Bagno accessibile: cinque cose da non fare mai

Persone con disabilità che diventano una sorta di “terzo sesso”, maniglioni mancanti o messi male, accessori fuori portata, dimensioni sbagliate e soprattutto il punto concettualmente più importante: «Pensare a quello che si sta facendo, a chi è l’utente, a quali sono le sue necessità e i suoi bisogni, e alle possibili soluzioni per migliorare la fruibilità ambientale». Il gruppo di lavoro di Architutti fotografa le cose da non fare.

 

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Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

Bagno accessibile: cinque cose da non fare mai
Persone con disabilità che diventano una sorta di “terzo sesso”, maniglioni mancanti o messi male, accessori fuori portata, dimensioni sbagliate e soprattutto il punto concettualmente più importante: «Pensare a quello che si sta facendo, a chi è l’utente, a quali sono le sue necessità e i suoi bisogni, e alle possibili soluzioni per migliorare la fruibilità ambientale». In cinque punti, il gruppo di lavoro di Architutti, che si ispira ai princìpi della progettazione universale, fotografa le cose da non fare, per avere un bagno realmente accessibile a tutti
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Venti “biciclette degli abbracci” per ragazzi con autismo o altre disabilità
Sorta di tandem che si guida dal sellino posteriore, grazie a un lungo manubrio, “HUGBIKE®” è detto anche “bicicletta degli abbracci”, sia perché il passeggero seduto davanti è appunto “abbracciato” da chi conduce il mezzo, sia per la sua originaria visione inclusiva, in quanto i primi prototipi sono stati realizzati con il contributo di alcune persone con autismo. Ora la Fondazione Allianz UMANA MENTE, in collaborazione con la Fondazione Oltre il Labirinto – Per l’autismo di Treviso, ha aperto un bando per donare venti “HUGBIKE®” a ragazzi con autismo o con altre disabilità
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Due splendide valli del Trentino al vaglio dell’accessibilità
Prosegue infatti con ottimi risultati la mappatura delle barriere architettoniche nella Val di Non e nella Val di Sole, avviata in Trentino da parte della Cooperativa Sociale GSH di Cles, con il Progetto “Una valle accessibile a tutti”. L’obiettivo è quello di offrire un contributo tangibile alle Amministrazioni Comunali e alla cittadinanza, segnalando i vari ostacoli all’accessibilità, per favorirne l’abbattimento. Il più recente monitoraggio, i cui risultati verranno presentati il 2 febbraio, ha riguardato il territorio del Comune di Pellizzano in Val di Sole
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Anche le persone con disabilità in quel “Codice dei diritti degli indifesi”
È stato pubblicato in questi giorni il “Codice dei diritti degli indifesi”, volume curato dall’Ordine degli Avvocati di Milano, che raccoglie in una sorta di “catalogo” tutti i provvedimenti normativi inerenti tre tipologie di soggetti considerati “deboli”, vale a dire le persone con disabilità, i minori e le vittime di violenza. «Le persone con disabilità – si legge nella presentazione del libro – sono destinatarie di una legislazione evoluta, ma non sempre conosciuta e attentamente applicata»
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Sembra proprio che al Ministro l’accessibilità culturale interessi poco o nulla!
«Qualche settimana fa – scrive Stefano Pierpaoli – ci eravamo interrogati su quanto stesse a cuore al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo la tematica dell’accessibilità culturale. Ebbene, possiamo ora affermare senza timore di smentita che, almeno a giudicare dai fatti più recenti, a Dario Franceschini dell’accessibilità culturale interessi punto o poco. Eppure, con il Progetto “Cinemanchìo” abbiamo costruito il percorso utile a realizzare e a mettere a sistema in Italia il primo grande progetto per l’accessibilità culturale, partendo dall’esperienza cinematografica»…
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Se un piccolo borgo, tra i più belli d’Italia, diventa esempio di accessibilità
Il Comune di Monteverde – piccolo centro in provincia di Avellino, al confine tra Irpinia e Puglia – ha lanciato qualche tempo fa un progetto volto all’accessibilità, che sta ora attuando, grazie a un finanziamento europeo, in collaborazione con varie Associazioni. Tra queste vi è anche l’UICI, i cui tecnici hanno concordato alcuni interventi che renderanno pienamente accessibili i vari percorsi alle persone con disabilità visiva. Si tratta di un bell’esempio per tutto il nostro Paese, proveniente da quello che nel 2013 è stato annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”
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