“Insurrezioni in corso”

I cambiamenti veri si producono quasi sempre nella vita di ogni giorno, li mettono in atto gruppi di persone che hanno relazioni sociali dirette tra loro. Possiamo a volte accorgerci di qualcosa che si sta muovendo in modo sotterraneo, di persone che si spostano dal posto che lo Stato e il mercato hanno loro assegnato.

 

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IL PIACERE DI RIBELLARCI [GIULIA GIORDANO]
«Vi ringrazio per essere presenti ogni giorno della mia vita. Per accompagnarci nel Cambiamento (…) Spero che saremo sempre di più e con più consapevolezza del nostro valore, a prenderci il piacere di ribellarci, narrare il presente che amiamo, contribuire a creare un mondo più giusto e libero. Con molto affetto e complicità»

I cambiamenti veri si producono quasi sempre nella vita di ogni giorno, li mettono in atto gruppi di persone che hanno relazioni sociali dirette tra loro. Non sono facili da scoprire e non sappiamo mai se si trasformeranno o meno in azioni di massa. Quando però riusciamo a guardare oltre le apparenze e ad ascoltare qualcosa di diverso dalle notizie sempre uguali fornite dal circo dei grandi media, possiamo a volte accorgerci di qualcosa che si sta muovendo in modo sotterraneo, di persone che si spostano dal posto che lo Stato e il mercato hanno loro assegnato. Accade, per esempio, in America latina, dove – al di là del tramonto del ciclo segnato dai governi progressisti e della consistente ascesa delle destre politiche – alcuni gruppi collocati nei gradini più bassi delle società gerarchiche stanno aprendo nuovi cammini. Inventano insurrezioni che non fanno rum ore e sono spesso invisibili, anche perché stanno costruendo autonomia invece di proporsi solo di occupare le istituzioni esistenti. Sono i germogli di mondi nuovi che nascono dalle macerie del vecchio
RAÚL ZIBECHI

GLI SPORCHI SEGRETI DELLA CARNE VEGETALE
Che ne direste di un bell’hamburger di carne senza carne? Potreste assaggiarlo facilmente a New York per meno di 15 dollari, ma l’estate scorsa l’inviato del Venerdì di Repubblica l’ha provato in California: “Ho mangiato il futuro e mi ha lasciato uno strano retrogusto… ma il sapore non potrà che migliorare”. Quel futuro commestibile lo produce Impossible Food, un’aziendina che Google ha tentato di comprare per 300 milioni di dollari, niente da fare. Bill Gates, meno ingordo, s’è limitato a un investimento più modesto: 200 milioni. Nessuno di questi signori è solito sperperare soldi, quindi tanto appetito illustre non si spiegherebbe senza la certezz a di un allargamento planetario dei mercati. Inoltre, come i lettori di Comune più attenti sanno bene, l’industria della carne è un vero flagello per la salute, l’ambiente e gli animali. Siamo di fronte a un cambiamento epocale? Forse, ma la realtà, come spiega magistralmente Silvia Ribeiro, è assai differente. Il business degli imitatori vegetali high tech nasconde segreti inquietanti e potenzialmente più nefasti di quello del suino macinato. Sono legati al processo di ingegneria genetica che produce l’heme, l’ingrediente chiave dell’hamburger al sangue verde
SILVIA RIBEIRO
 

LA CASA DEL MONDO NUOVO. PER TUTTE E TUTTI
C’è una Casa nel cuore di Roma che è un luogo di incontro e di formazione, uno spazio di accoglienza e di scambio di saperi. Una biblioteca, un insieme di associazioni, un luogo che propone servizi alle donne (per soddisfare bisogni psicologici, sociali, legali, lavorativi…). E ancora un bistrot, un giardino, un ostello. Un punto di riferimento internazionale e locale (attraversato ogni anno da 30 mila persone di ogni età e origine), uno spazio autogestito libero da ideologie soffocanti e di dominio. “Il mondo attraversa la casa, la casa crea il nuovo mondo”, scrive Giulia Giordano a proposito della Casa internazionale delle donne. La giunta capitolina (che natura lmente non ha mai sostenuto le iniziative di quella Casa), dice che ha fatto due conti con la calcolatrice e ora pretende dalla Casa 830.000 euro, ma non bisogna tirarli fuori subito, può attendere anche 30 giorni. Chissà se nei calcoli ha considerato tutto quella storia. Chissà se è stata così brava da misurare anche la rabbia e la ribellione che vicende come questa seminano in città
GIULIA GIORDANO
 

“Parlo spesso con mia figlia di quello che succede nel mondo. Ci sono fatti che mi colpiscono nel profondo. Non so, forse è il mio modo per proteggerla. Per abbattere i muri delle sue certezze… Così le racconto della ragazza di Bologna, dello stupro, del fatto che quella giovane donna fosse nel luogo sbagliato, delle parole di don Guidotti e di altri uomini – scrive Penny, madre e insegnante – Parlo con lei che frequenta un gruppo scout… Sono inferocita per questa cultura per cui la vittima è anche carnefice. Per cui le donne in qualche modo se la cercano. O hanno atteggiamenti disdicevoli e c’è sempre un motivo per cui vengono violate. Mortificate. Abusate. In questa storia c’è un carnefice, uno solo, ed è lui che ha la colpa. Il giusto sta da una parte. Ed è quello della ragazza. Diciassette anni…”
PENNY
 

