nel ristorante Fadak, nel distretto di Dhi Qar, dopo aver colpito un posto di blocco della polizia nel distretto di Batha con un’autobomba

 

Mentre l’attenzione è rivolta al nuovo attentato con più di 20 feriti, con ogni probabilità ancora dell’Isis, che ha colpito oggi Londra, passa inosservato l’ultimo duplice attacco suicida compiuto ieri dallo Stato islamico sull’autostrada Dhi Qar-Bassora e in un ristorante di Nassiriya, in Iraq. Si tratta di un’altra gravissima strage. I morti sono 84 morti e i feriti 93 feriti, quasi tutti musulmani sciiti. Le vittime si stavano dirigendo verso la città santa sciita di Kerbala e tra i morti ci sono anche cittadini iraniani in pellegrinaggio. Il Califfato ha rivendicato l’attentato attraverso un messaggio diffuso dalla sua agenzia di stampa “Amaq”.

Secondo la ricostruzione dell’accaduto fatta da fonti ufficiali irachene, un gruppo di uomini armati che indossavano tute mimetiche ha fatto irruzione nel ristorante Fadak, nel distretto di Dhi Qar, dopo aver colpito un posto di blocco della polizia nel distretto di Batha con un’autobomba. Per le persone presenti nel ristorante non c’è stato scampo. Le tv irachene hanno mandato in onda immagini raccapriccianti di morte e devastazioni.

La striscia di sangue si allunga di pari passo con il disfacimento, sotto l’urto dell’offensiva degli esercito di Iraq e Siria, dello Stato islamico proclamato tre anni fa dall’emiro Abu Bakr al Baghdadi. L’Isis, si prevede, intensificherà i suoi attentati per dimostrare di non essere stato sconfitto. Ad agosto un totale di 125 civili iracheni sono stati uccisi e altri 188 sono rimasti feriti in atti di terrorismo, violenza e scontri armati, secondo i dati della missione di assistenza delle Nazioni Unite per l’Iraq (Unami). Dall’inizio dell’anno in Iraq sono decedute almeno 2.858 persone, mentre 3.742 sono rimaste ferite. Il governatorato di Baghdad è stato il più colpito il mese scorso con 45 morti e 135 feriti.

Intanto si è appreso che due giorni fa unità combattenti curde hanno catturato in Siria un cittadino statunitense che militava nelle file dello Stato islamico e l’hanno consegnato alle forze Usa. Lo ha reso noto il Dipartimento della difesa americano senza rivelare l’identità dell’uomo. Si stima che 40 mila combattenti stranieri siano confluiti in Iraq e Siria nel corso degli ultimi anni per combattere dalla parte dell’Isis.

Fonte: Nena News – Roma, 15 settembre 2017

da: www.controinformazione.info

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