“18 novembre a Zurigo”

 

L’AVVENIRE DEI LAVORATORI

La più antica testata della sinistra italiana, www.avvenirelavoratori.eu

Organo della F.S.I.S., centro socialista italiano all’estero, fondato nel 1894

Sede: Società Cooperativa Italiana – Casella 8965 – CH 8036 Zurigo

Direttore: Andrea Ermano

 

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e-Settimanale – inviato oggi a oltre 50mila utenti – Zurigo, 16 novembre 2017

 

ADL 120

 

1897

2017

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18 novembre 2017

Cooperativo Zurigo, St. Jakobstrasse 6, 8004 Zürich

 

Una giornata di studi e dibattiti

nel 120° dalla fondazione dell’ADL

 

 

Ore 10.00 – Libri e autori

Mattia Lento, Giovanni Battista Demarta e

Viviana Meschesi al confronto con il pubblico zurighese

 

Il Dr. Demarta illustrerà l’edizione italiana, da lui curata, di Per un’economia umana di Julian Nida-Rümelin (Milano, 2017). Il Dr. Lento parlerà de La scoperta dell’attore cinematografico europeo, (Pisa 2017). La Dr. Meschesi parlerà di Sistema e Trasgressione. Logica e analogia in Rosenzweig, Benjamin e Levinas, (Milano 2010). Moderatore: Francesco Papagni, teologo e giornalista.

 

Ore 11.00 – Anima, mondo ed esperienza

L’eredità kantiana in Helmut Holzhey

 

Il prof. Pierfrancesco Fiorato (Sassari) discute con Helmut Holzhey (professore emerito presso l’Università di Zurigo, foto sotto) la sua opera Il concetto kantiano di esperienza, riedita nell’ottantesimo com­pleanno dell’Autore. / Moderatore: Dr. Andrea Ermano, direttore dell’ADL.

 

Ore 12.15 – Pausa dei lavori e rinfresco

 

Ore 13.15 – Il “Caso Englaro” otto anni dopo

Ricordi e riflessioni di Beppino Englaro e Renzo Tondo

 

Beppino Englaro, padre di Eluana Englaro, e l’on. Renzo Tondo, Governatore della Regione Friuli Venezia-Giulia all’epoca del “Caso Englaro”, verranno intervistati dal decano dei giornalisti italiani in Svizzera, Giangi Cretti.

 

Ore 14.15 – Grande Riforma?

Ma l’Italia ha bisogno di grandi riforme? E, se sì, di quali?

 

Il sen. Paolo Bagnoli (Università Bocconi di Milano e Università di Siena), l’on. Felice Besostri (costituzionalista autore dei ricorsi contro il Porcellum e l’Italicum) e il Dr. Andrea Ermano, direttore dell’ADL, verranno “moderati” dal Dr. Mattia Lento (Innsbruck).

 

Ingresso libero

Info: 044 2414475 / cooperativo@bluewin.ch

 

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23 novembre – ore 18.00

Photobastei – Sihlquai 125 – 8005 Zürich

 

Letzte Front

 

Vernissage della mostra dedicata alla vita

e all’opera di Andy Rocchelli (1983-2014)

 

Intervengono: Miklós Klaus Rózsa (Syndicom, fotografo, curatore della mostra), On. Beppe Giulietti (Presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana), Giangi Cretti (Direttore Comunicazione Camera Commercio Italiana per la Svizzera).

 

Ingresso libero.

Orari di apertura: lunedì-sabato 12-21; domenica 12-18.

Info: www.photobastei.ch cooperativo@bluewin.ch

Finissage: 13 gennaio 2018, ore 18.00.

 

Organizzano: Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, Collettivo Cesura, Fabbrica di Zurigo, Famiglia Rocchelli, Fondo Gelpi Ecap Schweiz, Photobastei, Società Cooperativa Italiana, Società Dante Alighieri, Syndicom Schweiz.

Con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura Zurigo

e della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

 

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Conformemente alla Legge 675/1996 tutti i recapiti dell’ADL Newsletter sono utilizzati in copia nascosta. Ai sensi del Codice sulla privacy (D.L. 30.6.2003, 196, Art. 13) rendiamo noto che gli indirizzi della nostra mailing list provengono da richieste d’iscrizione, da fonti di pubblico dominio o da E-mail ricevute. La nostra attività d’informazione politica, economica e culturale è svolta senza scopi di lucro e non necessita di “consenso preventivo” rivestendo un evidente carattere pubblico come pure un legittimo interesse associativo (D.L. 30.6.2003, 196, Art. 24).

    L’AVVENIRE DEI LAVORATORI contribuisce da 120 anni a tenere vivo l’uso della nostra lingua presso le comunità italiane nel mondo tra quelle persone che si sentono partecipi degli ideali socialisti-democratici di Giustizia e Libertà.

   

     

 

EDITORIALE

 

Che fare?

 

Se finisce la scolarità di massa, finisce anche la democrazia in Italia. Dopo venticinque anni di “Nuovo che avanza” la domanda è ora, dunque: “Che fare?”

 

di Andrea Ermano

 

Sempre più bambini sono poveri. Un bambino su otto in povertà assoluta. Un bambino su cinque è in povertà relativa. Ragazzi poveri, il divario cresce nelle scuole. Cresce la povertà dei bimbi: Per sei su dieci aumenta molto il rischio d’insuccesso scolastico. Abbandono scolastico, primato negativo in Sicilia. Sicilia, giovani poveri in fuga dalla scuola.

    Questi i titoli di numerosi giornali italiani ieri: da La Repubblica a La Sicilia, da La Stampa a Il Tempo, dal Corriere dell’Umbria alla Gazzetta di Mantova, dalla Gazzetta del Sud al Corriere delle Alpi, da Il Centro a Il Mattino di Padova, dalla Nuova Sardegna a La nuova Venezia. E la lista potrebbe continuare lungamente. Quasi tutte le testate del nostro Paese hanno dato la notizia. Una notizia che segue a uno stillicidio di altre notizie dello stesso genere sulla profonda crisi della scuola italiana di ogni ordine e grado.

 

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Dunque, i bambini sanno. Persino loro sanno, che se finisce la scolarità di massa, e ormai siamo agli sgoccioli, finisce di sicuro anche la democrazia in Italia. Non nel senso che non c’è scolarità senza democrazia: in alcuni regimi totalitari la scolarità di massa può convivere disgiunta dalle libertà democratiche. Poi, però, una forte istruzione pubblica tenderà a trasformarsi in spinta per la democrazia. Così è stato nei regimi dell’Europa orientale, ma anche nell’Italia del 1943, dove la scolarizzazione gentiliana ha materialmente concorso, infine, alla nascita della Repubblica.

    All’inverso, è assai difficile immaginarsi il sopravvivere di libertà democratiche in un contesto di collassamento della base formativa. Perciò è lecito prevedere che la nostra attuale e profonda crisi scolastica, se non verrà affrontata tempestivamente, causerà un’involuzione civile, i cui prodromi sono per altro già tutti visibilissimi.

 

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Ostia 2017 – Manganellate contro il

giornalista Rai, Daniele Piervincenzi

 

Dopo venticinque anni di “Nuovo che avanza” ecco, dunque, la do­manda delle domande: Che fare?

    Risposta facile: non è uno scherzo, non è un’eser­citazione, vi conviene mettervi d’accordo. Provate, per esempio, a convocare gli Stati generali della scuola italiana. Potete tenerli in Viale Trastevere, alla Leopolda, al Lingotto, nell’Aula dell’Alma Mater, in una tendo­poli in piazza Santi Apostoli, al Brancaccio o in un vigneto pugliese o dove vi pare. Ma datevi una mossa, parlatevi e ascoltatevi, per favore.

       

         

Freschi di stampa, 1917-2017 (25)

 

Evviva Torino!

 

Le agitazioni di Torino dell’agosto 1917, alle quali è dedicato l’edito­riale sulla prima pagina dell’8 settembre di quell’anno, rivelano il loro senso storico non soltanto in anticipazione degli sviluppi a venire. Esse emergono anche come effetti rappresentativi di quanto già è accaduto o sta accadendo.

    La Rivoluzione russa di Febbraio ha incarnato il primo esempio di trasformazione della “guerra imperialista” in “lotta di classe”. È la via della pace, della giustizia e delle libertà democratiche che gli zimmerwaldiani addi­tano al mondo con lo scopo di fermare l’immane massacro bellico.

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