“L’ultimo tango della Wto”

Chi non muore si rivede. A Buenos Aires tra paralisi (il futuro sembra quello degli accordi bilaterali, dal Ceta al Ttip) e rilancio di vecchi affari, torna di scena l’Organizzazione mondiale del commercio. Una cosa è chiara: le sue ricette negli ultimi venti anni hanno contribuito a impoverire milioni di persone. Martedì, i movimenti si riprendono la città con lo slogan “Fuori Wto! Costruiamo sovranità”.

 

UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI 
LA CAMPAGNA 2017 DI COMUNE

QUELLA RIVOLUZIONE CHE NASCE LENTAMENTE [NICOLETTA CROCELLA]
«Sto ragionando in questo periodo sulla magia insita nella parola, il suo uso, il suo senso… e sulla necessaria improrogabile inderogabile rivoluzione che nasce lentamente dentro di noi, tra gruppi e persone nel mondo, mentre da ogni dove i segni di crollo del sistema sono lì, a fare danni dolorosi con disperati e distruttivi colpi di coda. Comune è uno dei ponti che collegano i disagi, le riflessioni, le speranze, i primi esitanti passi della costruzione di un mondo nuovo…»

 

L’ULTIMO TANGO DELLA WTO
Chi non muore si rivede. A Buenos Aires tra paralisi (il futuro sembra quello degli accordi bilaterali, dal Ceta al Ttip) e rilancio di vecchi affari, torna di scena l’Organizzazione mondiale del commercio. Una cosa è chiara: le sue ricette negli ultimi venti anni hanno contribuito a impoverire milioni di persone. Martedì, i movimenti si riprendono la città con lo slogan “Fuori Wto! Costruiamo sovranità”
MONICA DI SISTO

SENZA ELMETTO
Ci sono Ong che rifiutano di mettere la cooperazione internazionale al servizio dell’azione militare. Preferiscono accompagnare pezzi di società a ricostruire legami e avviare processi di riconciliazione. Anche in Iraq dove i militari italiani invece sostengono il lavoro di “Squadre per l’Azione Civile” e del “Servizio Anti-Terrorismo” iracheno, in azioni di carattere “umanitario”. Peccato che un rapporto di Hrw denuncia che le Forze di Sicurezza irachene detengono al momento circa 20.000 sospetti collaboratori di Daesh – come spiega Unponteper… -, tra cui centinaia di bambini, spesso in condizioni disumane, soggetti ad abusi di ogni tipo
MARTINA PIGNATTI MORANO

IL NOSTRO NATALE DI GUERRA
Sigonella, Niscemi, Napoli, Amendola, Ghedi, Aviano, Domusnovas, Centocelle. La militarizzazione del territorio, la crescita della vendita di armi – “merito della ministra Roberta Pinotti, ottima piazzista d’armi”, scrive Alex Zanotelli – e il baratro atomico ricordano a tutti e tutte che siamo in guerra. Buon Natale
ALEX ZANOTELLI

LA MODERNITÀ EMPIA DI DONALD TRUMP
In armonia con l’istigazione alla guerra del presidente degli Stati Uniti, riprendono ad alzarsi in volo i caccia israeliani. E il sangue torna puntuale a scorrere a Gerusalemme, la terra più amata da milioni e milioni di persone sparse in ogni angolo del mondo. Come l’arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, che l’avrebbe voluta “città dello shalom”, cioè della pace, dell’amicizia e dell’accoglienza. Ma Gerusalemme è anche la città dei simboli, dalla pietra alla porta. La pace a Gerusalemme è la pace nel mondo. Il simbolo più evocato in questi giorni, grazie a Trump e Netanyahu, è però quello del disprezzo. Non solo verso la dignità umana e i diritti essenz iali dei palestinesi ma verso l’idea stessa del sacro, di quel che potrebbe piacere agli dei
ENZO SCANDURRA
 

NELLA PIÙ GRANDE PRIGIONE DELLA TERRA ILAN PAPPE

I TRE JERUSALEM PLAN DI ISRAELE NUR ARAFEH

NOI, MAMME NO TAP CI RIBELLIAMO
Difficile trovare un intervento più puntuale e illuminante su quanto accade in questi giorni in Salento. «Il Tap ci è stato dipinto come un semplice piccolo tubo portatore di benessere e ricchezza. Ad oggi, carte alla mano, noi vediamo l’affacciarsi all’orizzonte di una mega opera estremamente impattante, dannosa e anacronistica… In un Salento che già ospita quanto di più insalubre insiste sul territorio nazionale, come ad esempio Ilva, Cerano e Colacem… non possiamo ospitare un “megamostro” di dodici ettari fra gli ulivi! Questo sistema non ci appartiene… Non chiediamo compensazioni economiche in cambio di danni. Noi mamme chiediamo semplicemente che ulteri ori danni non ci vengano più arrecati! Noi mamme No Tap non resteremo a guardare i nostri figli terrorizzati dalle forze dell’ordine… Non resteremo a guardare i grossi camion andar via carichi di preziosi ulivi per poi tornare con pezzi di muro in cemento e reti metalliche… Noi mamme No tap chiediamo solo che questa nostra Terra venga difesa…». Qui l’intervento completo di Serena Fiorentino al Tribunal des peuples impactés par la finance climaticide promosso a Parigi domenica 10 dicembre 2017
SERENA FIORENTINO

