[Sicilia] “Passaggio Iacp a ex province aggiunge caos al caos”

In queste ultime settimane, a causa del freddo, il tema delle famiglie senza dimora e dell’emergenza abitativa ha richiamato l’attenzione dei governi regionale delle amministrazioni locali, delle istituzioni ecclesiastiche. Oggi assistiamo solo ad interventi tampone, non in grado di dare risposte strutturali degne di un paese civile alle migliaia di famiglie siciliane oppresse da sfratti e da una permanenza nelle graduatorie per decenni.

 

 

UNIONE INQUILINI SICILIA – Segreteria Regionale

COMUNICATO STAMPA 5 febbraio 2018

IACP: CON LA PROPOSTA DI PASSARLI SOTTO LE COMPETENZE DELLE EX PROVINCE O UNIONE DI COMUNI SI AGGIUNGE SOLO CAOS A CAOS E EMERGENZA A EMERGENZA. NON SERVONO COLPI DA “GENIO” MA POLITICHE ABITATIVE EFFICACI CHE AFFRONTINO IL TEMA DELLA PRECARIETA’ ABITATIVA”

Nota della Segreteria Regionale dell’Unione Inquilini Sicilia

 

In queste ultime settimane, a causa del freddo, il tema delle famiglie senza dimora e dell’emergenza abitativa ha richiamato l’attenzione dei governi regionale delle amministrazioni locali, delle istituzioni ecclesiastiche.

Oggi assistiamo solo ad interventi tampone, non in grado di dare risposte strutturali degne di un paese civile alle migliaia di famiglie siciliane oppresse da sfratti e da una permanenza nelle graduatorie per decenni.

In questo quadro drammatico il Presidente della regione Sicilia Musumeci, in linea con le politiche del precedente presidente Crocetta, interviene con “annunci spot”, e proposte organizzative che tendono a spostare i problemi su aspetti marginali.

Il presidente Musumeci, dopo aver accusato il governo Crocetta di aver spostato circa 200 milioni di euro dal capitolo destinato agli interventi sulla “casa” in altri capitoli di spesa, senza tra l’altro intervenire adeguatamente, si è impegnato a ripristinare solo una parte delle risorse per affrontare il problema del fabbisogno abitativo in Sicilia.

Il Presidente Musumeci e la Giunta Regionale, in assenza di una chiara o quantomeno comprensibile strategia di intervento, promette di incrementare le risorse residuali da circa 19 milioni fino a circa 62 milioni. E’ del tutto evidente come tale “incremento” non possa essere soddisfacente.

Con queste somme il Governo regionale pretende di intervenire per fare fronte ad un fabbisogno abitativo regionale stimato in 60.000 alloggi, attraverso la realizzazione di nuove abitazioni, ristrutturazione di non precisati edifici di edilizia residenziale pubblica in disfacimento e, tanto per non farci mancare niente, anche per risolvere le pendenze di debiti degli Istituti Autonomi Case popolari ( IACP) che da soli valgono 27 milioni.

Il governo regionale invece di definire politiche strutturali mirate alla programmazione della spesa pubblica per interventi concreti su temi chiave come il fabbisogno di edilizia residenziale pubblica, che in Sicilia presenta aspetti emergenziali cronici, il disagio abitativo delle famiglie a basso reddito, la riqualificazione e recupero del patrimonio pubblico inutilizzato e il loro efficientamento energetico, che pesano sulla qualità della vita di centinaia di migliaia di famiglie siciliane, con un colpo di genio, propone di chiudere gli IACP e spostare le competenze per l’edilizia popolare alle ex Province regionali o unione di comuni, aggiungendo caos al caos, emergenza all’emergenza.

Ma forse proprio il caos e l’emergenza sono il terreno più congeniale alla nostra classe politica che ci ha governato e che governa.

Chiederemo un incontro urgente al Presidente della Regione Musumeci, all’Assessore competente e ai deputati regionali.

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