Migliaia di centroamericani respinti illegalmente e a rischio uccisione

Le autorità messicane addette all’immigrazione respingono regolarmente migliaia di persone provenienti da Honduras, El Salvador e Guatemala, senza considerare il rischio cui andranno incontro una volta rimpatriate. In molti casi, violano tanto le norme interne quanto quelle internazionali. Questa è l’accusa contenuta in un nuovo rapporto di Amnesty International, basato su interviste a 500 centroamericani che hanno viaggiato attraverso il Messico.

 

COMUNICATO STAMPA

AMNESTY INTERNATIONAL ACCUSA IL MESSICO: MIGLIAIA DI CENTROAMERICANI RESPINTI ILLEGALMENTE E A RISCHIO DI ESSERE UCCISI

Le autorità messicane addette all’immigrazione respingono regolarmente migliaia di persone provenienti da Honduras, El Salvador e Guatemala, senza considerare il rischio cui andranno incontro una volta rimpatriate. In molti casi, violano tanto le norme interne quanto quelle internazionali.

Questa è l’accusa contenuta in un nuovo rapporto di Amnesty International, basato su interviste a 500 centroamericani che hanno viaggiato attraverso il Messico.

Il rapporto rileva che l’Istituto nazionale per le migrazioni (Inm) ha violato sistematicamente il principio del “non respingimento”, pilastro fondamentale del diritto internazionale e messicano, che proibisce il rinvio di persone verso paesi in cui rischino di subire gravi violazioni dei diritti umani.

Questa inadempienza può costare, in molti casi, la vita o comunque la sicurezza delle persone respinte verso il paese di origine.

“Abbiamo ascoltato storie strazianti di famiglie, bambini, donne e uomini fuggiti da un contesto di estrema violenza per salvarsi la vita. Invece di fornire la protezione cui avevano diritto, il Messico ha illegalmente voltato le spalle a persone che ne avevano disperatamente bisogno”, ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice di Amnesty International per le Americhe.

In Guatemala, El Salvador e Honduras (il cosiddetto “Triangolo del nord”) la violenza continua a essere generalizzata e i tassi di omicidio sono da quattro a otto volte superiori a quelli che l’Organizzazione mondiale della sanità considera “epidemici”.

Da anni, chi lascia questi paesi non lo fa solo nella speranza di trovare migliori opportunità di lavoro ma anche e soprattutto perché vive in alcuni dei paesi più violenti del mondo e teme per la sua sorte. Secondo il diritto internazionale, il Messico è obbligato a fornire a molte di queste persone la protezione dai rischi che correrebbero nei paesi di origine.

Questi rimpatri illegali hanno avuto conseguenze nelle vite di persone reali, come quella di un autista di autobus respinto dal Messico in Honduras è stato ucciso pochi giorni dopo. Un altro honduregno ha raccontato ai funzionari dell’Inm che era fuggito perché la sua vita era a rischio solo per sentirsi rispondere: “Adesso che sei stato arrestato, sei fregato e tra poco sarai rimandato nel tuo paese”. Altre persone hanno raccontato ad Amnesty International di essere state costrette a firmare per accettazione il decreto di espulsione.

L’organizzazione per i diritti umani ha rivelato che il 40 per cento delle 297 persone arrestate dall’Inm ha fornito indicazioni tali da poter concludere che si siano verificate violazioni del principio di “non respingimento”, anche di fronte a richieste esplicite di asilo, anche di fronte a richieste esplicite di asilo.

Inoltre, Amnesty International ha riscontrato che il 75 per cento delle persone arrestate dall’Inm non erano state informate del loro diritto di chiedere asilo in Messico, nonostante la legislazione nazionale lo richieda espressamente.

Funzionari dell’Inm hanno assicurato ad Amnesty International che questa norma è rispettata e che il principio di “non respingimento” è rispettato se non in rari casi. Le 500 testimonianze raccolte da Amnesty International forniscono un quadro diverso.

Roma, 23 gennaio 2018

Ulteriori informazioni

Il rapporto “Trascurati, non protetti: il respingimento mortale del Messico dei centroamericani che chiedono asilo” (23 gennaio 2018) è online all’indirizzo:
https://d21zrvtkxtd6ae.cloudfront.net/public/uploads/2018/01/23143646/I-Welcome-Mexico-Overlooked-under-protected_180123.pdf

Il rapporto “Di fronte a un muro: violazioni dei diritti dei richiedenti asilo da parte di Usa e Messico” (15 giugno 2017) e una scheda fatti e cifre sono online all’indirizzo: https://www.amnesty.it/frontiera-usa-messico-la-repressione-ordinata-da-trump-spinge-i-rifugiati-in-un-limbo-pericoloso/

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *