Trattativa per il rinnovo del CCL RAI

La complessità e la quantità delle materie trattate risultano inevitabilmente compresse nel comunicato, pur nella ricerca di una più chiara e ampia esposizione dei singoli punti oggetto di cambiamento e miglioramento. Alcuni colleghi potrebbero pensare di non essere stati considerati nella discussione contrattuale perché non inseriti nel parziale elenco.

 

Comunicato sullo stato di avanzamento della trattativa per il rinnovo del CCL RAI.

La complessità e la quantità delle materie trattate risultano inevitabilmente compresse nel comunicato, pur nella ricerca di una più chiara e ampia esposizione dei singoli punti oggetto di cambiamento e miglioramento. Alcuni colleghi potrebbero pensare di non essere stati considerati nella discussione contrattuale perché non inseriti nel parziale elenco.
Ci riferiamo, ad esempio, alla figura dell’assistente di testata che merita una più attenta riflessione su situazioni particolari quali quelle in essere a Radio1-Gr e Rai News dove il confine tra rete e testata è, di fatto, inesistente.

Sul riconoscimento del Quadro B il ruolo del presidio tecnico in Radiofonia è ricompreso nella dicitura “capo tecnico della produzione”. Così come uno sviluppo superiore è stato chiesto per il ruolo del Building Manager. Non nascondiamo le difficoltà e il rischio che operazioni del genere possono innescare. Anche se la sfiducia verso le istituzioni in generale – e nel sindacato in particolare – è sempre più diffusa, possiamo dire che NIENTE è stato o sarà lasciato al caso; tutto è stato analizzato con attenzione e sensibilità verso quelle migliaia di colleghi che da anni aspettano un rinnovo del contratto e che da DECENNI attendono un’iter di carriera più rispondente alle loro capacità.

Proprio questa è una delle operazioni più qualificanti di questo faticoso rinnovo: il riconoscere a tutte le figure non operaie il raggiungimento in automatico del 3° livello di retribuzione (circa 1500 colleghi interessati) e a quelle operaie del 5° livello (altre 500 unità).

Inoltre la necessità di ridurre il gap economico tra i pre e post 95 (quest’ultimi ormai il 55% della forza lavoro)

Resta la preoccupazione che tutta questa mole di lavoro, più o meno condivisibile, (che sarà democraticamente sottoposta a referendum) rischia di essere vanificata per l’approssimarsi delle elezioni politiche del 4 marzo.
Sarebbero un danno e una beffa inaccettabili!

Per questo non dovremo offrire scusanti o appigli all’azienda per rimandare a chissà quando i problemi e le aspettative di quasi 11000 colleghi.

Per tutte le spiegazioni tecniche e “politiche” la Segreteria nazionale Libersind e i suoi delegati contrattuali sono a disposizione.

 

 

SLC -CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL -CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM – UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
UGL – Informazione Unione Generale Lavoro -Telecomunicazioni
LIBERSIND. CONF. SAL Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori

COMUNICATO

Il giorno 7 febbraio 2018, presso Unindustria -Confindustria, si sono incontrate Slc
Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Informazione, Libersind-ConfSal unitamente alla
Delegazione Contrattuale e la Direzione del Personale di Rai.

I lavori sono ripresi in continuità con quanto già elaborato il 29 e 30 gennaio 2018.
Parte sindacale ha relazionato le richieste di modifiche apportate dalla Delegazione
Contrattuale ai testi presentati da Rai, sui profili professionali e la classificazione, il
giorno 29.

Nel merito abbiamo chiesto:

· Un più chiaro riferimento alla riduzione di appalti sopra e sotto la linea e
consulenze (materia che dovrà essere meglio esplicitata nel capitolo degli
appalti);
· Rendere chiari ed esigibili i comporti relativi ai passaggi di livello insiti nell’iter
del diplomato e del laureato, superare la dicitura del precedente contratto
(valutazione favorevole), inserendo il concetto di assenza di valutazione
sfavorevole o contestazioni disciplinari;
· Sull’armonizzazione, relativamente ai comporti ed i tempi di passaggio di livello,
in riferimento all’iter del diplomato, adottare criteri sull’anzianità di livello ed in
via subordinata l’anzianità d’assunzione;
· Individuare un criterio relativo all’avanzamento professionale che non riguardi
solo il titolo di studio, ma anche il sapere esperienziale in azienda e la
formazione sul campo
· Criteri più qualificati e chiari nell’individuazione dei lavoratori in quei ruoli
dove si dovrà applicare l’iter dei c.d. cripto-laureati, con richiesta di verifica e di
riconoscimento del titolo di studio;
· Quadro B richiesto per
.
Capo laboratorio sedi regionali;
.
Coordinatore strutture centri di produzione decentrati;
.
Coordinatore tecnico delle unità operative radiofoniche di riprese audio
complesse;
.
Capo Ufficio tecnico S.T.A. Rai Way;
.
Building manager;
.
Capo tecnico ITA;
.
Capo tecnico Produzione.