OSTIA NON È SOLTANTO SUBURRA
Ma davvero qualcuno scopre solo ora che Ostia è un territorio abbandonato dalle istituzioni? E, nello stesso tempo – perché le cose sono più complesse delle semplificazioni mediatiche – davvero qualcuno pensa sia soltanto il romanzo criminale di Suburra? Ci sono pensieri ed esperienze intorno a questo grande pezzo di Roma che restano fuori dalle luci e dai rumori dei grandi media, come quelle raccontati dalla straordinario spazio sociale e culturale partecipato del Teatro del Lido di Ostia. Che tra l’altro, scrive: “Ostia è anche una città che ha le sue incredibili bellezze e le sue energie sane e vitali, a queste dobbiamo guardare se vogliamo riscattare un destino che non è segnato, sta a noi cittadini e cittadine mobilitarci, indignarci, trovare la forze e la determinazione per rinascere…”
TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
 

SIAMO ARRABBIATI. OPPURE LO SIETE VOI?
“… Osate avvicinarvi con i vostri microfoni, le vostre telecamere, le vostre domande…, pretendendo di avere risposte. Rabbia. Questa è la ragione. Questo è il prodotto, comprato e rivenduto, masticato e vomitato. Questo è ciò che siamo. Questo è il ruolo che qualcuno ha scelto per noi… Ma una cosa l’abbiamo capita. Da un pezzo. Siete voi che dovreste essere arrabbiati con noi. Che dico? Voi dovreste essere sopraffatti dal livore, innanzi alle nostre malefatte. No, di più. Voi dovreste essere roventi d’indignazione verso voi stessi e quel che vi circonda. Per poi trasformarla in azioni di identica intensità. E pregne di un sottovalutato pacifismo talmente virulento da far tremare di paura il nostro posticcio digrignar di denti…”
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER

I CICLONI DEI CARAIBI ARRIVANO IN EUROPA
In genere, l’intensità degli uragani che lasciano le coste americane diretti verso l’Europa cala via via nell’attraversamento dell’Atlantico. La potenza di Ophelia sarebbe invece stata sostenuta questa volta dal riscaldamento delle acque fino alle coste africane e poi su fino al Portogallo e alla Gran Bretagna. La sabbia che ha dato un colore rossastro al cielo di Londra e ha alimentato gli incendi che hanno colpito il Portogallo proverrebbe dunque dall’Africa. Se il percorso ipotizzato sarà confermato dalle analisi e da prossimi eventi, quanto è avvenuto in Irlanda potrebbe presto diventare un’esperienza diffusa in Europa. Un’esperienza per la quale, naturalmente, non siamo affatto preparati. Intanto in venticin que città italiane del Nord non si respira più
ALBERTO CASTAGNOLA

LA CAMERA A GAS CHIAMATA NEW DELHI
Prima abbiamo delocalizzato le aziende poi abbiamo spiegato agli indiani che la vita è meravigliosa se moltiplichiamo il numero di auto nelle strade. Il risultato? Da alcuni giorni a New Dalhi una fitta coltre di aria inquinata e grigia (neanche fossimo a Torino) ha oscurato la città provocando numerosi incidenti in strada, sono state chiuse le scuole, è stato dichiarato lo stato di emergenza per la salute pubblica, tutti i lavori di costruzioni sono stati fermati, chiusi alcuni impianti industriali, è vietato anche il transito dei camion e il volo degli aerei, targhe alterne per le auto… Serviranno diversi giorni per migliorare la situazione. Il livello di inquinamento, che non dovrebbe superare il valore di “25”, in ques ti giorni è 969… Naturalmente la curva della crescita del Pil indiano resta fantastica
MARIA RITA D’ORSOGNA
 

NÈ AUSTERITÀ, NÉ DEBITI PUBBLICI
“L’impegno principale deve essere rivolto alla riduzione degli sprechi e all’aumento dell’efficienza dei processi di trasformazione energetica, che nei Paesi tecnologicamente avanzati può consentire di ridurre del 70% i consumi di energia alla fonte senza comportare una diminuzione dei servizi finali. Ne deriverebbero: una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica e dell’effetto serra; una drastica riduzione delle tensioni internazionali e delle guerre per il controllo delle fonti energetiche fossili; una drastica riduzione delle spese energetiche dei consumatori finali – famiglie, aziende, pubbliche amministrazioni. E se si spende di meno per avere gli stessi servi zi energetici, si può lavorare di meno e dedicare più tempo alle relazioni umane, alla creatività, allo studio disinteressato, alla contemplazione della bellezza….”
MAURIZIO PALLANTE
 

Il Black Friday è alla porte. Il 24 novembre ossia il primo venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, si dà il via agli acquisti pre-natalizi e dunque alle offerte eccezionali. Dagli Stati uniti e poi in tutto il mondo anno dopo anno si bruciano record, on line o nei negozi fisici c’è una concorrenza incredibile all’ultimo acquirente. E dopo il 24, tutto pronto per il cyber monday del 27 novembre, il giorno delle super offerte di prodotti tecnologici. Tra ossessione del consumo e pubblicità inconsapevoli, la giostra dell’economia deve girare, poco importa l’impatto ambientale, meno ancora chi fa profitto. Allora, pronti per il BlackFriday?
ALESSANDRA MAGLIARO

LO SVILUPPO CHE AGGREDISCE IL CHIAPAS
Mikeas Sanchez Gomez, indigena della Valle Zoque del nord del Chiapas, venuta a Roma per ritirare per conto del suo popolo un premio internazionale di Pax Christi, racconta l’aggressione del modello estrattivista nei confronti della sua comunità e della sua terra. Le concessioni ai soliti predatori in nome di uno sviluppo tossico quanto astratto sono per ora state bloccate dalla protesta ma il business dei megaprogetti e delle speculazioni travestite da eco-turismo è grande e la sospensione dei lavori solo temporanea in attesa di poter trovare il modo di aggirare o fagocitare la volontà e la resistenza degli Zoque
FILIPPO TAGLIERI

SCUOLE, PER FAVORE, RESISTETE ALMENO VOI
La cultura della mercificazione non ha mai amato le biblioteche, bizzarri luoghi di cultura nei quali, finora, non era mai riuscita a piazzare un cartello con su scritto “qui si vende…”. Una prima biblioteca si è arresa: venderà libri per ricavare fondi da destinare all’acquisto di nuovi titoli. Scrive Bruno Tognolini: “E le scuole? Preparatevi, maestre. Perché non vendere libri anche lì?… Libri, scolastici e non, e quaderni e zainetti, direttamente in classe. E a quel punto, dopo un corso lampo di formazione, perché non presentare a bambini e genitori, dopo le vacanze, la nuova collezione autunno inverno? Per il buon fine, s’intende, di integrare il sempre magro bilancio dell’Istituto compren sivo! Siamo sicuri che la soluzione ai nostri guai è che tutti debbano vendere tutto ovunque?…”
BRUNO TOGNOLINI
 

LA LUNA È QUI
L’arte, quando nasce in contesti di conflitto, è prima di tutto ricerca di relazioni, è abitare il mondo insieme in modo diverso, ma è anche accoglienza delle nostre fragilità e del nostro potere di cambiare il mondo per raggiungere obiettivi difficili. Lo dimostra anche il viaggio nel Museo dell’altro e dell’altrove di Metropoliz (che Marc Augé ha definito un “super luogo”), fatto dai ragazzi di un liceo romano, tra i quali alcuni studenti autistici. Un viaggio bellissimo cominciato intorno a un razzo fatto di vecchi barili di petrolio pronto a raggiungere la luna, l’unico posto senza proprietà privata e senza armi
ANNA MARIA PIEMONTE

IL CIELO RESTA DI TUTTI
«“Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti”. Questa parte finale della filastrocca di Gianni Rodari intitolata Il cielo è di tutti è di una bellezza inarrivabile – scrive Mauro Presini, maestro – La semplicità della domanda, nella sua limpida purezza, contiene una forte provocazione su cui riflettere: perché le divisioni? Perché i muri? Perché i confini? Perché gli Stati? Perché? È un tema difficile e interessante da affrontare in classe anche con i bambini…”
MAURO PRESINI

IUS SOLI, NESSUN CALCOLO ELETTORALE
Una breve ma significativa lettera di un dirigente scolastico – in attesa delle iniziative nelle scuole e nei territori del 20 novembre -, ricorda come lo Ius soli resti “questione di civiltà, di umanità” che non può diventare “oggetto di speculazione politica, di calcolo elettorale. Ne va della nostra dignità…”
MAURIZIO PARODI

20 NOVEMBRE, NELLE SCUOLE E NEI TERRITORI
Iniziative nelle scuole e nei territori sui temi della cittadinanza
APPELLO

CAMBIARE L’ORDINE DELLE COSE
Rifiutare le politiche securitarie: appelli e cortei non bastano. Un grande Forum a Roma
ANDREA SEGRE

VENTISEI DONNE BAMBINE
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R

CON IL PASSAPAROLA IL MONDO È PIÙ PICCOLO
Appunti di un maestro da un corso di italiano per stranieri della Val di Susa
LINO DI GIANNI

 

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AGENDA

MILANO. PER CAMBIARE L’ORDINE DELLE COSE – FILM E INCONTRO

PADOVA. IL VENETO CHE ACCOGLIE

ROMA. PRENDI POSIZIONE, PARTECIPA, ORGANIZZATI

 

 

 

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