“L’UE alza la voce contro gli USA… solo quando si tratta di soldi”

A seguito delle dichiarazioni di Donald Trump sugli accordi commerciali con l’Unione Europea rilasciate prima a Davos e poi in un’intervista ad un canale inglese, il regime di Bruxelles ha alzato la voce. Mentre asseconda vilmente su tutto il resto, quando si tratta di soldi e di interessi per le corporazioni economiche e finaziarie che muovonmo l’UE la voce si alza.

 

L’UE alza la voce contro gli USA… solo quando si tratta di soldi chiaramente

A seguito delle dichiarazioni di Donald Trump sugli accordi commerciali con l’Unione Europea rilasciate prima a Davos e poi in un’intervista ad un canale inglese, il regime di Bruxelles ha alzato la voce. Mentre asseconda vilmente su tutto il resto, quando si tratta di soldi e di interessi per le corporazioni economiche e finaziarie che muovonmo l’UE la voce si alza.

Trump ha dichiarato di essere sconvolto perché il suo paese non poteva “esportare tutto ciò che desiderava per colpa l’UE”. Il presidente degli Stati Uniti ha anche affermato che i suoi problemi con l’UE si potevano presto trasformare in qualcosa di molto grande dal punto di vista commerciale”, perché considera la relazione attuale “ingiusta” dato che è “molto difficile” far arrivare prodotti in Europa.

“Ho molti problemi con l’Unione Europea, sono il rappresentante degli Stati Uniti, è una situazione molto ingiusta, non possiamo vendere i nostri prodotti. E’ molto, molto difficile” sono state le sue parole esatte rilasciate durante un’intervista sul canale britannico ITV. Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea, ha risposto oggi che “mentre il commercio deve essere aperto ed equo, deve anche basarsi su standard precisi”. E ha avvertito che l’UE “è pronta a reagire rapidamente nel caso in cui le nostre esportazioni siano interessate da eventuali misure commerciali restrittive da parte degli Stati Uniti”. Lo riporta The Republic.

Il presidente Trump, in carica da un anno, ha ritirato gli Stati Uniti dall’Associazione Transpacifica (TTIP) e ha minacciato di abolire l’Accordo di libero scambio Nafta, in vigore dagli anni ’90, e di introdurre tariffe che colpirebbero sia gli scambi con l’UE che con la Cina. Prima del suo viaggio al World Economic Forum di Davos, il presidente degli Stati Uniti aveva imposto tariffe del 30% sui pannelli solari importati come parte del suo programma protezionistico.

Al momento, gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale dell’Unione Europea. Nel 2016 oltre il 20% delle esportazioni dell’UE è andato negli Stati Uniti secondo dati Eurstat.

da: www.lantidiplomatico.it

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