· Per attività pregevoli come il Videomaker ed il Colorist, la declaratoria di
attività e la collocazione minima al secondo livello, riconoscendo per le
figure professionali che svolgono queste mansioni, una professionalità
individuabile al secondo livello inquadramentale.
· Definire entro giugno, almeno per l’area editoriale, un registro delle
professioni, essendo funzionale e di riferimento per individuare quali e quanti
lavoratori, nell’ambito del rinnovo del CCL, passeranno al secondo o al primo
livello, durante il periodo di armonizzazione. Per l’avanzamento di livello sarà
preso in considerazione ciò che il lavoratore ha svolto, professionalmente e
fattivamente entro il 31 dicembre 2017.
· Il passaggio, entro i termini di armonizzazione, a livello apicale per chi
oggi ha già le maggiori prestazioni e vede nella riclassificazione uno
spostamento verso il livello più alto dell’apicalità;
· Identificare la specializzazione delle figure operaie che consentirà
l’accesso al quarto livello ed inserirle in classificazione;
· Nell’ambito delle Testate giornalistiche, l’introduzione di una nuova figura
professionale assistente di testata,
· come accorpamento dell’impiegato di redazione e assistente ai programmi,
prevedendo una specializzazione al primo livello, denominata produttore
multimediale di testata.
· Modifica della definizione proposta da RAI “produttore multimediale” (di area
editoriale) denominandola programmista multimediale, con le declinazioni
della specializzazione conseguenti. In tale ambito, abbiamo chiesto alcune
modifiche in declaratoria, in quanto è indispensabile dedicare un intero
articolo contrattuale per definire con chiarezza le specializzazioni (già
indicate in classificazione);
· ridimensionare la parte relativa alle flessibilità orizzontali delle figure, art. 59,
avendo con la nuova classificazione superato il mancato cambiamento della
classificazione dell’area editoriale, motivo per cui, nel 2000, si realizzò
quell’articolo contrattuale.
· allegare al contratto la leggenda con tutti gli inquadramenti attuali del
personale per verificare percentuale e quantità di passaggi nel corso
dell’armonizzazione;
· Modificare le declaratorie del livello A), 2, 3 e 4, per meglio identificare il
ruolo direttivo, le specializzazioni e le attività operaie.
· inserire al livello 2 il tecnico multiskill delle sedi regionali, identificandone
la specializzazione, stesa cosa per il tecnico multiskill di Rai Way, già in
parte normato in un accordo aziendale.
· reinserire la figura professionale dell’attrezzista nella classificazione;
· introdurre l’automatismo di avanzamento professionale per tutte le figure
operaie sino al livello 5, e il livello 8 come classe di inserimento per tutti i neo
assunti
· la richiesta sindacale di stralciare le declaratorie dei vecchi profili professionali
durante il periodo transitorio, ma riscrivere tutte le nuove declaratorie dei
profili professionali valide sin da subito:
.
valide per i neo assunti da selezione e non per i lavoratori ad oggi
presenti in bacino di reperimento;
.
per coloro che entreranno nelle nuove figure professionali del web;

.
per coloro che fruiranno dell’avanzamento in relazione all’armonizzazione
(al momento del passaggio);
.
per tutti gli altri lavoratori, la modifica della declaratoria del proprio
profilo professionale avverrà al termine del periodo transitorio.
.
Sino ad allora rimarranno in essere le vecchie declaratorie ed il vecchio
art. 59 sulle flessibilità;