CHI È COLPEVOLE? CHI HA PAURA?
Diffondere bugie, creare una Zona rossa per limitare l’accesso delle comunità locali, tirare su muri e chilometri di filo spinato, militarizzare il territorio. Tutto inutile: il movimento No Tap in Salento non smette di attirare consensi, di porre domande, di fare informazione dal basso, di creare legami (nelle città e nelle campagne salentine (ma anche con i No Tav, che scrivono: Una battaglia che sentiamo nostra), di proporre iniziative sempre più partecipate da persone comuni, come i due cortei gioiosi di questa settimana, a Melendugno il 6 dicembre e a Lecce venerdì 8. Non resta ch e la repressione: 52 persone sono state fermate e rilasciate dopo molte ore sabato 9 per aver violato la Zona rossa. Scrivono i NoTap: “La zona rossa è zona franca, dove la legge è stata sospesa… Dove la multinazionale Tap può scorrazzare indisturbata e scortata devastando il territorio e dove invece alle comunità locali è impedito l’accesso e ogni altro diritto. Il Salento oggi tocca con mano la follia di un governo, che ha consegnato il suo territorio ad un soggetto privato straniero…”
MOVIMENTO NO TAP
 

LA GRANDE NAVE
Questo magnifico filmato è stato presentato in anteprima all’assemblea del Comitato NOGrandiNavi: è il contributo del collettivo Frullatorio sul futuro delle navi da crociera nella laguna di Venezia
R.C.

OGGI HO MANGIATO UN CRACKER
Possiamo cambiare la scuola senza bisogno che un ministro ce lo venga a imporre. Ce lo ha spiegato bene lo straordinario insegnamento del maestro Zavalloni. Si potrebbe provare a cambiare anche tutti i giorni, avendo consapevolezza e speranza, diceva. È una grande verità, ma per provarci quanto tempo, pazienza, energia e determinazione richiede la scuola italiana a una persona comune? Cronaca di una giornata di normale esasperazione, vissuta da una mamma di buona volontà, che pretende solo di poter contribuire al bene comune migliorando la qualità di quel che si mangia in una mensa scolastica. Con una scheda della Rete Commissioni Mensa di Genova sul pernicioso alimento chiamato ovoprodotto
MARIANNA SEMPRINI

I LADRI DI BIODIVERSITÀ ORA FANNO SUL SERIO
L’apparato militare statunitense, grandi compagnie private e fondazioni stanno investendo centinaia di milioni di dollari sulla tecnologia “gene drive”, che prevede, fra le varie applicazioni, l’estinzione mirata di specie viventi reputate dannose per l’uomo. Si tratta di una tecnologia che ha il potenziale di trasformare drammaticamente il mondo naturale, inclusa la relazione degli esseri umani. Fa seguito a progetti quali DivSeek, che di fatto si sta appropriando della biodiversità esistente sul pianeta (con tanto di banca genetica che include le collezioni di semi tradizionali, sviluppate dai contadini del Sud del mondo)
RUCHI SHROFF

PER CAPIRE IL SETTANTASETTE
Due libri e una straordinaria mostra, quella con le foto di Tano D’Amico e i disegni di Pablo Echaurren, ci aiutano a ricordare il ’77 e documentano come, tra angosce, complessità, errori e orrori, siano stati gettati anche semi gioia, di speranza e di fantasia generativa
CARLO RIDOLFI

QUANDO IL NEMICO È LA DEMOCRAZIA
Entro il 31 dicembre gli Stati europei potranno adottare il Fiscal Compact: viene così imposto un ministero delle Finanze dell’Ue e i governi vengono di fatto trasformati in uffici di contabilità decentrati. Nasce inoltre il fratello dell’odioso e noto Fmi, il Fondo monetario europeo
MARCO BERSANI

SPERIMENTARE IL REDDITO DI BASE
Un reddito di garanzia, variamente declinato, viene proposto in diversi angoli sia a livello nazionale che a livello locale, dalla Svizzera (foto) alla Finlandia, dall’Ontrario (Canada) a diverse città olandesi, dalla Scozia alla California. Più che le difficoltà amministrative, gravano i timori politici legati al riconoscimento dell’autonomia alle persone…
ROBERTO CICCARELLI

LA MIA CITTÀ BRUCIA
Los Angeles brucia. Le immagini dalla Tv e dai giornali sono tutte arancio-incendio, le strade irriconoscibili. Gli incendi sono una sorta di costante nella California del Sud ma non in dicembre. Tutto è stato perfetto: pioggia a febbraio, poi caldo record e mancanza di umidità, oggi forti venti. “È tutto surreale. Arancione, arancione, arancione dappertutto…”, scrive Maria Rita D’Orsogna da Los Angeles
MARIA RITA D’ORSOGNA

REGALI DI NATALE: UN LIBRO FOTOGRAFICO SU ROMA
Abbiamo bisogno di esplorare e raccontare le periferie in modo diverso. Abbiamo bisogno di mettere da parte la frenesia di chi pensa al territorio come una merce. Un reportage fotografico tra le borgate di Roma: un libro di Pas Liguori con oltre 100 grandi fotografie a colori. I lettori romani interessati possono prenotare una copia di Borgate via email (l’autore ha scelto di destinare una percentuale del prezzo di copertina all’avventura editoriale di Comune e di aderire così alla campagna di sostegno)
PAS LIGUORI

UNA STORIA DI PARTE
In questi giorni in cui molti scoprono la crescente aggressività fascista ci siamo ricordati di una bimba, di alcuni disegni bellissimi (di Maurizio Ribichini) e di un libro molto utile
ALESSANDRA MAGLIARO

 

AGENDA

ROMA. QUANDO LA CITTÀ FA DA SÉ

BOLOGNA. ASSEMBLEA NON UNA DI MENO BOLOGNA

MONTEROTONDO. INAUGURAZIONE DELL’EMPORIO SOLIDALE “IL PUNGIGLIONE A CASA”

PALERMO. L’ABISSO, PICCOLO MOSAICO DEL DISUMANO

 

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