[Milano] Sei richieste per il futuro di via Padova

Un’occasione per presentare i risultati di un lungo lavoro svolto sul territorio da novembre 2016 a oggi, nell’ambito del progetto “Via Padova Coesione Sociale 3.0”.  La scelta di illustrare e le azioni da sviluppare nei prossimi 8 mesi per realizzare un modello di coesione sociale come processo accompagnato dal basso e governato dall’alto. Milano, sabato 21 ottobre – ore  10-13.

 

Comunicato Stampa

COMIN ospita l’incontro
“Fin qui e oltre. Fare insieme per Via Padova. La Coesione Sociale: dai giardini di piazzetta Mosso, passando dagli orti fino al mosaico storico”.

Milano, sabato 21 ottobre presso il Giardino della Madia,
in via Fonseca Pimentel 5, a partire dalle 10

 

Un’occasione per presentare i risultati di un lungo lavoro svolto sul territorio da novembre 2016 a oggi, nell’ambito del progetto “Via Padova Coesione Sociale 3.0”.  Ma non solo: la scelta di illustrare e le azioni da sviluppare nei prossimi 8 mesi per realizzare un modello di coesione sociale come processo accompagnato dal basso e governato dall’alto.

L’appuntamento è per sabato 21 ottobre, a partire dalle 10 e fino alle 13: l’incontro è organizzato da COMIN -capofila- insieme a B-CAM, ALA Milano onlus e Tempo per l’Infanzia e da sei soggetti partner che stanno realizzando il progetto per conto del Comune di Milano – Assessorato alla Sicurezza e Coesione Sociale.

“Col progetto ‘Via Padova Coesione Sociale 3.0’ siamo a un vero e proprio punto di svolta del lavoro di coesione sociale. In questi primi undici mesi, oltre a portare avanti le azioni sul territorio, abbiamo incontrato i cittadini nei quartieri e crediamo che essi possano offrire al Comune elementi utili di politiche positive” spiega Anna Monti , coordinatrice del progetto Via Padova: Coesione Sociale 3.0

A oggi, ‘Via Padova: Coesione Sociale 3.0’ ha visto, oltre alle quattro cooperative e ai sei partner formali, la partecipazione attiva di molti cittadini che si sono lasciati coinvolgere attivamente intorno al tema di coesione sociale.

Tra le azioni svolte ricordiamo: 
•  I laboratori di street art e la realizzazione del murales di via Esterle (vedi più avanti)
• il lavoro di connessione tra i partner (soggetti territoriali), che ha portato a una maggiore connessione tra gli orti condivisi di via Padova, via Esterle, Parco Trotter e Cascina Martesana;
• la pubblicazione, a dicembre 2017, del mosaico storico: fotografie e narrazione di chi ha attraversato/abitato via Padova negli anni fino ad arrivare a oggi, a cura de Gli Amici del Parco Trotter;    
• la restituzione in forma di reading  delle storie raccolte durante i presidi in piazzetta Mosso

https://www.youtube.com/watch?v=XSB336obMgA

L’opera di Wall Art realizzata il 30 settembre scorso, in via Carlo Esterle a Milano, dall’artista argentino Pablo “Pinxit” Compagnucci, è stata realizzata su un muro lungo 43 metri posto di fronte all’orto condiviso. L’opera è stata pensata come un appuntamento con performance artistiche, workshop e iniziative aperte a tutti i cittadini. 

La stessa finalità è quella che c’è dietro gli aperitivi analcolici organizzati in piazzetta Mosso e realizzati con il coinvolgimento di AMSA, A2A e dei cittadini di via Padova. 

L’incontro di sabato 21 ottobre vuole essere un momento di bilancio e di rilancio del lavoro di coesione, come pure un momento per ribadire sei questioni prioritarie identificate in questi mesi di lavoro e di interlocuzione con tutti gli attori.

  1. La messa in sicurezza e la definizione condivisa della destinazione della cosiddetta “Casa del buco”, per fare in modo che divenga luogo di presidio e socialità del territorio, da luogo di degrado/abbandono qual è ora.
  2. La necessità di riqualificare complessivamente i giardinetti di via Mosso con la presenza di elementi di qualità ed eccellenza dell’arredo urbano.
  3. L’opportunità di limitare la vendita di alcolici e superalcolici nei diversi esercizi commerciali attigui ai giardini Mosso per non ingenerare troppi episodi negativi da tempo.
  4. La promozione del decoro nell’ambito delle attività commerciali (qualità delle vetrine, rispetto delle regole, ipotesi di Distretto Urbano del Commercio), vista la prossimità di Via Padova a Corso Buenos Aires, arteria commerciale di primaria importanza.
  5. La mobilitazione di risorse economiche e del raccordo con “Rete Ferroviaria Italiana” per la realizzazione della riqualificazione del tunnel ferroviario all’altezza di via Padova 89-102, con opere e street art/urban design e illuminazione: un luogo emblematico chiamato dai cittadini “tunnel degli orrori”, oggetto del degrado e punto di passaggio tra “la Via Padova buona e quella cattiva” (per citare gli abitanti).
  6. la disponibilità delle quattro cooperative e dei sei partner formali del progetto – Amici del Parco Trotter, T12 Lab, Comunicarearte Spazio Xpò, L’Ortica, Cascina Martesana, Circolo Legambiente Reteambiente – a interagire con il nuovo progetto Vigili di Quartiere per fornire elementi ulteriori di conoscenza territoriale.

“Per rispondere concretamente ai molteplici problemi del territorio, valorizzando al contempo le risorse della comunità locale, occorre determinare un modello di governance che preveda la costituzione di una sinergia concreta tra i diversi Assessorati di competenza e il Decentramento. Ciò aiuterebbe a realizzare un modello di coesione sociale come processo accompagnato dal basso e governato dall’alto. Il rischio, senza questa visione di pensiero e di azione politico-amministrativa, è che gli sforzi per favorire la coesione rischino di risultare effimeri e di generare sfiducia nei cittadini di via Padova” conclude Anna Monti

 

Milano, 19 ottobre 2017

Ufficio stampa,  www.coopcomin.org

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