A Roma c’è “il lago che combatte”

A Roma la notizia che ci sia un lago appena fuori dal centro, nei terreni dell’ex fabbrica Snia Viscosa, lungo via Prenestina, sta lentamente diffondendosi, quel che non si sa o si fatica a capire è che un bene tanto importante per la città non sia ancora tutelato a dovere. Per comprendere bisogna seguire le cronache sulla corruzione, che da anni illustrano una vicenda altrimenti intricata […].

 

LAGO EX SNIA: Ecco perche…

A Roma la notizia che ci sia un lago appena fuori dal centro, nei terreni dell’ex fabbrica Snia Viscosa, lungo via Prenestina, sta lentamente diffondendosi, quel che non si sa o si fatica a capire è che un bene tanto importante per la città non sia ancora tutelato a dovere. Per comprendere bisogna seguire le cronache sulla corruzione, che da anni illustrano una vicenda altrimenti intricata e, col rinvio a giudizio del Direttore dell’Ardis, l’Agenzia regionale per la Difesa del Suolo, Mauro Lasagna, aggiungono nuovi importanti elementi.

Un po’ di storia; nel 1992, mentre il proprietario e costruttore Pulcini sta realizzando un centro commerciale al posto dell’ex Snia, gli scavi raggiungono la falda. L’area si allaga, il quartiere protesta e i lavori si bloccano. L’edificio risulta presto costruito abusivamente e da allora non potrà più essere completato. Intanto l’acqua riempie lo scavo e Pulcini tenta altre strade; l’ultima, con il bando “Relitti urbani” voluto dalla Giunta Alemanno, prevede quattro grattacieli, anch’essi contrastati dal quartiere, poi cancellati dalla Giunta Marino. E’ il 2013 e quella che sembrava una buca riempita dall’acqua, essendo alimentata dalla falda profonda, si è evoluta in un ecosistema ricchissimo di biodiversità: il lago dell’ex Snia ospita decine di specie di uccelli nidificanti, flora e piante caratteristiche delle fasce riparie, un paesaggio rinaturalizzato in piena città, un polmone verde di raro valore ambientale in uno dei quadranti più densamente edificati dell’intera Capitale. Benché sia un’indubitabile presenza fisica sul territorio, il lago però formalmente non esiste: dal 1992 nessuno degli Enti preposti si è assunto la responsabilità di dichiararne l’esistenza. Così è acqua pubblica, come tutte le acque nel nostro Paese, ma non compare negli appositi elenchi dei beni demaniali e dunque resta privo di ogni forma di tutela diretta che dovrebbe essere invece garantita ai beni ambientali: il lago è insomma un non-lago.

Un po’ di cronaca; nel 2004, circa metà dell’area ex Snia è espropriata con destinazione a verde pubblico. Il lago ricade in parte in questa porzione ma, nonostante il Comune abbia approvato il progetto per farne un parco, tutto si ferma. L’esproprio sarà formalizzato ad agosto 2014, pochi giorni prima della sua decadenza. Il quartiere nel frattempo moltiplica, con le mobilitazioni contro le speculazioni di Pulcini, anche le istanze per inserire il lago nei vari strumenti di tutela previsti dalla legge. Significativo l’elenco di latitanze e rinvii: non risponde la Regione, cui viene chiesto di acquisire il lago nel piano paesistico di tutela. Per mesi non risponde il Demanio, finché a ottobre 2014 non è arrestato il suo direttore, Renzo Pini, per abuso d’ufficio: è accusato di aver favorito in un appalto, l’impresa di Pulcini, la stessa che due mesi dopo finirà indagata per le vicende di “Mafia Capitale”. Il nuovo direttore del Demanio, subentrato a Pini, si limita però ad affermare che spetta alla Regione stabilire se il non-lago sia davvero un lago…

Così a maggio 2016, il quartiere incontra il Direttore dell’Ardis, Mauro Lasagna: porta con sé studi sulla qualità delle acque, la geologia locale, sulla botanica e pareri di emeriti costituzionalisti, esperti di acque pubbliche. L’istruttoria sembra avviata anche se Comune e Municipio latitano; da parte loro non giungerà alcun passo formale nemmeno quando la cittadinanza chiederà di dichiarare l’area “Monumento naturale”; a vuoto gli incontri con la Direzione Parchi. La Giunta Zingaretti non approva e in Ardis l’iter non avanza. 
 
Sino alla notizia di ieri: Lasagna, rinviato a giudizio, truccava le gare del taglio dei boschi. L’Anac di Cantone ne aveva sollecitato la revoca già nel 2016, anche lui inascoltato. Pini, Pulcini, Lasagna: per il lago ex Snia, ci sono evidentemente altre priorità; per fortuna, la natura continua a seguire il suo corso e presto annuncerà una nuova primavera.
 
Forum Territoriale Permanente Parco delle Energie Ex Snia Viscosa
Comitato di Quartiere Pigneto Prenestino
Comitato di Quartiere di Casal Bertone
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