· Evidenziato una serie di osservazioni e richieste di modifiche alle nuove
declaratorie di figura, in alcuni casi ridotte eccessivamente per motivi di
sintesi.
· Integrazione all’attività di Colorist, specificando che lavora su indicazione del
direttore della fotografia;
· Sulla nuova figura (specializzato dei costumi) abbiamo chiesto che sia chiara la
sua apicalità al quarto livello come Sarto, e che si proceda con una massiccia
formazione, e armonizzazione degli attuali livelli di inquadramento.
· Su molte figure operaie, ma non solo per loro (per tutti i settori in forte
evoluzione), attenzione ai processi formativi, la formazione alle nuove
tecnologie, l’utilizzo di nuovi strumenti.
· Un focus sulle attività ancora operative, in relazione all’Allestimento Studi,
carenze di organico e integrazione e tutela delle attività da svolgere e da
realizzare internamente
· Abbiamo espresso dei dubbi sulla parte dell’ingest, l’esigenza è quella di
chiarire quali, come in altri casi, la complessità delle attività svolte e la
specialistica competenza, nello svolgere tale attività.
· Sull’utilizzo dello zainetto va trasformato il sistema premiante, la condizione
più semplice vista l’ampiezza dell’utilizzo può essere l’indennità giornaliera.
· di togliere dai comporti dei passaggi di livello l’esclusione dei periodi di
maternità;
· di chiarire che chi ha raggiunto le maggiori prestazioni, anche se non dovesse
raggiungere temporaneamente la nuova apicalità, manterrà quella indennità ad
personam;
· di togliere l’art. 34 (indennità mancata limitazione orario di lavoro) come
elemento escludente delle maggiori prestazioni.
Queste modifiche sono migliorative di un testo già notevolmente elaborato e mediato
nel corso delle ultime settimane.

Per fare una valutazione sul rinnovo va sottolineato che si è messo mano
profondamente al testo contrattuale, in linea con quanto predisposto nella
Piattaforma Contrattuale.

Si sono riscritti con degli avanzamenti gran parte degli articoli relativi alle tutele
individuali.
Si è migliorata la normativa sul diritto di sciopero, il diritto d’assemblea, si sono
richiesti avanzamenti su aspetti fondamentali del mercato del lavoro e degli appalti.
Infine si dovrà tenero conto della proposta economica, elemento che uscirà al termine
della discussione sulla parte della classificazione e delle figure professionali.
Ricordiamo che la parte economica oltre a sanare il tema relativo all’inflazione ed il
costo della vita, deve rispondere a quanto richiesto relativamente ad un
riconoscimento economico per gli assunti successivamente al 1995, la ridefinizione

del P.D.R., la revisione del welfare, tutti elementi che debbono trovare un equilibrio
con i costi complessivi del CCL.

Il dato economico, rappresentato dalla Rai, in relazione alle attuali richieste
sindacali, senza le ulteriori sollecitazioni presentate in data odierna, avrebbero un
costo a regime 12.000.000 di euro.
In questo scenario contrattuale dovremmo fare un bilancio, sapendo che i minimi
salariali, sotto una certa soglia non sarebbero sostenibili, proprio pensando ai
lavoratori che oggi hanno le condizioni peggiori ed i salari più bassi, consapevoli di
questo, l’aspetto importante di questa trattativa è stato quello di contemperare i
tempi dell’armonizzazione, con le condizioni dei lavoratori con i salariali più bassi,
trovare un equilibrio tra la flessibilità concessa ai livelli più bassi e la positività di far
emergere delle specializzazione professionali ai livelli più alti (sia per i diplomati che
degli operai).
Questo processo consentirà nei prossimi 4 anni molte centinaia di passaggi (stiamo
ancora trattando le esatte quantità) e una rimodulazione della classificazione, con
avanzamenti e riconoscimenti professionali, nella speranza di azzerare la
consuetudine di utilizzare i facenti funzione.
Un aspetto importante e nodale della nuova Classificazione è la specializzazione del
livello 2 per i “diplomati”, ed la specializzazione del livello 4 per le figure operaie,
livelli prima raggiunti per volontà aziendale e che oggi si connotano per
caratteristiche professionali più facilmente riconducibili alle attività svolte.

Determinante ed essenziale, soprattutto per l’area editoriale, sarà il funzionamento
del registro delle professioni, strumento che consentirà l’individuazione del personale
che dovrà avanzare verso il secondo e primo livello, sulla base del merito e di ciò che
ha fatto nel corso della propria vita lavorativa.

Nei prossimi giorni si svolgerà il confronto, che pensiamo, sarà conclusivo della
trattativa, a quel punto, siglata l’intesa non ci rimarrà che spiegare quanto
sottoscritto e lasciare esprimere i lavoratori in un referendum, coscienti che la
complessità della revisione contrattuale innesca elementi di preoccupazione, ma che
consideriamo, per gli avanzamenti prodotti, un buon punto di riforma del sistema
lavoro in azienda.

Roma, 7 febbraio 2018

Le segreterie nazionali

Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Informazione Libersind-ConfSal

 

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *