“Essere o Essere”: una nuova Giornata Europea dei Risvegli

Rafforzare l’alleanza internazionale intorno alle persone in stato vegetativo o con esiti di coma, a partire dal modello della Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna e presidiare i percorsi di cura oltre il risveglio, affrontando i bisogni delle famiglie nelle fasi di criticità: è partendo da questi concetti che è diventata Europea la Giornata dei Risvegli per la Ricerca sul Coma – Vale la Pena.

 

 

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Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

“Essere o Essere”: una nuova Giornata Europea dei Risvegli
Rafforzare l’alleanza internazionale intorno alle persone in stato vegetativo o con esiti di coma, a partire dal modello della Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna e presidiare i percorsi di cura oltre il risveglio, affrontando i bisogni delle famiglie nelle fasi di criticità: è partendo da questi concetti che è diventata Europea la Giornata dei Risvegli per la Ricerca sul Coma – Vale la Pena, iniziativa promossa per il 7 ottobre di ogni anno dall’Associazione bolognese degli Amici di Luca. L’evento, intitolato quest’anno “Essere o Essere”, verrà presentato domani, 21 settembre
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La città capace di… accogliere, includere e sognare
Tornerà in Umbria da domani, 21 settembre e fino a sabato 23, il “Festival per le città accessibili”, manifestazione che in questa quarta edizione – dedicata al tema “La città capace di… accogliere, includere e sognare” – metterà ancora una volta a confronto tante diverse iniziative, accomunate però dall’unico obiettivo di eliminare dalle città le barriere fisiche, sociali, culturali ed economiche. Una preziosa occasione di incontro, dunque, fra le Istituzioni con responsabilità di governo urbano e i vari attori della città accessibile, compresi tecnici, associazioni e operatori del settore
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Troppe supplenze senza titolo: il caso Sicilia
«Sembra proprio – scrive Gianluca Rapisada – che l’esperienza di questi ultimi quarant’anni non abbia affatto insegnato al Ministero dell’Istruzione che precarietà e scarso investimento sulla formazione degli operatori non giovano ai ragazzi con disabilità e ricorrere a tanti insegnanti per il sostegno “senza titolo” non è garanzia di qualità dell’inclusione scolastica. In tal senso appare particolarmente preoccupante la situazione della Sicilia, tanto da far temere che anche per quest’anno la qualità dello studio per gli allievi con disabilità resterà solo sulla carta»
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Il Filo dalla Torre in viaggio verso il futuro
Nata nel 1994 a Roma (e con una sede anche a Milano), l’Associazione Il Filo dalla Torre è impegnata nel campo dell’autismo e della disabilità psichica, per sostenere la crescita dei bambini autistici, delle loro famiglie, delle scuole e di tutti i sistemi di riferimento, tramite la realizzazione di varie attività. Nel corso di un incontro in programma per domani, 21 settembre, a Roma, ne verranno presentati i progetti e le iniziative che si punta a realizzare nei prossimi mesi e nel 2018, sempre per rispondere alle necessità delle persone con disturbo dello spettro autistico
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Opportunità di mobilità per una città sempre più accessibile
È certamente doveroso che nell’àmbito della “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile”, in corso a Torino, sia stato previsto per il 22 settembre anche il convegno intitolato appunto “Opportunità di mobilità per una città sempre più accessibile”, durante il quale – partendo dall’assunto fissato dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che accessibilità, fruibilità e mobilità personale sono diritti umani – verrà proposta un’ampia carrellata sulle attuali opportunità di utilizzo dei mezzi di trasporto da parte delle stesse persone con disabilità
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Circa diecimila studenti con disabilità in più
Un documento diffuso nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione, concernente una serie di dati sulle scuole statali, parla di oltre diecimila alunni con disabilità in più, rispetto allo scorso anno scolastico, confermando la quasi costante crescita degli stessi, negli ultimi dieci anni, in parallelo a quella degli insegnanti di sostegno (molti dei quali tramite i cosiddetti “posti in deroga”)
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