L’ex segretario della Difesa USA, William Perry, ha dichiarato di provare rammarico per i bombardamenti delle forze NATO in Jugoslavia nel 1999. William Perry, capo del Pentagono dal 1994 al 1997, ha confessato tale pensiero ai giornalisti durante la presentazione del proprio libro a Mosca “La mia strada ai margini dell’abisso nucleare”.
Ex segretario della Difesa USA “dispiaciuto” per i bombardamenti in Jugoslavia
L’ex segretario della Difesa USA, William Perry, ha dichiarato di provare rammarico per i bombardamenti delle forze NATO in Jugoslavia nel 1999.
William Perry, capo del Pentagono dal 1994 al 1997, ha confessato tale pensiero ai giornalisti durante la presentazione del proprio libro a Mosca “La mia strada ai margini dell’abisso nucleare”.
“È accaduto talmente tanto tempo fa, che mi è difficile ricordarlo. È avvenuto nel 1999, si” ha risposto alla domanda di un giornalista dopo un breve silenzio.
Ha osservato che si rammarica particolarmente del bombardamento non intenzionale dell’ambasciata cinese. “Mi rammarico di quel che accadde in Cina quando questo successe. Ne ho sentito parlare molto…” ha aggiunto.
L’operazione militare della NATO contro la Jugoslavia è stata condotta dal 24 marzo al 10 giugno 1999. Il bombardamento fu condotto sia contro obiettivi civili che militari.
Ad oggi non è ancora stato stabilito il numero esatto di morti civili. Sono circa 2000 persone rimaste uccise nei bombardamenti, tra cui centinaia di bambini.
L’Alleanza colpì città e infrastrutture pacifiche senza una risoluzione ONU, usando munizioni a base di uranio impoverito (radioattive). Durante uno dei raid fu distrutta l’ambasciata cinese a Belgrado. Tre persone rimasero uccise. L’alleanza nega la colpa, affermando che la bomba colpì per sbaglio l’edificio della missione diplomatica.