“E se andasse meglio con i cavallini guida?”

In Inghilterra a causa la sua paura dei cani, a un giovane cieco è stato assegnato un cavallino guida di otto mesi. «E se accadesse anche in Italia?», scrive provocatoriamente Simona Lancioni. «Infatti – aggiunge – nel nostro Paese succede ancora sin troppo spesso che le persone cieche accompagnate dal proprio cane guida si vedano negare l’accesso ai locali e ai servizi pubblici o aperti al pubblico, nonostante quanto dicono Leggi ormai annose…».

 

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Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

E se andasse meglio con i cavallini guida?
In Inghilterra, infatti, causa la sua paura dei cani, a un giovane cieco è stato assegnato proprio un cavallino guida di otto mesi. «E se accadesse anche in Italia?», scrive provocatoriamente Simona Lancioni. «Infatti – aggiunge – nel nostro Paese succede ancora sin troppo spesso che le persone cieche accompagnate dal proprio cane guida si vedano negare l’accesso ai locali e ai servizi pubblici o aperti al pubblico, nonostante quanto dicono Leggi ormai annose. Riusciremmo dunque ad essere più tolleranti coi cavallini guida? Sarebbe bello, ma è lecito dubitarne…»
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Una “Carta per la vita”, necessaria alle persone con distrofia miotonica
Sarà Giovanni Meola, presidente della FMM (Fondazione Malattie Miotoniche), a presentare il 17 febbraio, presso il Policlinico San Donato a Milano, la “Carta per la vita”, strumento rivolto alle persone con distrofia miotonica e ai loro familiari, utile non solo nelle situazioni di emergenza, come ad esempio per un accesso al Pronto Soccorso, ma anche quando possa risultare difficile spiegare i propri disturbi e gli stessi medici si trovino in seria difficoltà nel riconoscimento dei sintomi e nell’intervenire a causa di una scarsa conoscenza del problema
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Chiediamo innanzitutto il Piano Nazionale per le Non Autosufficienze
«Quel Piano deve servire a stabilire i livelli essenziali di assistenza da garantire in tutto il Paese, al fine di superare l’odiosa disuguaglianza territoriale che determina disparità di servizi e prestazioni sociali da Nord a Sud. Chiediamo dunque a tutti i candidati premier di impegnarsi a definirlo entro il 2018»: lo si legge in una nota dell’Associazione Comitato 16 Novembre – impegnata dal 2010 per i diritti delle persone con disabilità grave e gravissima – a proposito del Piano Nazionale per le Non Autosufficienze, previsto ormai da ben diciassette mesi, ma non ancora definito
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Azioni che puntano a una formazione tiflologica di qualità
Un corso di aggiornamento e uno di formazione, che d’ora in poi si ripeteranno ogni anno, sono stati promossi dall’IRIFOR, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), per fornire le necessarie competenze tiflologiche, in àmbito di disabilità visiva, agli operatori della scuola, agli educatori, agli assistenti alla comunicazione, e anche alle realtà locali della stessa UICI
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La neurotribù di Hans Asperger: autismi e neurodiversità
È questo il titolo della giornata dedicata alla sindrome di Asperger, organizzata per il 18 febbraio a Roma dall’Associazione Spazio Asperger, ovvero nella data dedicata a livello internazionale allo psichiatra e pediatra austriaco Hans Asperger, che nacque appunto il 18 febbraio 1906. L’evento non sarà solo l’occasione per ricordare, nell’anniversario della sua nascita, gli studi e le svolte importanti e decisive di Asperger, ma sarà anche un momento per riflettere sul significato di diversità/normalità e per portare al grande pubblico alcune testimonianze di vita quotidiana
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La Mediateca LEDHA tra passato e futuro
Un patrimonio “storico” di oltre 150 pellicole che hanno rappresentato il tema della disabilità, e una raccolta più recente di opere di narrativa, sempre sul medesimo argomento, sia film che libri disponibili per il prestito ad associazioni, scuole o privati cittadini. A questa meritoria attività, la nuova Mediateca della LEDHA – la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della Federazione FISH – affiancherà ora una nuova proposta, all’insegna del dibattito e della cultura. Il tutto verrà presentato il 21 febbraio, durante un convegno a Milano
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“C’era una casetta piccolina in Canadà”: era quella di Maud Lewis
«Maud Lewis – scrive Stefania Delendati – una delle artiste folk canadesi più conosciute, aveva qualcosa di speciale. È stata un esempio del trionfo dello spirito umano sulle avversità, un modello di resilienza, parola che oggi va di moda e che lei, non conoscendola, ha messo in pratica con naturalezza. Una donna intensa, appassionata e particolarissima, delicata nel corpo e dotata di una forza mentale eccezionale. Chi si trova davanti alla ricostruzione della sua minuscola casetta, stenta a credere che una persona con i suoi problemi di salute abbia potuto viverci per oltre trent’anni»
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