Le nuove guerre che devastano il mondo sono combattute in nome della vita (per la democrazia, la sicurezza, la pace nelle loro versioni occidentali) oppure, al contrario, per infliggere ai corpi mutilazioni, lesioni e morte. Nel primo caso si parla di conflitto “biopolitico”, nel secondo, per dirla con Achille Mbembe, di conflitto “necropolitico”.
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CAMBIARE IL MONDO [GIGI MALABARBA, RIMAFLOW]
«Comune è uno strumento importante, direi indispensabile, non solo per capire il mondo ma per cambiarlo…»
NUOVE GUERRE E AUTODIFESA IN KURDISTAN
Le nuove guerre che devastano il mondo sono combattute in nome della vita (per la democrazia, la sicurezza, la pace nelle loro versioni occidentali) oppure, al contrario, per infliggere ai corpi mutilazioni, lesioni e morte. Nel primo caso si parla di conflitto “biopolitico”, nel secondo, per dirla con Achille Mbembe, di conflitto “necropolitico”. In Siria e Turchia questi due tipi di conflitto si mostrano in modo più intenso. «Risolvere la questione curda», ad esempio, per il governo turco significa promuovere un conflitto biopolitico, nel frattempo però anche la Turchia è diventata un palcoscenico per le necropolitiche dell’Isis. In questo contesto di guerra, le comunità curde, ispirate dalla rivoluzione nel Roja va, hanno cominciato a mettere in pratica alcune forme per realizzare la propria autodifesa non solo in risposta alla violenza dello Stato. L’autodifesa riguarda anche il modo in cui gli individui oppressi proteggono i loro «mondi vitali» dal potere centrale, dalla devastazione ecologica, dalle relazioni patriarcali, dal capitalismo. Per questo hanno iniziato a sperimentare strumenti di autogoverno nelle sfere decisionale, sanitaria ed educativa. Dal canto loro le donne curde, coscienti che non sono solo il capitalismo e lo Stato-nazione a favorire le odierne ideologie di guerra, ma anche il patriarcato, hanno creato delle proprie reti parallele. C’è questo e molto altro dietro la vittoria scontata e schiacciante al referendum sull’indipendenza del Kurdistan in Iraq. “Come risultato di questi sviluppi – spiega la sociologa e femminista Nazan Üstündağ – in Kurdistan si sta realizzando una gra duale trasformazione di tutti gli ambiti vitali, soprattutto nella concezione degli spazi, dell’etica e del lavoro. I primi vengono ora concepiti come luoghi di resistenza, negoziazione e auto-organizzazione. L’etica va assumendo una nuova conformazione che mette in primo piano la solidarietà, la comunanza, l’amicizia e l’internazionalismo. Il lavoro di accudimento e riproduzione di coloro che resistono e trasformano il sistema diviene più importante di quello salariato…”
NAZAN ÜSTÜNDAG
◊ IL CAPITALISMO È POTERE, NON ECONOMIA RAÚL ZIBECHI
◊ APPRENDERE IN MODO DIVERSO NEL ROJAVA JENET BIEHL
NEORAZZISMO
Ovunque cresce un sentimento cattivo nei confronti dei migranti. Ma ha ragione Bifo, “bisogna affrontare il razzismo contemporaneo con meno sufficienza e meno arroganza di quanto facciamo abitualmente…”. Di certo siamo di fronte a un razzismo dei “perdenti”, di “coloro che hanno subito l’umiliazione e l’impoverimento e cercano un capro espiatorio su cui vendicarsi”. La risposta deve includere aspetti psicologici (di fronte a persone in difficoltà dovremmo tutti provare il bisogno di alleviare le loro sofferenze), storici (il colonialismo occidentale non è finito) politici (non possiamo pensare di trasformare le città in cittadelle militari e vivere in uno stato di guerra permanente). Servono politiche e azioni di accoglienza vera e di educazione. È troppo tardi? Probabilmente sì
FRANCO BERARDI BIFO
◊ TORTURE E MORTE DELOCALIZZATE LORENZO GUADAGNUCCI
◊ LA BOMBA A TEMPO DEL RAZZISMO A 5 STELLE ANNAMARIA RIVERA
NON UNA DI MENO: SAREMO TEMPESTA
Ogni anno decine di migliaia di donne di tutto il mondo perdono ancora la vita a causa di un aborto non sicuro. Quarantuno milioni di adolescenti portano a termine una gravidanza indesiderata o conseguente a uno stupro. Il 28 settembre è la Giornata mondiale per la libertà di scelta e il diritto all’auto-determinazione sul proprio corpo da parte delle donne. Un’occasione molto importante per rivedere nelle strade di tutto il mondo lo straordinario movimento a dimensione planetaria che si è imposto con una dinamica nuova, profonda e impetuosa negli ultimi anni. Anche in Italia le donne si riprendono la scena sospinte da una marea comune d’indignazione, ribellione culturale e obiettivi molto concreti, una marea stanca della retorica e delle parole vuote delle is tituzioni che annuncia tempesta. Ne abbiamo parlato con Marita Mariangela Casalucci della rete Non una di meno di Milano
DALE ZACCARIA
◊ IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA FEMMINILE LEA MELANDRI
◊ DALL’8 MARZO, QUALCOSA È CAMBIATO ANNA FOGGIA
BUS STOP!
La vicenda ormai è tristemente nota: in questi giorni, sette grandi città italiane si trovano invase da manifesti omotransfobici che annunciano il passaggio del “Bus delle libertà”, in strada per combattere nientemeno che “l’emergenza educativa”, insomma il mitico gender. Un tour tra piazze e strade con le scritte enormi “I bambini sono maschi e le bambine femmine” e “La natura non si sceglie. #StopGender nelle scuole”… In Italia, come segnala Lea Melandri, una delle risposte migliori al “Bus della Libertà” arriva da Simona Marino, delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli. Eccola:
R.C.
◊ GENDER. ECCO IL NUOVO MOSTRO MARIA G. DI RIENZO
◊ COSA PENSO DELLA TEORIA DEL GENDER MANUELA SALVI
QUESTA È UNA MENSA AUTOGESTITA
Ci sono i bambini che ogni giorno a turno apparecchiano e quelli che sparecchiano, i genitori che decidono insieme il menù (condiviso con la pediatria di comunità e l’Asl) privilegiando la filiera corta, le cuoche (attente ai problemi alimentari ma anche alle scelte di tipo etico, culturale e religioso) e un’associazione che gestisce i locali della cucina e decide le rette mensili. Accade in provincia di Ferrara. Non è vero che non esistono alternative allo Stato e al mercato, non è vero che impossibile riprendersi in mano la vita, cominciando magari in cucina
MAURO PRESINI
STUDIARE, FARE E CAMMINARE INSIEME
Ha ragione Raúl Zibechi: abbiamo bisogno di rifugi non per rinchiuderci ma “per proteggersi e continuare a costruire mondi nuovi…”. Gordiani in comune, spazio sociale e culturale della periferia est di Roma (via Pisino 30) – abbandonato, recuperato e gestito dalle associazioni La Strada e Sguardoingiro -, sembra ogni giorno di più un piccolo e colorato rifugio pronto a proporre nuove iniziative per grandi e piccoli. Nelle prossime settimane, ad esempio, da una collaborazione tra La Strada e l’associazione Laudes, nasce un Doposcuola popolare per bambini e bambine di elementari e medie (info al 345 0929732). Non solo compiti ma anche tante attività per imparare a fare le cose insieme. La Strada, inoltre, apre le iscrizioni al Laboratorio di autoproduzione del pane e, in collaborazione con la redazione di Comune, di un Corso di giornalismo di base (tel. 340 3460664). Quattro, invece, i corsi proposti da Sguardoingiro: Crea il tuo albo illustrato, Corso di pittura alla scoperta del quartiere, Laboratori con le mani e Corso di fotografia digitale… Insomma costruire mondi nuovi…
R.C.
CREARE NUOVE COMUNITÀ
L’energia per un cambiamento serio e duraturo sarà originata, come sempre, nella periferia, lontano dai santuari custoditi dai poteri ufficiali. Qui si trovano prima di tutto immaginazione, entusiasmo di base, sperimentazioni. Cibo e monete locali, piattaforme digitali autogestite, banche del tempo… “Una grande varietà di progetti sperimentali, di organizzazioni innovative e di movimenti sociali – scrive David Bollier – stanno sviluppando nuovi tipi di approvvigionamento e di sistemi di autogoverno…”
DAVID BOLLIER
MESSAGGI DAL PIANETA TERRA
L’incredibile caldo e la siccità dell’estate appena conclusa, le prime piogge torrenziali e le frane diffuse, il moltiplicarsi di cicloni sempre più veloci e intensi… Il grido inascoltato di una terra che soffre
A CURA DI ALBERTO CASTAGNOLA
POSSIAMO SMETTERE DI PRENDERE L’AUTO?
L’Italia è il Paese europeo dove l’inquinamento causato delle auto a diesel uccide di più, per non parlare degli incidenti stradali. Un bollettino da guerra quotidiano. Eppure in Norvegia, Finlandia e Cipro il rischio di morte è 14 volte inferiore alla media europea. Come fanno? La soluzione non è meno auto diesel, più auto a metano e più auto elettriche, la soluzione è meno auto. Punto. “La soluzione è ridurre – scrive Linda Maggiori -, condividere: non due o tre auto a famiglia (media italiana), ma un’auto ogni 3 o 4 famiglie. Auto ecologiche non private, ma in condivisione, forme di car sharing o car pooling. Mezzi pubblici economici ed efficienti, strade sicure a misura di bici e pedoni. Incentivi a chi si reca al lavoro o a scuola in bici, pedaggi e disincentivi per chi usa le auto, città con estese zone pedonali e ciclabili…”
LINDA MAGGIORI
LA FINANZA NON È UN FINE
Diamo ormai per scontato che la finanza sia un mondo a sé, staccato dalla società e con l’unico fine di fare soldi dai soldi. La stessa idea di essere umano si riduce all’homo economicus. “È quindi necessario smontare l’attuale visione e ripensare dalla radice il ruolo e il compito che la finanza deve avere nella società – scrive Andrea Baranes – Per questo è essenziale mettersi in ascolto e successivamente provare a contribuire e partecipare, lavorando in rete con gli altri attori della società. La finanza etica mostra un possibile percorso alternativo, fondato sulla trasparenza, la partecipazione e la valutazione delle ricadute non economiche dell’agire economico…”. Verso l’incontro nazionale del Cnca
ANDREA BARANES
LA CANCELLIERA DELLO SMOG
C’è solo una persona al mondo che ha più responsabilità di Donald Trump quanto a devastazioni dell’ambiente naturale: si chiama Angela Mekel
GEORGE MONBIOT
IUS SOLI
Alfano: “No allo Ius soli. Per noi la questione è finita…”. Avete già firmato l’appello “Insegnanti per la cittadinanza”?
FIRMA L’APPELLO
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AGENDA
Roma. Insegnanti per la cittadinanza
Spello (Pg). Sguardo meticci – Incontro nazionale del Cnca
Mira (Ve). Si può fare – Ines 2017 – Festival delle economia e delle relazioni solidali
Napoli. Conferenza dei giuristi e delle giuriste del Mediterraneo
Bari. Una risata ci educherà. Incontro della Rete di cooperazione educativa
Roma. Impunita – Festival della cultura critica dell’infanzia
Roma. Ecosolpop -Festa dei tuberi e dei sapori autunnali
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